staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per [...] a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva (Fogazzaro); in frasi di origine biblica, come sinon. di moggio (v.): nascosto questo lume sotto lo staio della superbia, ... gittate tenebre in voi e in altri (s ...
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locusta1
locusta1 s. f. [dal lat. locusta]. – 1. a. Nome di varie specie di insetti acridoidei, in partic. di Locusta migratoria, grosso insetto, lungo fino a 7 cm, diffuso nella regione mediterranea, [...] che distruggono al loro passaggio vegetazione e coltivazioni (a fenomeni di questo tipo si riferisce la narrazione biblica riguardante la piaga delle cavallette). b. Più comunem., nome degli insetti appartenenti al sottordine ensiferi, di grandi ...
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nihil sub sole novum
‹nìil ...› (lat. «nulla di nuovo sotto il sole»). – Frase biblica, contenuta nel libro dell’Ecclesiaste (1, 10), con cui l’autore intende affermare l’angosciosa monotonia delle cose [...] umane nel quadro più generale della loro vanità («vanitas vanitatum omnia vanitas...»); il detto si ripete comunem. (spesso anche nella forma nihil sub sole novi) per significare l’eterno ripetersi degli ...
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oportet ut scandala eveniant
‹… skàndala evèniant› (o veniant; anche oportet ut veniant scandala). – Varianti di citazione (frequente nell’uso soprattutto la prima) della frase biblica necesse est enim [...] ut veniant scandala (v.) ...
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mishnah
mishnāh ‹mišnàah› s. f., ebr. (propr. «ripetizione, studio, insegnamento»; anche adattato in ital. in misnà). – Termine che designa: la dottrina tradizionale giudaica post-biblica, quale si venne [...] svolgendo nei primi secoli dell’èra cristiana, e in particolare la sua parte giuridica; lo studio di tale dottrina; la formulazione di una singola norma giuridica; le raccolte di tali norme; e, infine, ...
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postesilico
posteṡìlico (o posteṡilìaco) agg. [comp. di post- e esilio] (pl. m. -ci), non com. – Nella storia biblica, posteriore all’esilio (degli Ebrei) in Babilonia: età p.; periodo p.; letteratura [...] postesilica ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] bottone, ecc. A. una diga, una chiusa, dare libero corso all’afflusso delle acque; con sign. analogo la frase biblica si apersero le cateratte del cielo, nel diluvio universale (v. cateratta); e con allusione a questo avvenimento, l’esclam. apriti ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] sulla f. della terra; e fig.: una rivoluzione che ha cambiato la f. della terra); con sign. analogo, la frase biblica tenebre erano sopra la f. dell’abisso. b. Nella geometria elementare, ciascuno dei due semipiani che delimitano un diedro, ciascuno ...
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anagogico
anagògico agg. [dal lat. tardo anagogĭcus, gr. ἀναγωγικός, der. di ἀναγωγή «elevazione, sublimazione, induzione» (da ἀνάγω «condurre in alto, sollevare»), e quindi, nel linguaggio neoplatonico, [...] i gradi della realtà, dal sensibile all’intelligibile»] (pl. m. -ci). – Relativo all’anagogia: interpretazione a., nell’esegesi biblica, l’interpretazione che nella «lettera» vuole scoprire il significato spirituale o, come anche si dice, il senso ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] o i torti che si fanno a una persona non le procurano dispiacere se essa non ne è a conoscenza. Frasi proverbiali di origine biblica: in terra di ciechi chi ha un o. è signore, oppure ... beato chi ha un o. (v. beati monoculi ecc.); occhio per occhio ...
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tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca di tale senso. L’uso del termine deriva...