presunzione
preṡunzióne (ant. o pop. proṡunzióne) s. f. [dal lat. praesumptio -onis, der. di praesumĕre «presumere», part. pass. praesumptus]. – 1. a. Argomentazione o congettura per cui da fatti noti [...] , audacia: non dubito punto che tu non ti debbi maravigliare della mia p. sentendo quello per che principalmente qui venuta sono (Boccaccio); e con quello di pertinacia, contumacia: Star li convien da questa ripa in fore, Per ognun tempo ch’elli è ...
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tuo
agg. poss. [dal lat. tŭus, affine a tu «tu»]. – È il possessivo riferito a soggetto singolare di 2a pers. (tu), e significa quindi «di te, che appartiene a te» (il tuo vestito), «che riguarda te» [...] , limitatamente alla lingua antica e, oggi, a parte dell’Italia merid.: vendilo ... e a mogliata dì che ti sia stato imbolato (Boccaccio). Per ciò che riguarda il significato, è da notare il valore affettivo (analogo del resto a suo) con cui è usato ...
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viridita
viridità s. f. [dal lat. viridĭtas -atis], letter. – L’essere verde, qualità, aspetto di ciò che è verde: la perpetua v. di queste frondi [delle fronde d’alloro] dissono dimostrare la fama delle [...] costoro opere (Boccaccio). ...
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nazione
nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – 1. ant. a. Nascita, o, in senso più ampio, origine, con riferimento alla famiglia e alla stirpe: assai piacevole [...] e costumato, come che di gran nazion non fosse (Boccaccio); io m’andava più sempre per le sue parole confermando ch’egli non fosse d’ignobile n. né di picciolo ingegno (T. Tasso); o con riferimento al luogo della nascita: E sua nazion sarà tra feltro ...
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tomba
tómba s. f. [lat. tardo tŭmba, che è dal gr. τύμβος «tumulo, sepolcro»]. – 1. a. Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali [...] a volta: una t., nella quale alcun lume non si vedea e che per prigione de’ monaci che fallissero era stata fatta (Boccaccio); Batista non essendo stato a tempo a fuggire, né i nemici ad ammazzarlo, drento alle sue case in una t. fatta per ...
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spaziare
v. intr. e tr. [dal lat. spatiari «passeggiare, distendersi», der. di spatium «spazio»] (io spàzio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. non com. Muoversi, estendersi liberamente e ampiamente per [...] ., ant., riferito a persona, passeggiare (con sign. vicino a quello etimologico): su per la rugiada spaziandosi, s’allontanarono (Boccaccio). 2. tr. Distanziare nello spazio, disporre alcuni oggetti a una certa distanza gli uni dagli altri. In partic ...
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presura
s. f. [der. di preso; cfr. fr. présure], ant. – 1. Il prendere o l’essere preso, cattura, arresto: Martellino rispondea motteggiando, quasi per niente avesse quella p. (Boccaccio), il fatto cioè [...] d’essere stato arrestato; il barone, che imprigionato si trovava, non avendo il dì innanzi a la sua p. mangiato cosa alcuna, ... (Bandello); il perdono del misfatto commesso [da Filippo il Bello] nella ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] sì ver testimonio Là ... (Dante); assai volte miseramente pianse ... il non avere ... al v. sogno del marito voluto dar fede (Boccaccio). f. Schietto, genuino, non falsificato o adulterato, né artificiale: oro v., perle v.; v. seta, v. lana; è v ...
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odorifero
odorìfero agg. [dal lat. odorĭfer -ĕri, comp. di odor -oris «odore» e -fer «-fero»]. – Che contiene sostanze odoranti, che manda odore (è in genere sinon., scient. o letter., di odoroso): balsamo [...] (Iacopone); Ove l’aura si sente D’un fresco et o. laureto (Petrarca); portando nelle mani chi fiori, chi erbe o. (Boccaccio); fosca intorno le crescea la selva D’ontani e d’o. cipressi (Pascoli). In biologia, sostanza o., sostanza chimica prodotta da ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e [...] sopra il suo giardino e quivi mi dormirei (Boccaccio); Si può di quella [camera] in s’un verrone entrare, Che fuor del muro al discoperto uscìa (Ariosto); D’in su i veroni del paterno ostello (Leopardi). 2. tosc. Il terrazzino coperto con cui termina ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...