sbastigliato
agg. [der. di Bastiglia, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Privato della Bastiglia, nome di una fortezza di Parigi che nel sec. 18° serviva come prigione dei condannati a morte; la parola compare [...] nel titolo di un’ode, Parigi sbastigliata, scritta nel 1789 da V. Alfieri per celebrare la presa e la demolizione della Bastiglia, simbolo di tirannide e di sopraffazioni, avvenuta il 14 luglio di quell’anno. ...
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quattordici
quattórdici agg. num. card. [lat. quat(t)uordĕcim, comp. di quat(t)uor «quattro» e decem «dieci»]. – Numero composto di dieci più quattro unità, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe [...] è fissata per il q. del prossimo mese; il q. luglio, festa nazionale francese, che commemora la data della presa della Bastiglia, nel 1789, all’inizio della Rivoluzione; il q. ti porta proprio alla stazione (qui con ellissi di autobus o tram). Talora ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] città, l’espugnazione di una fortezza o d’altra posizione: la p. di Sebastopoli; la p. di Roma del 1870; la p. della Bastiglia. In alcuni giochi, l’atto di guadagnare con la propria carta una o più carte che sono in tavola, o di catturare pezzi dell ...
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genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] allegoricamente le arti, le virtù, i sentimenti o particolari avvenimenti: il g. della Libertà, della Morte; il g. della Bastiglia, a Parigi. d. Per estens., nome generico di spiriti dotati di potere magico (gnomi, folletti, ecc.) che nei racconti ...
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cucina di strada
loc. s.le f. Cucina locale, regionale, etnica, le cui preparazioni si consumano anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari. ◆ Mentre nel sud del mondo [...] specialità della New gastronomy dalla chinatown di Gerrard street a Londra alla parigina rue de Lappe a due passi dalla Bastiglia. (Stampa, 21 settembre 2001, Torinosette, p. 91) • A Palermo [...] è ancora assai amata la cucina di strada, se soltanto ...
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ricorrere
ricórrere v. intr. [lat. recŭrrĕre, comp. di re- e cŭrrĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere, raro avere). – 1. non com. Correre di nuovo: son dovuto r. in cerca del medico; hai [...] del babbo; il 2 giugno ricorre la festa della Repubblica; ricorreva il giorno (o l’anniversario) della presa della Bastiglia; quest’anno ricorre il giubileo. Più genericam.: fatti, vicende che ricorrono, che si rinnovano nel corso della storia; spese ...
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ius soli
loc. s.le m. Principio del diritto per cui la cittadinanza si acquisisce automaticamente per il fatto di essere nati nel territorio di un determinato Stato. ◆ Se in Argentina vige infatti lo [...] agli stranieri e della rimessa in discussione dello ius soli in base al quale, fin dai tempi della presa della Bastiglia, i nati in Francia, anche da genitori stranieri, potevano diventare cittadini a tutti gli effetti, si spiega solo per ragioni ...
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(fr. Bastille) Fortezza parigina; costruita tra 1370 e 1382, fin dall’epoca di Luigi XI servì come prigione e luogo di tortura dei condannati a morte, e sotto Enrico IV anche a conservare il tesoro regio. Al tempo di Luigi XIII, divenne prigione...