fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito [...] del re. ◆ Del superl. fedelissimo sono da notare due usi partic.: storicamente, titolo onorifico concesso (1748) dal papa Benedetto XIV a Giovanni V re di Portogallo e ai suoi successori; per antonomasia, la fedelissima, l’Arma dei Carabinieri. ◆ Avv ...
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centista
s. m. e f. Chi supera l’esame di Stato con la votazione di cento centesimi. ◆ Sono quattro all’Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice di Bronte (diretto dal preside prof. Salvatore Toscano) [...] un po’ aumentata la truppa tra i 60 e gli 80 (da 51 a 54 per cento): bravi sì, ma senza esagerare. (Raffaello Masci, Stampa, 27 luglio 2007, p. 8, Cronache Italiane).
Derivato dal s. m. inv. cento con l’aggiunta del suffisso -ista.
V. anche centino. ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata [...] e produttivo. (Messaggero, 6 marzo 2004, p. 47, San Benedetto) • Il Prc, che col capogruppo al Senato [Giovanni] Russo Spena . m. contratto, dalla prep. a e dal s. f. chiamata, ricalcando l’espressione ingl. on-call contract.
V. anche intermittente. ...
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guaio
guàio s. m. [dal germ. *wai]. – 1. ant. o letter. Acuto lamento: trarre, mettere, emettere guai; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); gli parve udire un [...] ., della ragazza, essere nei g., esser rimasta incinta). Per l’uso di guai come esclam. di minaccia, v. guai. 3. Con senso attenuato: a. Danno: quel benedetto ragazzo non combina che guai; è nato, è successo un g.; hai fatto un bel g. a lasciare ...
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che1
che1 〈ké〉 cong. [lat. quia, quod e altre cong.] (radd. sint.). – 1. Come cong. subordinativa, introduce: a) prop. dichiarative, cioè soggettive o oggettive: è possibile che io ritardi; so che accetterai; [...] o, con funzione avversativa, nella locuz. se non che (v. sennonché). 6. Molte volte è usato per formare espressioni rafforzative , così in augurî come in imprecazioni (che tu sia benedetto; che ti pigli un accidente), o imperative e concessive ...
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carco
s. m. e agg. (pl. m. -chi). – Forma contratta, poet., di carico sost. e agg.: E’l grifon mosse il benedetto c. (Dante); il lauro e il ferro ond’eran carchi I nostri padri antichi (Leopardi). ◆ [...] Per l’uso participiale di carco (= caricato), v. carcare. ...
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cardo
s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche [...] usa contro le malattie del fegato; il c. santo o c. benedetto (Cnicus benedictus), del quale si usano i fiori e le foglie detto, venivano impiegati per l’operazione di garzatura talora impropriam. detta anche cardatura. ◆ Dim. cardùccio (v. la voce). ...
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ribenedire
v. tr. [comp. di ri- e benedire] (coniug. come benedire). – Benedire di nuovo, o anche semplicem. benedire, per rimettere in grazia, per ridare purità a chi l’aveva perduta, per togliere una [...] , un interdetto, una scomunica a chi ne era stato colpito, per riconsacrare un luogo sacro sconsacrato: r. una chiesa, uno scomunicato; restituì papa Benedetto a’ cardinali Colonnesi il cappello, e Filippo re di Francia ribenedisse (Machiavelli). ...
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ascoltare
v. tr. [lat. volg. *ascŭltare per il class. auscŭltare] (io ascólto, ecc.). – 1. Udire con attenzione, stare a udire; può avere come compl. le parole, le cose che si dicono, oppure la persona [...] dico e ti troverai bene; in famiglia, è poco ascoltato; fig., a. la voce della coscienza; quindi anche obbedire: è un benedetto ragazzo che non vuole a. nessuno; o esaudire: la sua preghiera è stata ascoltata. 3. In medicina, compiere l’esame fisico ...
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assitare
v. tr. [der. di sito «odore»], ant. e tosc. – 1. Sentire, scoprire al fiuto, detto spec. dei cani: il cane aveva assitato la lepre. 2. Impuzzolire: con quel benedetto sigaro m’ha assitato la [...] casa. ◆ Part. pass. assitato, anche come agg., che ha preso cattivo odore, detto spec. di recipienti: botti assitate ...
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Romano (m. 4 luglio 966), cardinale diacono, detto il Grammatico per la sua dottrina, fu eletto dai romani che avevano cacciato il papa Leone VIII, creatura di Ottone, e consacrato il 22 maggio 964. Ma fu preso prigioniero dall'imperatore nel...
Giacomo Della Chiesa, nato a Genova il 21 novembre 1854 dal marchese Giuseppe e da Giovanna dei marchesi Migliorati, morto il 22 gennaio 1922. Seguì i corsi di giurisprudenza e si laureò nel 1875 svolgendo una tesi sull'interpretazione delle...