offerire
(o offerére) v. tr. (io offerisco, tu offerisci; o io òffero, tu òfferi, ecc.; condiz. offerirèi o offerrèi, ecc.). – Varianti ant. di offrire: Per vedere un furare, altro offerere (Dante); [...] imbolato avrebbe e rubato con quella coscienza che un santo uomo offerrebbe (Boccaccio); ch’egli è codardo e mente M’offero di provar con questa mano (T. Tasso). ◆ Sono tuttora vive le forme del pass. rem. offèrsi, che si alterna con offrii, di ...
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virtuoso
virtüóso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo virtuosus, der. di virtus: v. virtù]. – 1. agg. a. Che ha virtù, cioè disposizione morale a fare il bene: persona v.; uomo v.; donna v.; gente v.; [...] (Machiavelli). c. ant. Efficace, capace di produrre particolari effetti: fu da Calandrin domandato dove queste pietre così v. si trovassero (Boccaccio). d. Molto abile ed esperto, eccellente in una scienza o in un’arte: voi altri, se bene voi sete v ...
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tastare
v. tr. [forse lat. *tastare (incrocio di tangĕre «toccare» e gustare «assaggiare»)]. – 1. a. Toccare con la mano, o con le mani, premendo piuttosto leggermente e ripetutamente, di solito per [...] cosa: t. il vino; tastate le botti che si credeva che piene d’olio fossero, trovò quelle esser piene d’acqua marina (Boccaccio); t. i terreni di fondazione, effettuare con la tasta prelievi nel terreno (v. tasta, n. 2); in senso fig., t. il terreno ...
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lesso
lésso agg. e s. m. [lat. elĭxus «bollito»; cfr. lĭquēre «esser liquido» e lĭxa (aqua) «ranno»]. – 1. agg. Lessato, cotto nell’acqua a bollore: carne l., pesce l., patate l., castagne l.; fece portare [...] in una tovagliuola bianca i due capponi l. (Boccaccio); prov., fam., chi la vuol lessa, chi la vuole arrosto, a proposito di persone che abbiano opinioni o desiderî diversi, e non si trovino mai d’accordo. Locuz. avv. a lesso (o anche allesso), nelle ...
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officiale
(ant. offiziale, oficiale e ofiziale) agg. e s. m. – Variante antiquata di ufficiale. Anticam. indicava, con sign. generico, persona incaricata di un pubblico ufficio: fu da molte immondizie [...] purgata la città da oficiali sopra ciò ordinati (Boccaccio); erano nella stanza ... alcuni giudici, i quali le interrogavano, mentre che un officiale scriveva (Leopardi). In senso fig., denominazione data da Dante (Purg. II, 30) agli angeli, in ...
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turbare
v. tr. [dal lat. turbare, der. di turba, v. turba1]. – 1. a. Agitare intorbidando o comunque alterando lo stato di ciò che è limpido, chiaro, tranquillo, sereno: Quale o trota o scaglion va giù [...] , adirarsi: ma più si maravigliarono li due cavalieri e sì si turbarono, che, se in altra parte ... stati fossero, avrebbono a Alessandro e forse alla donna fatta villania (Boccaccio). ◆ Part. pass. turbato, frequente anche come agg. (v. la voce). ...
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smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] che i ragionamenti sollazzevoli ma il terrore della morte non credo che potesse s. (Boccaccio). b. Distogliere da qualche cosa, distrarre da ciò che si sta facendo o che si deve fare: E m’hai smagato dalla nostra chiesa (F. M. Martini); più frequente ...
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turbato
agg. [part. pass. di turbare]. – 1. a. Agitato, sconvolto: par senza governo in mar turbato, Rotte vele ed antenne, eccelsa nave (T. Tasso); intorbidato: fingendo nova esca Al pubblico guadagno, [...] . c. Ant. Stizzito, corrucciato, adirato: per la qual cosa l’Angiulier turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania (Boccaccio). 2. In fonetica, vocale t. (o mista o centrale), fonema vocalico che presenta combinati caratteri proprî di ...
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turbazione
turbazióne (ant. turbagióne) s. f. [dal lat. turbatio -onis], non com. – Turbamento, nei varî suoi sign., e soprattutto in senso spirituale: convien dunque essere soprammodo gelosi di questa [...] ). Ant., confusione, scompiglio: di che il romor fu grande e tutta la casa dell’oste fu in turbazione (Boccaccio); o situazione di disordine politico: accrescevano questo desiderio le dissensioni già cominciate tra’ signori grandi, e l’apparire da ...
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impromettere
improméttere v. tr. [comp. di in-1 e promettere] (coniug. come promettere). – 1. ant. o pop. Promettere: Poscia che ... ’l mio parlar tanto ben t’impromette (Dante; ma in altri codici ed [...] edizioni, ti promette); impromisongli di dargli per donna la contessa di Civillari (Boccaccio). 2. letter. Con la particella pron., impromettersi, augurarsi, ripromettersi qualche cosa: un solo bene io m’impromettevo di questo mio volontario esilio ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...