esercitare
eṡercitare (ant. essercitare) v. tr. [dal lat. exercitare, iterativo di exercere (v. esercire), part. pass. exercĭtus] (io eṡèrcito, ecc.). – 1. a. Tenere in attività una persona (o animale), [...] violino. Anticam., con uso assol., fare del moto: lo scolare, andando per la corte, sé esercitava per riscaldarsi (Boccaccio). 2. letter. a. Tormentare, travagliare: non fu mai tanto Da la matrigna esercitato Alcide (Ariosto); essere esercitato dalla ...
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esercitatore
eṡercitatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. exercitator -oris], non com. – Chi o che esercita: la povertà è esercitatrice delle virtù sensitive (Boccaccio). Nelle università, chi ha l’incarico [...] di dirigere esercitazioni di seminario ...
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guaio
guàio s. m. [dal germ. *wai]. – 1. ant. o letter. Acuto lamento: trarre, mettere, emettere guai; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); gli parve udire un [...] grandissimo pianto e g. altissimi messi da una donna (Boccaccio); in sempiterni guai Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura (Leopardi). In questo sign., si usa per lo più al plur.; più raro il sing., che può avere valore collettivo: detto questo, ...
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pauroso
pauróso agg. [der. di paura]. – 1. Che ha paura, soprattutto come sentimento costante e abituale e per lo più irragionevole (contrario quindi di coraggioso, audace, e sim.): un bambino p.; non [...] così p.; è p. come un coniglio; la natura ... ci ha fatte ne’ corpi dilicate e morbide, negli animi timide e p. (Boccaccio); anche come stato d’animo momentaneo: se ne stava tutto p. in un angolo; passando per una via, volse gli occhi verso quella ...
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scantonare
v. tr. e intr. [der. di cantone1, col pref. s- (nel sign. 4 per l’uso tr. e nel sign. 3 per l’uso intr.)] (io scantóno, ecc.). – 1. tr. a. Rompere, smussare ai cantoni, agli spigoli: s. il [...] come intr. pron. (scantonarsi) seguito da un compl., evitare, scansare: io mi son testé con gran fatica scantonata da lui (Boccaccio); da’ maestri e da’ padri ... i figliuoli e i discepoli si scantonano tanto volentieri (Della Casa); talvolta, con lo ...
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mercatantia
mercatantìa (o mercatanzìa) s. f. [der. di mercatante], ant. – Mercanzia, nel sign. sia astratto (mercatura, esercizio del commercio), sia concreto (merce, insieme di mercanti): con quelle [...] qualità medesime di mercatantie che egli aveva portate (Boccaccio). ...
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irrepugnabile
irrepugnàbile (ant. inrepugnàbile) agg. [der. del lat. repugnare «contrastare, opporsi, far resistenza», col pref. in-2], letter. – A cui non si può fare opposizione o contrasto: inrepugnabile [...] officio di comandare (Dante); con ragioni inrepugnabili (Boccaccio); argomenti, affermazioni, prove, testimonianze irrepugnabili. ◆ Avv. irrepugnabilménte, in modo irrepugnabile: dimostrare irrepugnabilmente la verità di un’asserzione. ...
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alfino
s. m., ant. – Forma originaria per alfiere2, pezzo del gioco degli scacchi, più vicina all’etimo arabo (come il fr. ant. aufin e il provenz. alfi): avendo il re alla sinistra sua l’uno degli alfini, [...] il castellano assedia quello di Filocolo con molti scacchi (Boccaccio). ...
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romagnolo
romagnòlo (letter. romagnuòlo) agg. e s. m. – 1. (f. -a) Della Romagna, regione geografica e storica dell’Italia nord-orientale, attualmente sottoregione amministrativa (all’interno della regione [...] panno di lana, grosso, folto, di colore naturale, tessuto secondo l’uso di Romagna: entratasene co’ suoi pannicelli romagnuoli e grossi ... cominciò a spazzar (Boccaccio); che è questo? o tu hai ripezzato il romagnuolo con lo scarlatto! (Sacchetti). ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] richiesta. Ant., fare gran m., dare via la roba a basso prezzo: gli convenne far gran m. di ciò che portato avea (Boccaccio); avere buon m., comprare per poco; fare un cattivo m., un contratto di compra o vendita svantaggioso. b. Di qui, per estens ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...