imprimitura
s. f. [der. di imprimere]. – Nella tecnica pittorica, preparazione alla quale si sottopone la superficie destinata a ricevere la pittura per facilitare l’esecuzione dell’opera e meglio garantirne [...] inalterabilità; viene generalmente eseguita trattando le tavole o le tele con gesso, colla (per lo più di caseina) e calce, se si vogliono assorbenti, oppure con biacca di piombo, olio di lino e qualche altro ingrediente secondario se non assorbenti. ...
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rialzato
agg. [part. pass. di rialzare]. – Sollevato da terra, sopraelevato, portato a maggiore altezza, tenuto o portato o rivolto all’insù, rilevato. In partic.: 1. a. In architettura, arco r., e volta, [...] e nell’arte del disegno, quello in cui le parti in luce sono lumeggiate con tratti bianchi o con qualche tocco di biacca. b. In araldica, attributo della corona sormontata sul cerchio da fioroni, gruppi di perle, punte perlate, archi o vette, tocchi ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] un lavoro, di un gioco e sim.; in partic., ogni copertura di tinta distesa su una superficie: dare una m. di biacca, di vernice; dare la prima, la seconda, l’ultima mano. Nell’attrezzatura navale, mano di terzaroli, ciascuna delle ripiegature che si ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto [...] a. Carta p., cartoncino p. (o porcellanato), speciale cartoncino per biglietti da visita, bianco e lucente, a base di biacca, ossido di zinco e altre sostanze minerali applicate con colla e gelatina. b. Razza p., colombi porcellana, razza di colombi ...
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lumeggiare
v. tr. [der. di lume] (io luméggio, ecc.). – 1. a. Nel disegno e nella pittura, dare rilievo, mediante colori più chiari, alle parti che devono sembrare più luminose, rendere cioè l’effetto [...] anche assol.) allude soprattutto alle tecniche eseguite a tale scopo, e cioè l’uso del gessetto nel disegno, della biacca nell’acquerello e dell’oro nelle miniature. In passato il termine si applicava alla pittura delle stampe fatta con colori ...
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mastice
màstice (ant. màstrice e màstiche) s. m. (ant. f.) [lat. mastĭce o mastĭche, lat. tardo mastix -stĭchis o mastĭcha, tutti femm., dal gr. μαστίχη «gomma di lentisco»]. – 1. Resina prodotta per [...] fine, usata, a caldo, spec. per sigillare giunti; m. (o stucco) da vetrai, miscuglio di olio di lino, creta e biacca, usato per fissare i vetri agli infissi, che, plastico all’atto della preparazione, indurisce dopo breve tempo. 3. fig., non com ...
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lustro1
lustro1 agg. e s. m. [der. di lustrare1]. – 1. agg. Che ha la superficie lucente (di propria natura o perché lustrato); è in genere sinon. di lucido, da cui oggi tende a essere sostituito nella [...] su qualche oggetto. In pittura, il massimo chiaro, che viene espresso con un tocco di colore chiaro, puro, e spesso di biacca, nel punto dove maggiormente si riflette la luce (per es., sulla pancia di una bottiglia). d. In senso concr., materia con ...
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Sostanza colorante bianca costituita da carbonato basico di piombo, 2PbCO3. Pb (OH)2. Molto usata in passato come pigmento base per vernici a olio, ma oggi assai meno perché velenosa e perché sotto l’azione dell’idrogeno solforato annerisce...
biacca
Andrea Mariani
In Pg VII 73 Oro e argento fine, cocco e biacca, / indaco, legno lucido e sereno, / fresco smeraldo... / da l'erba e da li fior... / ciascun saria di color vinto. Propriamente la " cerussa ", sostanza minerale (detta...