anagogia
anagogìa s. f. [dal lat. mediev. anagogia, tratto da anagogĭcus: v. anagogico]. – Nell’esegesi medievale, uno dei quattro metodi interpretativi della Bibbia (v. ermeneutica), che permette di [...] scoprire nella «lettera» la presenza di realtà intelligibili e future: è quindi l’interpretazione spirituale della «lettera», distinta da allegoria e tropologia perché tesa verso il superiore «intelletto» ...
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anagogico
anagògico agg. [dal lat. tardo anagogĭcus, gr. ἀναγωγικός, der. di ἀναγωγή «elevazione, sublimazione, induzione» (da ἀνάγω «condurre in alto, sollevare»), e quindi, nel linguaggio neoplatonico, [...] biblica, l’interpretazione che nella «lettera» vuole scoprire il significato spirituale o, come anche si dice, il senso anagogico. ◆ Avv. anagogicaménte, secondo l’anagogia, con il metodo anagogico: interpretare anagogicamente un passo della Bibbia. ...
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testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] quando si tratti di opere o di edizioni antiche, di libri autorevoli: t. classici; i t. sacri o i sacri t., la Bibbia (in senso fig., scherz., i sacri t., le opere più importanti pubblicate per un dato settore di studî). Talvolta indica non tutta l ...
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argotico
agg. Gergale, proprio di un modo di parlare allusivo, triviale o eccessivamente familiare. ◆ E dove cominciò il suo viaggio al termine della notte? In un portone di via Vanchiglia: l’antro dove [...] il bouquiniste gli offrì il «fluviale, mastodontico, filosofico Voyage, bibbia della rivolta argotica impotente e dell’irrisione senza fine dello sforzo umano». Ritraendo [Luciano] Tricerri, [Guido] Ceronetti raccontò se stesso: (Bruno Quaranta, ...
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ateoclericalismo
s. m. Posizione di chi si dichiara ateo ma difende il diritto della Chiesa cattolica a esprimersi nelle questioni inerenti la società civile e la politica. ◆ Il Platinette barbuto [Giuliano [...] ] s’è subito convertito, pescando alla rinfusa nel Concilio di Trento, nel Sillabo […]. E trasformando il «Foglio» nella bibbia-bignami di una nuova religione: l’ateoclericalismo. (Marco Travaglio, Unità, 9 novembre 2004, p. 9, Oggi).
Composto dall ...
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cedro1
cédro1 s. m. [dal lat. cedrus, gr. κέδρος]. – 1. Genere di conifere (lat. scient. Cedrus), della famiglia pinacee, con quattro specie del Mediterraneo e dell’Himalaya occid., simili al pino e [...] da squame larghissime, di spessore sottile, che maturano in due anni; particolarm. noto, anche perché celebrato in più luoghi della Bibbia, il c. del Libano (lat. scient. Cedrus libani), diffuso nel piano montano della Siria e dell’Asia Minore merid ...
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tempio
tèmpio (ant. tèmplo) s. m. [dal lat. templum, da una radice affine al gr. τέμενος «recinto sacro», τέμνω «tagliare»: v. oltre] (pl. tèmpî o più spesso tèmpli, che evita l’ambiguità con tempi plur. [...] internazionale; Firenze è il t. del rinascimento italiano. b. letter. Il cielo, il paradiso (così chiamato più volte anche nella Bibbia): In questo miro e angelico templo Che solo amore e luce ha per confine (Dante); in modo più esplicito: Essi del ...
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ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. [...] 2. Come nome proprio, è il titolo di uno dei libri brevi della Bibbia, traduzione greca (᾿Εκκλησιαστής), passata tal quale nel latino della Vulgata (Ecclesiastes), del nome ebraico Qōhelet con cui l’autore designa sé stesso al principio del libro. ...
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pitonessa
pitonéssa s. f. [dal lat. tardo pythonissa]. – 1. Propr., nella Bibbia (I Samuele, 28, 7), nome della maga che Saul andò a consultare e che prediceva il futuro invasata da un demone chiamato [...] Python. 2. estens. a. Donna che, ritenendosi ispirata da un dio o da forze soprannaturali, presume di predire il futuro. Anche, scherz., chiromante, cartomante: consultare una pitonessa. b. Altro nome ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, [...] o coperchio apribile, di una porta laterale e di un’apertura per illuminazione e aerazione. Lo stesso termine è usato nella Bibbia, in ebraico e nella traduzione greca, per indicare la cassetta entro cui fu posto sulle acque del fiume Mosè fanciullo ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro della B., suo ‘autore’ è ritenuto Dio...
BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale βιβλία di βίβλιον, libro: cioè "i...