odalisca
s. f. [dal fr. odalisque, e questo dal turco oḍaliq, in grafia mod. odalik «cameriera», der. di oḍa «camera»]. – 1. Termine con cui, in Turchia, erano indicate le schiave addette al servizio [...] di tavola e di camera delle signore, impropriam. applicato dagli scrittori europei alle schiave concubine dei sultani e dei pascià nell’Impero ottomano. 2. estens. Donna giovane e bella, dall’aspetto provocante. ...
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rinnovellare
(ant. rinovellare) v. tr. [dal lat. tardo renovellare (der. di novellus, dim. di novus: v. novello), raccostato a innovare, rinnovare] (io rinnovèllo, ecc.), letter. – Lo stesso che rinnovare, [...] ’ ch’io rinovelli Disperato dolor che ’l cor mi preme (Dante). Nell’intr. pron., rinnovarsi, ricominciare daccapo: Chi è giovane e bella Deh non sie punto acerba, Ché non si rinnovella L’età come fa l’erba (Poliziano); negli uomini si rinnovellò quel ...
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virago
(o viràgine) s. f. [dal lat. virago -gĭnis, der. di vir «uomo, maschio»] (pl. virago o, rarissimo, viràgini), letter. – Donna dotata di forza e di arditezza virile: Camilla, La gran Volsca virago, [...] che n’addusse Di cavalieri e di caterve armate Sì bella gente (Caro); con riferimento a divinità: Egli dal cielo, autoctona virago Ella (Carducci), di Giano e Camesena; con riferimento a figurazioni allegoriche: Da i santi sepolcri La nuova Italia ...
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grulleria
grullerìa s. f. [der. di grullo], tosc. – Atto, discorso da grullo: ha fatto, ha detto un sacco di grullerie. Anche con il senso astratto di grullaggine (ma può indicare condizione momentanea, [...] mentre grullaggine esprime sempre qualità abituale): è stato per g. se ho perduto un’occasione così bella. ...
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coattese
s. m. (iron.) Il gergo tipico dei coatti; con particolare riferimento a quelli romani. ◆ Che ci si rivolga a un uomo o a una donna, non cambia. A Roma, da qualche anno, basta la stessa parola. [...] «Bella». Gergo? Dialetto vero e proprio? Coattese puro? Un modo di dire che arriva dalle borgate di [Pier Paolo] Pasolini o da altre, più recenti? La discussione è aperta, e non è l’unica. (Fabrizio Caccia e Alessandro Capponi, Corriere della sera, ...
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cobalto
s. m. [lat. scient. Cobaltum, dal ted. Kobolet, voce coniata da Paracelso per alteraz. del medio alto ted. Kobold «coboldo», perché si credeva che i coboldi rubassero il minerale buono e lo sostituissero [...] pigmenti (azzurro di c., giallo di c., ecc.), per cui v. azzurro, giallo, ecc. 2. Colore azzurro intenso: cielo di c.; una bella mattina di ottobre, piena di c. e di sole (D’Annunzio); sul liscio lago di c. (Pascoli); con lo stesso sign., in funzione ...
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magnificenza
magnificènza (ant. magnificènzia) s. f. [dal lat. magnificentia, der. di magnificus «magnifico»]. – 1. a. Naturale disposizione a far cose ammirabili, grandezza nell’operare e nel sentire: [...] per grandiosità e bellezza singolare: la m. della natura; la m. di una messinscena. b. concr. Cosa magnifica, cioè molto bella, comoda, sontuosa, in espressioni fam. enfatiche: una giornata, una villa, un romanzo ch’è una m.; ho comperato una ...
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odioso
odióso agg. [dal lat. odiosus, der. di odium «odio»]. – 1. Meritevole di odio: rendersi, divenire odioso. Più spesso, che suscita odio, che ispira indignazione, avversione: è una persona veramente [...] ). 2. Anticam. anche con senso attivo, che nutre odio: E fu sempre il mio intento et è che m’ami La bella donna, e non che mi sia odiosa (Ariosto). ◆ Dim. odiosétto; pegg. odiosàccio. ◆ Avv. odiosaménte, in modo odioso: vantarsi odiosamente; con uno ...
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consolazione
consolazióne s. f. [dal lat. consolatio -onis]. – 1. a. Il consolare o il consolarsi, e l’attenuazione del dolore, l’alleviamento di pena che ne consegue: dolce, amara c.; dare, recare c.; [...] non ha avuto altri premî o non ha segnato alcun punto. b. Gioia, soddisfazione: i figli danno spesso molte c.; iron.: è una bella c. quella che mi dài!; piove che è una consolazione! 2. Parole che servono a consolare; persona o cosa che reca conforto ...
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forse
fórse avv. [lat. fŏrsit, comp. di fors «sorte, caso» e sit «sia»]. – 1. a. Senza certezza, senza assoluta sicurezza; indica in genere dubbio, incertezza circa quanto si afferma: è f. lui il colpevole; [...] f.; ha messo più volte in f. la propria vita; poscia, per cieco Malor condotto della vita in forse, Piansi la bella giovanezza (Leopardi). b. Come locuz. avv., senza f., con certezza: verrò senza forse; e correggendo un giudizio cominciato in forma ...
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Bella
Renato Piattoli
Madre di Dante. Nella divisione patrimoniale tra Francesco di Alighiero II e i suoi nipoti, Pietro giudice e Iacopo del fu D., operata con lodo arbitrale emesso il 16 maggio 1330 dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna,...
Pittore veneziano. Di lui mancano completamente notizie biografiche, e solo i suoi quadri ce lo mostrano attivo fra il 1740 ed il 1782. Appartiene alla corrente dei pittori veneziani che ritrassero la vita festosa della Dominante nel suo ultimo...