acerbo
acèrbo agg. [dal lat. acerbus, affine ad acer «acre»]. – 1. a. Di sapore aspro, acre, pungente: mangiare delle nespole a.; un succo a.; vino a., vino giovane e ricco di acidità totale. b. Non [...] sconsolato (Leopardi). ◆ Dim. acerbétto, alquanto acerbo, nei varî sign. dell’agg.: uva acerbetta; È bella quanto può così acerbetta Esser bella fanciulla (Saba). ◆ Avv. acerbaménte, con asprezza, con crudele o dolorosa severità: rimproverare, punire ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai [...] ch’al gran dì sarà sì chiara (Dante); A pie’ de’ colli ove la bella vesta Prese de le terrene membra pria La donna (Petrarca); Né sì leggiadra né sì bella veste Unque ebbe altr’alma in quel terrestre regno (Ariosto); non già, come credi, – Dicea ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] carta da lettere. e. Affermare, sostenere in un’opera scritta, o anche su giornali, riviste e sim.: come scrisse il Petrarca, cosa bella mortal passa e non dura; l’autore dell’editoriale scrive che presto ci sarà una crisi di governo. 3. In senso fig ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] o il compleanno: oggi è la f. della mamma; domani è la tua f.; per la mia f. voglio offrire una bella cena. Con partic. riferimento alle solennità religiose: ricòrdati di santificare le f., terzo comandamento del Decalogo; f. comandate o di precetto ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] l’uno rispettivo e l’altro impetuoso (Machiavelli). d. Occupazione: E quel che ’n altrui pena Tempo si spende ... In qualche bella lode, In qualche onesto s. si converta (Petrarca); ma quivi A novi studi ti attendea la mensa (Parini); perché hai le ...
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tosa2
tóṡa2 s. f. [femm. di toso], region. – Ragazza. È voce propria dell’uso lombardo e veneto, ma diffusa anche in altre regioni del nord d’Italia e nota a livello nazionale: una bella t.; è andato [...] al palo, è in attesa di clienti; ebbevi di quegli che intender vollono ... che fosse meglio un buon porco che una bella t. (Boccaccio), che fosse preferibile un bene modesto ma sicuro a uno di maggiore valore ma incerto; al vedere che una povera ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] al segnale audio: regolare, alzare, abbassare la v. o il volume di voce; è andata via la v.; apparecchio radio che ha una bella voce. Voce!, invocazione gridata con cui il pubblico di un teatro, di una sala di spettacolo o di riunione, di un cinema ...
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conto1
cónto1 agg. [dal fr. ant. cointe «noto, cortese, adorno», che è il lat. cognĭtus, part. pass. di cognoscĕre «conoscere»; nel sign. 2 si è incrociato col lat. comptus, part. pass. di comĕre «ornare, [...] quante n’ha Libia più conte (T. Tasso). 2. Adorno, gentile, grazioso: Contessa è tanto bella e saggia e conta (Iacopo da Leona); ebbe una amica Leggiadra e bella e di maniere conte (Ariosto). ◆ Avv. contaménte, ant., in modo adatto, appropriato, con ...
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ricopiare
v. tr. [comp. di ri- e copiare] (io ricòpio, ecc.). – Copiare di nuovo: per un errore di trascrizione dovette r. tutto il documento. Spesso, però, non differisce da copiare, soprattutto nel [...] sign. di trascrivere: r. in bella, o semplicem. ricopiare, trascrivere in bella copia; r. a macchina una lettera; meno com. con altri usi (riprodurre un’opera d’arte o ritrarre da un modello, dal vero; ripetere, imitare). ...
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pensata
s. f. [der. di pensare]. – Il pensare, spec. allo scopo di ideare qualcosa di nuovo o di originale, di trovare un espediente e sim.: E disse a Carlo, il traditor fellone, Ch’aveva fatta certa [...] sua pensata, Come ingannar potessi Erminïone (Pulci); nel linguaggio fam., avere, fare una bella p., una p. originale, una p. interessante; talvolta con connotazione scherz. o iron.: è stata proprio una bella pensata! ...
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Bella
Renato Piattoli
Madre di Dante. Nella divisione patrimoniale tra Francesco di Alighiero II e i suoi nipoti, Pietro giudice e Iacopo del fu D., operata con lodo arbitrale emesso il 16 maggio 1330 dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna,...
Pittore veneziano. Di lui mancano completamente notizie biografiche, e solo i suoi quadri ce lo mostrano attivo fra il 1740 ed il 1782. Appartiene alla corrente dei pittori veneziani che ritrassero la vita festosa della Dominante nel suo ultimo...