vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] detti v. canonici (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni) in quanto accolti nei canoni della Bibbia; per estens. il termine è usato per indicare anche altre composizioni più tarde contenenti detti e episodî riguardanti Gesù o altri ...
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regale2
regale2 s. m. [prob. dalla voce prec.]. – Strumento musicale, in uso dalla fine del medioevo al Rinascimento, consistente in una specie di piccolo organo portativo, noto anche col nome, meno [...] . Un tipo di regale più piccolo e privo di canne, diffusosi più tardi, era detto, con nome tedesco, Bibel-regal perché, ripiegato in modo che la tastiera restasse inclusa tra i mantici, assumeva l’aspetto di una Bibbia, ossia di un grosso libro. ...
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sticomanzia
sticomanzìa s. f. [comp. di stico- e -manzia]. – Genere di divinazione, diffuso soprattutto nella tarda antichità e nel medioevo (ma, senza alcun dubbio, d’origine più antica), consistente [...] nel trarre un responso da un verso su cui si posava a caso il dito, in un testo sacro o di grande autorità (come Virgilio, o la Bibbia o, in età più recente, Dante). ...
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Textur
〈tekstùur〉 s. f., ted. [dal lat. textura, propr. «tessitura» (v. textura), quasi a voler significare la sua somiglianza con la trama di un tessuto]. – In tipografia, nome di una delle forme più [...] diffuse del carattere gotico, che fu usata fra l’altro, nella fusione di J. Gutenberg, per la stampa della Bibbia detta «delle 42 righe». In forma latina, textura. ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] non nasce dalla trista sc. del male (Manzoni); l’albero della sc. del bene e del male, quello di cui parla la Bibbia all’inizio di Genesi, 2, 9 e 16-17; nell’uso com., soprattutto nelle frasi sapere qualcosa di propria sc., per averlo sperimentato ...
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tiberiense
tiberiènse agg. – Della città, antica e moderna, di Tiberìade, nella Galilea. È usato soprattutto nell’espressione sistema t., sistema di segni diacritici che permette di leggere le vocali [...] nel testo ebraico della Bibbia: tale sistema, formatosi agli inizî del sec. 8°, e prevalso su ogni altro così da divenire ben presto l’unico in uso, registra sette timbri vocalici. ...
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preadamitismo
s. m. [dall’ingl. preadamitism, der. di preadamite «preadamita»]. – Teoria formulata dal calvinista fr. Isaac La Peyrère (1594-1676), il quale sosteneva, sulla base di una sottile interpretazione [...] della Bibbia, che il Genesi narra l’origine della stirpe ebraica, non dell’umanità; è quindi legittimo pensare che prima di Adamo vi fossero altri uomini sulla terra. ...
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sinaitico
sinaìtico agg. (pl. m. -ci). – Del Sinai, penisola compresa tra il golfo di Suez e il Mar Rosso: la regione s.; iscrizioni s., gruppo di iscrizioni scoperte nel Sinai, che risalgono ai primi [...] greco pergamenaceo del 4° sec. d. C., trovato nel Sinai (e oggi conservato nel British Musem di Londra), di notevole importanza in quanto è il più antico manoscritto della Bibbia greca: contiene tutto il Nuovo Testamento e gran parte dell’Antico. ...
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mistero
mistèro (ant. o poet. mistèrio) s. m. [dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (v. miste); nel medioevo mysterium ha assunto anche il sign. di «servizio, ufficio, cerimonia» per confusione [...] ampiamente, le realtà che costituiscono e manifestano il piano divino della Redenzione e che sono esemplarmente contenute nella Bibbia (ma anche nei riti della liturgia). 2. a. Da questi sign. derivano alcuni usi rimasti nella tradizione liturgica ...
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cantillazione
cantillazióne s. f. [der. di un ant. cantillare «canticchiare», dal lat. tardo cantilare]. – Sorta di recitazione quasi intonata (derivata dalla maniera ebraica di cantare testi in prosa [...] della Bibbia), fatta con voce nasale, usata dai cristiani orientali nella lettura dei testi liturgici. ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro della B., suo ‘autore’ è ritenuto Dio...
BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale βιβλία di βίβλιον, libro: cioè "i...