mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] bene per noi mette! (Pascoli). Più spesso con la particella pron.: le cose si mettono male; analogam., il tempo (si) mette al bello, al brutto, al buono, al cattivo, volge a tale condizione; vent’anni che non andava a letto una sola volta senza prima ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] nelle azioni: condotta, comportamento, risoluzione privi di logica. Per la l. deontica, v. deontico. b. Più genericam., modo di ragionare: bella l. la tua!; ha una l. tutta sua particolare. c. fig. La ragione che è alla base di un determinato ...
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usato
uṡato agg. e s. m. [part. pass. di usare]. – 1. agg. a. Con valore passivo, di oggetto non più nuovo, ma adoperato e in stato di conservazione più o meno buono: le bancarelle che vendono indumenti [...] , avvezzo: gente u. alle armi, ai pericoli; consueto, solito: Tempo verrà ancor forse Ch’a l’u. soggiorno Torni la fera bella e mansüeta (Petrarca); Venire a’ sacri altar ne’ vostri tempî Fra l’altre donne con l’u. pompe (Poliziano); in ogni lato ...
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audacia
audàcia s. f. [dal lat. audacia] (pl. -cie). – 1. Qualità di chi o di ciò che è audace: avere, acquistare, mostrare a.; avere l’a. di dire, di fare qualcosa; uomo di grande a.; ammiro la sua [...] a.; l’a. di un’impresa, di una proposta. In qualche caso, sfacciataggine, insolenza: ha avuto l’a. di farmi simili profferte!; ci vuole una bella a. a parlare così. 2. Atto audace, ardito: fu una generosa a. la sua; compì incredibili audacie. ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] di un’azione: si mise a scrivere un racconto e ne uscì un lungo romanzo; da quest’affare, se andrà bene, uscirà una bella somma anche per te; con sign. più partic., poter essere ricavato, fatto: da quello scampolo più di una camicetta non ci esce; ha ...
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furor Teutonicus
〈... teutònikus〉 (lat. «furore teutonico»). – Espressione che si trova nella Farsaglia del poeta latino Lucano (I, 255-256), ripresa da varî scrittori latini e volgari e passata poi [...] guerriera dei popoli germanici (si vedano fra gli altri il Petrarca, che nella canzone «O aspettata in ciel beata e bella» parla di tedesco furor, e di tedesca rabbia nella canzone «Italia mia»; o il Folengo, che nella maccheronea Zanitonella dice ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] colpo, o tiro, nei loro usi fig.: fare un t. a qualcuno, fargli uno scherzo; sempre fig., avere qualche bel t., qualche bella pensata; rispondere con un t., con un motto arguto; con quest’ultimo senso, si usa oggi l’espressione tratto di spirito, che ...
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appiglio
appìglio s. m. [der. di appigliarsi]. – 1. Punto di sostegno e di appoggio: non gli fu facile nell’oscurità trovare un appiglio. In alpinismo, asperità della roccia che viene sfruttata esercitandovi [...] e favorevole all’azione di piccoli reparti. 2. fig. Pretesto, occasione, e in genere qualsiasi elemento offerto da altri o cercato a bella posta, che serva a giustificare un’azione: cercava ogni a. per attaccare lite; dare, offrire a. alle critiche. ...
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dipingere
dipìngere (ant. o region. dipìgnere) v. tr. [lat. depingĕre, comp. di de- e pingĕre «dipingere»] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], [...] morta, ecc. (di persona, più com. ritrarre); d. dal vero; d. al vivo, al naturale; è da d., di persona o cosa assai bella (quindi degna di essere dipinta). Assol.: l’arte, la tecnica del d., della pittura; imparare a d.; d. bene, male; d. a olio ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] d’un cibo, d’un frutto; s. un odore, e s. l’odore d’un fiore, dell’incenso; non senti questo puzzo di bruciato?; O bella Musa, ove sei tu? Non sento Spirar l’ambrosia, indizio del tuo Nume (Foscolo); e con riferimento al tatto: s. un colpo, un urto ...
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Bella
Renato Piattoli
Madre di Dante. Nella divisione patrimoniale tra Francesco di Alighiero II e i suoi nipoti, Pietro giudice e Iacopo del fu D., operata con lodo arbitrale emesso il 16 maggio 1330 dal notaio Lorenzo di Alberto da Villamagna,...
Pittore veneziano. Di lui mancano completamente notizie biografiche, e solo i suoi quadri ce lo mostrano attivo fra il 1740 ed il 1782. Appartiene alla corrente dei pittori veneziani che ritrassero la vita festosa della Dominante nel suo ultimo...