strapazzata
s. f. [der. di strapazzare]. – 1. Forte e violenta sgridata: fare, dare, ricevere una s.; sono entrata in ritardo, e mi sono presa una bella s. dal capo del personale. 2. Lo strapazzarsi; [...] faticata, sforzo di cui il fisico risente: è stata una bella s. arrivare fin qua con questo tempaccio; sarei rimasta a casa a riposarmi dalla s. del viaggio (Vittorini). ◆ Dim. strapazzatina, soprattutto come sgridata. ...
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pupa1
pupa1 s. f. [lat. pūpa «bambola»]. – Bambola; è frequente in usi region. come epiteto vezzeggiativo, riferito a bambina: è sua questa bella p.?; una mamma con la p. in braccio; talvolta anche riferito, [...] come appellativo o vocativo affettuoso o scherz., a ragazza o a donna giovane e bella (in altri casi invece, spec. nell’uso più recente influenzato dal dialogo di certi film, può avere una connotazione volgare). ◆ Dim. e vezz. pupina, pupétta; accr. ...
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roba
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto [...] , ecc.; iron., rispondendo a chi fa complimenti eccessivi o profferte di aiuto, ecc., interessate o sospette: troppa r.!; con tono di biasimo: bella r. che mi tocca sentire!; riferito a persona, sempre spreg. (o scherz.): quel tuo amico è davvero una ...
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innamorare
(ant. inamorare) v. tr. [der. di amore] (io innamóro, ecc.). – 1. a. Suscitare, ispirare amore: Quanto ciascuna è men bella di lei Tanto cresce ’l desio che m’innamora (Petrarca); Armida ... [...] cioè: fare che qualcuno s’innamori, con la particella pron. sottintesa, come di norma in unione con fare causativo): era così bella, che faceva i. tutti quelli che la conoscevano; aveva cercato inutilmente di farlo i.; in tutti questi casi, s’intende ...
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scoperta
scopèrta (ant. o poet. o region. scovèrta) s. f. [femm. sostantivato di scoperto, part. pass. di scoprire]. – 1. Lo scoprire, l’essere scoperto. In partic.: a. Acquisizione alla conoscenza e [...] note o evidenti che vengono presentate come nuove o geniali: che s.!; grazie della s.!; hai fatto proprio una bella s. (anche, più brevemente, bella s.!); analogam., fare la s. dell’acqua calda. b. Più genericam., il fatto di venire a conoscere ciò ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] e cose sgradevoli che càpitano e si devono subire per caso o per necessità, meritatamente o immeritatamente: gli è toccata una bella rogna!; una disgrazia simile doveva t. proprio a me!; guarda un po’ cosa mi tocca sentire!, o vedere! (o di sentire ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] del naso (Collodi); Perché arrivi a me stanotte lo spavento destinato ad altri (Antonella Anedda); gli è arrivata una bella fortuna, o una bella batosta; guarda che cosa mi doveva arrivare! (in questi ultimi esempî, è molto meno com. di capitare). c ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] . ci assista; affidarsi alla f., ecc. E così nell’immaginazione poetica: Voi cui f. ha posto in mano il freno De le belle contrade (Petrarca); a noi Morte apparecchi riposato albergo ove una volta la f. cessi Dalle vendette (Foscolo). 2. In senso più ...
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vago1
vago1 agg. [dal lat. vagus «vagante, instabile; indeterminato»] (pl. m. -ghi). – 1. letter. o poet. Che vaga, che si muove, perché mobile o instabile: v. aurette; v. zefiro; tre fiate in van cinta [...] sei vaga Di mirar queste valli? (Leopardi). Non com., rendere o far vago uno di una cosa, invaghirlo. b. Leggiadro, bello, grazioso, o amabile, piacevole (con questi sign., è di solito anteposto al sostantivo). Riferito a persona o ai suoi atti: O ...
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guancia
guància s. f. [dal germ. *wankja, cfr. ted. Wange] (pl. -ce). – 1. Ciascuna delle due regioni laterali della faccia, compresa tra il margine inferiore dell’orbita, la linea d’impianto del naso, [...] , Trovavan tutte ai prieghi lor cortesi (Ariosto); in Dante (Par. XIII, 38), con riferimento per sineddoche all’intera persona: la bella guancia Il cui palato a tutto ’l mondo costa (allusione a Eva e al peccato originale). 3. Per analogia, ciascuna ...
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Bella
Renato Piattoli
Madre di Dante. Nella divisione patrimoniale tra Francesco di Alighiero II e i suoi nipoti, Pietro giudice e Iacopo del fu D., operata con lodo arbitrale emesso il 16 maggio 1330 dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna,...
Pittore veneziano. Di lui mancano completamente notizie biografiche, e solo i suoi quadri ce lo mostrano attivo fra il 1740 ed il 1782. Appartiene alla corrente dei pittori veneziani che ritrassero la vita festosa della Dominante nel suo ultimo...