presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto [...] al nobile e potente imperadore Federico (Novellino); e’ vi sono tutte le reine del mondo, io dico infino alla schinchimurra del Presto Giovanni (Boccaccio; schinchimurra è parola inventata dall’autore così da farla sembrare una voce esotica). ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] ; in partic., al plur., sorta di ricamo (che oggi si direbbe «di fantasia»): con due origlieri lavorati a maraviglie (Boccaccio). 4. Locuz. avv. a meraviglia, in modo da meravigliare: Quel destrier, ch’avea ingegno a maraviglia (Ariosto); o alla ...
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presumere
preṡùmere (ant. preṡùmmere, proṡùmere) v. tr. [dal lat. praesumĕre «supporre, congetturare», comp. di prae- «pre-» e sumĕre «prendere»] (coniug. come assumere). – 1. Ritenere in base ad argomentazioni [...] il fenomeno non si debba più ripetere. Meno com., sospettare, immaginare: acciò che questa cosa non si potesse presummere per alcuno (Boccaccio); e, con sign. più generico, conoscere: un bel fiume Che con silenzio al mar va declinando, E se vada o se ...
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accontarsi
v. intr. pron. [dal fr. ant. acointer «imparare a conoscere» (mod. s’accointer «abboccarsi»), der. del lat. *accognĭtus «conosciuto, familiare»] (io m’accónto, ecc.), letter. – Prendere contatto [...] con qualcuno, soprattutto allo scopo di stringere un accordo, e quindi accordarsi, intendersi: essendosi accontato coll’oste suo (Boccaccio); fare conoscenza, entrare in familiarità: ci accontammo presto con una brigata di giovanotti (Carducci). ...
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vaglia1
vàglia1 s. f. [der. di valere]. – Valore, pregio, merito; anticam. usato con valore generico, oggi soltanto nella locuz. agg. di vaglia o di gran vaglia, riferito a persona: un uomo di v.; scrittore, [...] , pittore, avvocato di v.; è un uomo di v., vedete, il padre Zaccaria (Manzoni); riferito a cosa, solo ant.: Ciascun fa paramenti di gran vaglia Per sé ornare (Boccaccio). Come locuz. avv., ant., di vaglia, di gran vaglia, con forza, di gran lena. ...
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melensaggine
melensàggine (ant. milensàggine) s. f. [der. di melenso]. – 1. L’esser melenso, qualità, condizione di chi è melenso: dare prova di m.; mostrare la propria m.; alla lor milensaggine hanno [...] posto nome onestà (Boccaccio). 2. Con sign. concr., atto, comportamento, discorso da persona melensa: irrita tutti con la sua m.; è una delle tue solite m.; un articolo pieno di melensaggini. ...
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melenso
melènso (ant. milènso) agg. [etimo incerto]. – 1. Di persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza unisce [...] modo di apparire m. (Svevo). Spesso sostantivato: è proprio un m.; non vorrei che tu credessi che io fossi stata una milensa (Boccaccio). 2. estens. a. Dell’aspetto esteriore, ebete, inespressivo: ha una faccia m.; se ne stava lì, con aria melensa; a ...
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soglio1
sòglio1 (o sòlio) s. m. [dal lat. solium], letter. – Trono, seggio di chi riveste un’autorità sovrana: s. reale, imperiale; s. pontificio; assistente al s. (v. assistente, n. 2 d); a’ Giapponesi, [...] s. di San Pietro; Agilulf, re de’ longobardi, sì come i suoi predecessori, in Pavia ... fermò il solio del suo regno (Boccaccio); Diva il mondo la chiama [Artemide], E le sacrò l’elisio Soglio (Foscolo); purché non tocchino Il pastorale e il soglio ...
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maccherone
maccheróne s. m. [forse dal gr. μάκαρ «beato», epiteto che si dà ai morti: in origine si sarebbe indicato con questo nome un cibo che si consumava nei banchetti funebri]. – 1. Usato per lo [...] . 2. ant. Gnocco: niuna altra cosa facevano che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi (Boccaccio). 3. fig., non com. Uomo sciocco, oppure goffo, insulso: che vuole quel maccherone? ◆ Dim. maccheroncino, maccheroncèllo (al plur ...
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vaglio
vàglio s. m. [der. di vagliare]. – 1. Apparecchio che serve a separare elementi di diverse dimensioni facenti parte di un aggregato di sostanze incoerenti in pezzi o in polvere; è sinon. generico [...] inefficiente; li quali, non altrimenti che ’l paniere o il v. l’acqua, tengono i segreti de’ petti loro (Boccaccio). Nella tecnica il termine è usato più frequentemente del sinon. crivello, spec. per indicare i dispositivi meccanici impiegati nell ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...