biffa
s. f. [dal longob. wīffa «fastello di paglia», assunto come segno di proprietà, di confine]. – 1. In topografia, segnale per individuare punti di perimetri o allineamenti, composto, nella sua forma [...] più semplice, di una canna diritta spaccata in cima, nella quale s’infila un cartoncino bianco. 2. Dispositivo che si applica alle lesioni di un muro per seguirne gli sviluppi: è fatto generalmente con gesso a rapida presa, o con gesso e vetro; la ...
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quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa [...] e con movimento uniforme; il lago era q. come un olio (Fogazzaro); un’aria q., immobile, senza vento; l’abbraccio d’un bianco cielo q. (Montale), senza alcuna perturbazione. b. Che non è più in moto, che ha smesso di muoversi (con valore participiale ...
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feijoa
‹fěiˇ∫òa› s. f. [der. del nome del botanico brasil. J. da Silva Feijo]. – In botanica, genere di arbusti delle mirtacee originario del Sud America, comprendente la specie Feijoa sellowiana, coltivata [...] Mediterraneo dalle api. Il frutto è una bacca verde, ovoidale o oblunga (lunga 4-6 cm e larga 3-5), con polpa bianco-giallognola succosa, avente profumo simile a quello dell’ananas e sapore gradevole, con 20-30 piccoli semi. In Europa matura nei mesi ...
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spatola
spàtola s. f. [lat. spatŭla (o spathŭla), dim. di spatha «spada»]. – 1. a. Arnese, costituito da una bacchetta di legno, di metallo (acciaio, platino, ecc.), di osso, di materiale plastico, di [...] e si alimenta sia di sostanze vegetali sia di piccoli anfibî, pesci, molluschi, crostacei e insetti. Negli adulti il piumaggio è bianco, le zampe nere, e il lungo becco, a forma di spatola, nero. In volo si distingue dagli ardeidi per il collo ...
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tarmare
v. intr. e tr. [der. di tarma]. – 1. intr. (aus. essere) Essere roso, deteriorato dalle tarme: mettere la naftalina tra le coperte di lana perché non tarmino (o più spesso, come intr. pron., [...] tarmato un cappotto nuovo. ◆ Part. pass. tarmato, anche come agg.: un tessuto tarmato, una coperta di lana tutta tarmata; fig., del viso, butterato: il suo volto tarmato pareva quasi una maschera sotto il bianco roseo della cotenna rasa (Pirandello). ...
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irbis
ìrbis s. m. [dal russo irbìs, voce di origine mongola, forse affine al turco bars «leopardo», da cui il russo bars o byrs]. – Mammifero carnivoro (Panthera uncia) della famiglia dei felidi, simile [...] al leopardo (e chiamato perciò anche leopardo delle nevi; altro nome, lonza), con pelame molto lungo e folto, quasi bianco, interrotto da macchie molto più grandi che nel leopardo, e coda lunga e grossa; vive sulle alte montagne dell’Asia centr., ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] chiome (Carducci). Delle membra, e soprattutto delle braccia, rilassate, abbandonate: Lenta le palme, e rorida Di morte il bianco aspetto (Manzoni). b. Flessibile: E tu, l. ginestra, Che di selve odorate Queste campagne dispogliate adorni (Leopardi ...
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pus
s. m. [dal lat. pus puris]. – Liquido più o meno denso, bianco giallastro o verdastro a seconda dei germi che determinano l’infezione, che si forma nel corso di alcuni processi flogistici: è costituito [...] da essudato plasmatico ricco di leucociti più o meno degenerati, di frammenti di tessuti necrotizzati, di batterî, ecc., e contiene notevoli quantità di enzimi proteolitici ...
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rodio3
ròdio3 s. m. [lat. scient. Rhodium, der. del gr. ῥόδον «ròsa», così denominato (1803) dal suo scopritore, il chimico ingl. W. H. Wollaston, per il colore roseo delle soluzioni diluite di molti [...] , in alcune sabbie aurifere, e come composto, in piccola percentuale, in minerali diversi. Si presenta come un metallo bianco, duttile, che si ottiene dai residui della lavorazione del platino e si usa come catalizzatore, nella preparazione di leghe ...
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scopazzo
s. m. [der. di scopa]. – In patologia vegetale, ammasso di molti rametti (detto anche scopa o scopazzo delle streghe), ravvicinati fra loro, più sottili e più deboli del normale, di norma sterili, [...] che si osserva su certe piante legnose, come ciliegio, leccio, abete bianco, e su erbacee, come l’erba medica, e che può durare anche diversi anni senza provocare serî danni alla pianta; si origina dallo sviluppo di un numero anormale di gemme ...
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Fisica
Si definisce b. la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, nonché la luce stessa. Benché di tale luce non si possa dare una precisa definizione, si può dire che sua caratteristica è quella di contenere...
In numismatica, nome dato a molte monete d’argento e specialmente a monete di mistura imbiancate con un leggero strato d’argento perché riuscissero meglio accette e di più facile diffusione; per distinguerle, al nome generico seguiva quello...