toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] stesso sign., ma con uso trans. e avente come soggetto la persona: se non volete t. qualche maladetta frustata (Baretti); t. una sgridata, una buona dose di legnate; anche, spesso, con compl. indeterminato, toccarle, toccarne, ricever busse, legnate ...
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tocco1
tócco1 part. pass. e agg. [der. di toccare, propr. part. pass. senza suffisso] (pl. m. -chi). – 1. In funzione di participio, toccato (in varî sign. del verbo toccare), usato soprattutto isolato [...] di pred. nominale): le mie critiche sono atte a far ridere qualche volta quelli che non sono da quelle tocchi (Baretti); tocchi da non mediocre pietà di tanta miseria umana (Leopardi); rimase t. e compunto dalla venerabile figura del predicatore ...
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sofi
sofì (o soffì) s. m. – Alterazione dell’arabo ṣàfawī, nome di una dinastia musulmana sciita (discendente dello sceicco Ṣafī ad-dīn) che regnò in Persia dal 1502 al 1736, esteso a indicare anche [...] i singoli regnanti: primo visirra del soffì di Persia (Baretti). ...
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putente
putènte agg. [part. pres. di putire, dal lat. putens -entis, part. pres. di putere (v. putire)], ant. o letter. – Maleodorante, puzzolente, fetido: essendo egli entrato dentro così p., fu l’uscio [...] riserrato (Boccaccio); prima che giungesse la morte e che lo sfasciume p. del nostro corpo fosse finalmente purificato dal fuoco (Papini). In senso fig., turpe, abietto: la stomachevole compagnia di p. mascalzoni e di sozze femminacce (Baretti). ...
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acconciare
v. tr. [der. di conciare] (io accóncio, ecc.). – 1. Accomodare, ordinare, mettere o rimettere in buono stato. a. ant. Di cose: fatto architetto di quella gran mole ... egli vi acconciò ed [...] (Ariosto); adattarsi: si acconciò a dormire per terra; rassegnarsi: bisogna sapersi a. a quello che Dio vuole senza mormorare (Baretti). 3. ant. Sistemare convenientemente, collocare in un impiego e sim.; anche rifl.: si acconciò a servizio in città ...
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paucita
paucità s. f. [dal lat. paucĭtas -atis, der. di paucus «poco»], letter. raro. – Pochezza, scarsezza, esiguità: la fazione de’ Medici ... è debilissima per la p. de’ partigiani ed aderenti (Giannotti); [...] limitatezza: l’ignoranza ... in null’altro consiste che in mancanza o p. d’idee (Baretti). ...
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ostiere1
ostière1 (o ostièro) s. m. [der. di oste1, nel sign. ant. di «ospite»], ant. – 1. Alloggio, dimora (cfr. ostello): ragionando d’una cosa e d’altra al reale ostiere se ne tornarono (Boccaccio), [...] , cioè alla reggia. Anche osteria, locanda. 2. (f. -a) Chi dà ospitalità, ospite: Sarò sempre fidato e buono ostiere (Pulci); eccomi alloggiato ... in casa d’un ostiere inglese (Baretti); oste, locandiere: Sognate vino e ostiera seducente (Praga). ...
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poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto [...] ), che, o chi, compone opere in poesia: se invece che a uno o due poeti singoli si pensa a un popolo intero poetante (B. Croce); molti de’ nostri poetanti ... null’altro sanno fare ... se non un sonetto o una canzone alla petrarchesca (Baretti). ...
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smarrire
v. tr. [der. del francone *marrjan, cui si attribuisce il sign. di «irritarsi, essere di cattivo umore», col pref. s- (nel sign. 6)] (io smarrisco, tu smarrisci, ecc.). – 1. Non riuscire più [...] è uno che non si smarrisce in nessuna occasione; mi son visto portar via senza smarrirmi un’intiera gamba da una cannonata (Baretti). Anticam. anche trans., con valore causativo: di viso sì fiero Ch’arìa smarrito ogni anima sicura (Berni). 3. Con uso ...
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smascolinato
agg. [der. di mascolino, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Poco virile, effeminato; fig., privo di forza, di nerbo: Oh cari quei suoi s. sonettini! (Baretti, riferendosi a G. B. Zappi). ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa di un'arte moralmente utile, in cui...
Geologo, nato a Torino il 25 novembre 1841, morto a Forno Rivara l'8 settembre 1905. Allievo di Bartolomeo Gastaldi, ne fu fervente collaboratore nello studio geologico delle Alpi Cozie, Graie e Pennine, succedendogli, nel 1879, nella cattedra...