elevazione
elevazióne s. f. [dal lat. elevatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di elevare, di elevarsi, cioè di portare o di salire a una maggiore altezza: dare avvio ai lavori per l’e. del piano stradale; [...] e tecnici: a. Nel calcio e nella pallacanestro, slancio in alto di un atleta: il centravanti colpisce di testa con bella elevazione. Nei concorsi ippici, categoria di salto che viene eseguita con l’impiego di barriere precedute da siepone; è vietata ...
Leggi Tutto
leteo
letèo agg. [dal lat. Lethaeus, gr. Ληϑαῖος]. – Del Lete: il fiume l.; la riva l.; i gorghi l.; una bella ninfa giù del colle Viene alla ripa del l. lavacro (Ariosto); e riferito al Lete come simbolo [...] del passaggio dalla vita alla morte: Beata [nostra vita] allor che il piede Spinto al varco leteo, più grata riede (Leopardi); fig., oblioso: sonno l.; l’estasi l. cessò (D’Annunzio) ...
Leggi Tutto
smaltatura
s. f. [der. di smaltare]. – 1. a. Operazione di rivestimento superficiale a caldo con smalto di oggetti metallici e ceramici, a scopo protettivo, impermeabilizzante o decorativo: s. a fuoco; [...] fare, rifare la s.; una bella s., una s. ben riuscita. b. In senso concr., il rivestimento, la superficie di smalto: la s., in questo punto, è saltata via. 2. In fotografia, trattamento che si fa alle copie fotografiche su carta lucida per renderne ...
Leggi Tutto
vischio
vìschio (letter. o region. visco; ant. véschio, vésco) s. m. [lat. vĭscum]. – 1. a. Pianta legnosa delle lorantacee (Viscum album), alta di norma una cinquantina di centimetri, comune nell’Eurasia [...] ); Rinaldo vide Ulivier preso al vischio Un’altra volta, e già tutto impaniato (Pulci), cioè preso d’amore per la bella Meridiana. 3. Bomba a vischio, ordigno esplosivo munito di ventosa mediante la quale può aderire a una superficie liscia quale la ...
Leggi Tutto
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] di verso, senza verso, privo di grazia, di garbo, riferite sia a persone sia a oggetti e soprattutto a oggetti di vestiario: è bella, ma ha un personale un po’ tozzo, senza v.; un vestito, un cappotto privo di v., senza v., sgraziato come taglio e ...
Leggi Tutto
improvvisata
improvviṡata s. f. [der. di improvvisare]. – Qualsiasi cosa (visita, dono, notizia, ecc.) che giunga inaspettata e, per lo più, gradita; il piacere stesso, la sorpresa piacevole ch’essa [...] procura: fare, ricevere un’i.; è stata proprio una bella i.; in partic., fare un’i. a qualcuno, capitare improvvisamente in casa sua, senza preavviso, per fargli una sorpresa. ...
Leggi Tutto
artificio
artifìcio (o artifìzio) s. m. [dal lat. artificium, der. di artĭfex «artefice»]. – 1. a. Uso dell’arte per ottenere fini determinati, quindi abilità, maestria nell’operare: bassorilievo scolpito [...] a. mirabile. b. Espediente trovato con arte per raggiungere un migliore effetto, per creare un’illusione, per far apparire più bella una cosa: a. scenici; adornare con varî a.; la sua bellezza è tutta un artificio. Quindi anche astuzia, stratagemma ...
Leggi Tutto
codesto
codésto (o cotésto) agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) tibi iste]. – Indica persona o cosa vicina a chi ascolta, o a lui relativa, o nominata subito prima. Come agg.: mi fai vedere c. foglio?; [...] rimessa a c. spett. Ditta. Come pron., solo con valore neutro: c. che tu dici non è vero; o sottintendendo un sost.: bella codesta! ◆ Fuori di Toscana è di uso raro o letter. (tranne che nella corrispondenza ufficiale e nell’uso burocr.), ed è per lo ...
Leggi Tutto
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] o vivo rammarico: sua sorella è molto carina, p. che abbia le gambe storte; in espressioni ellittiche: la festa era bella, p. quella pioggia improvvisa; e in esclamazioni: pensare che potevi vincere tu: peccato! 5. ant. Sentimento di pena, di ...
Leggi Tutto
tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] o con ambizione: restituiscimi il libro: è un regalo e ci tengo; ci tengo a riuscire, a far bene; ci teneva molto a fare bella figura; è il primo articolo che scrive e ci tiene. Talvolta, semplicem. tengo a, mi preme, m’importa di: tengo a dichiarare ...
Leggi Tutto
Bella
Renato Piattoli
Madre di Dante. Nella divisione patrimoniale tra Francesco di Alighiero II e i suoi nipoti, Pietro giudice e Iacopo del fu D., operata con lodo arbitrale emesso il 16 maggio 1330 dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna,...
Pittore veneziano. Di lui mancano completamente notizie biografiche, e solo i suoi quadri ce lo mostrano attivo fra il 1740 ed il 1782. Appartiene alla corrente dei pittori veneziani che ritrassero la vita festosa della Dominante nel suo ultimo...