lessare
v. tr. [lat. tardo elĭxare, der. di lĭxa «ranno»] (io lésso, ecc.). – Cuocere, facendo bollire nell’acqua: l. la carne, il pollo, il pesce, le patate, i legumi, le castagne, ecc.; cenarono un [...] poco di carne salata che da parte aveva fatta l. (Boccaccio). ◆ Part. pass. lessato, anche come agg. (meno com. di lesso): castagne lessate. ...
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strieva
strièva s. f. [dal fr. ant. estrief, voce di origine germ.], ant. – Staffa: Dritto sovra le strieve in atto altiero (Boccaccio). ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] assolute m. sua o la sua m., e analoghe: voi, la vostra m. [= per grazia vostra, gentilmente], avete onorato il mio convito (Boccaccio). Furono espressioni comuni (la) m. di Dio, la Dio m., Iddio m., la buona m. di Dio, e sim., per grazia di ...
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ostiere1
ostière1 (o ostièro) s. m. [der. di oste1, nel sign. ant. di «ospite»], ant. – 1. Alloggio, dimora (cfr. ostello): ragionando d’una cosa e d’altra al reale ostiere se ne tornarono (Boccaccio), [...] alla dimora reale, cioè alla reggia. Anche osteria, locanda. 2. (f. -a) Chi dà ospitalità, ospite: Sarò sempre fidato e buono ostiere (Pulci); eccomi alloggiato ... in casa d’un ostiere inglese (Baretti); ...
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sargia
sàrgia s. f. [dal fr. ant. sarge (fr. mod. serge), che risale al lat. *sarĭca, alteraz. di serica, femm. dell’agg. serĭcus «di seta» (v. serico1)] (pl. -ge). – 1. Stoffa leggera, di lana o di [...] dipinta o vivacemente colorata, d’importazione francese, usata nel Medioevo e nel Rinascimento per cortinaggi e tende: andato oltre pianamente levò alta la s. della quale il letto era fasciato (Boccaccio). 2. Termine equivalente al fr. serge (v.). ...
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pavido
pàvido agg. [dal lat. pavĭdus, der. di pavere «aver paura»], letter. – Pauroso, timido, vile: soldati p. e codardi; L’ardite ninfe l’asinel suo pavido Pungon col tirso (Poliziano); Dai guardi [...] virtù (Manzoni); con uso sostantivato: essere un p., comportarsi da pavida. Determinato da complemento (con senso analogo a timoroso): l’umana generazione p. della morte (Boccaccio). ◆ Avv. pavidaménte, con pavidità: comportarsi, mentire pavidamente. ...
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imprima
(ant. 'in prima'), avv., ant. – Dapprima, innanzi tutto, prima. Raddoppiato per più efficacia: tu le dirai in prima in prima che io le voglio mille moggia di quel buon bene (Boccaccio). ...
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offendere
offèndere v. tr. [lat. offĕndĕre, propr. «urtare contro», comp. di ob- e -fendĕre «urtare, colpire» (cfr. difendere)] (pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). [...] (Dante). e. ant. Affliggere, addolorare: quello che ... più l’offendeva, era il cognoscimento della sua infima condizione (Boccaccio); Enea ..., quantunque offeso Da tante morti il cor funesto avesse (Caro). 2. Con senso più materiale: a. Recare ...
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baccalare1
baccalare1 (o bacalare o baccalaro) s. m. [dal lat. mediev. *baccalaris (documentato nella forma baccalarius), di origine ignota]. – Sinon. ant. di baccelliere, spesso usato per indicare un [...] personaggio di grande autorità o, iron., un dottorone, un sapientone: vide uno il quale ... mostrava di dovere essere un gran bacalare, con una barba nera e folta (Boccaccio). ...
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quadrello
quadrèllo s. m. [der. di quadro1, con suffisso dim.]. – 1. Piccolo riquadro; più com., piccolo oggetto o elemento di forma più o meno quadrata o quadrangolare. In partic.: a. Mattonella quadrata [...] l’aurate sue quadrella Spenda in me tutte (Petrarca); Di dardi, di saette e di quadrella Non fo menzioni (Boccaccio). 4. Gabbia quadrangolare usata nell’uccellagione per tenervi piccoli uccelli, come fringuelli e tordi, che devono servire da richiami ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...