malagevolezza
malagevolézza s. f. [der. di malagevole]. – 1. Condizione dell’esser malagevole; difficoltà di passaggio, di superamento: la m. di un sentiero di montagna; si trovò con la Ninetta, alla [...] quale non senza gran m. andar poteva (Boccaccio). 2. ant. o raro. Scontrosità, carattere difficile. ...
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ronciglio
roncìglio (o runcìglio) s. m. [etimo incerto], ant. – Ferro piegato a uncino, raffio, rampino: E volser contra lui tutt’i runcigli (Dante); Tosto mi fosti adosso Con le tue armi e co’ crudel [...] roncigli (Boccaccio). ...
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crollare
v. tr. e intr. [etimo incerto] (io cròllo, ecc.). – 1. tr. Scuotere, muovere in qua e in là: Sta come torre ferma, che non crolla Già mai la cima per soffiar di venti (Dante); c. il capo, la [...] indifferenza o in segno di disprezzo. Anche agitare, dimenare: come lavato fosse, crollasse la fune e essi il tirerebber suso (Boccaccio). Nell’intr. pron., crollarsi, scuotersi, agitarsi, piegarsi in qua e in là: Lo maggior corno de la fiamma antica ...
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guari
avv. e agg. [dal fr. ant. guaires, guares (mod. guère), che è dal germ. *waigaro], ant. – Molto; è usato (con rare eccezioni) solo in frasi negative: non stette là con essi g. (Dante); dopo non [...] g. spazio passò della presente vita (Boccaccio). In alcune locuz. avverb., come non g., tra non g., non ha g., non è g., non istette g., non andò g., (quasi tutte con sign. temporale), e non g. lontano, l’uso, sentito peraltro già in passato come ...
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veruno
agg. [lat. vērē ūnus «veramente uno solo», che acquista il sign. di «nessuno» in contesti negativi], letter. o ant. – Alcuno, nessuno. Ha senso negativo ed è di solito preceduto da altra negazione: [...] non chiede verun’arte (Dante); senza promettersi verun accrescimento di bene (Leopardi); posposto al sostantivo: non fu egli caldo veruno (Boccaccio); senza altra negazione: in niuno luogo e in veruno modo e’ poteva trovare il dolce Gesù (Fior. di s ...
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guarire
(ant. guerire) v. tr. e intr. [dal germ. *warjan] (io guarisco, tu guarisci, ecc.). – 1. tr. a. Rimettere in salute un malato: il medico, le cure, la dieta, il riposo, il letto lo guarirono del [...] (o dal) suo male; solo il tempo lo può g.; Giletta di Nerbona guerisce il re di Francia d’una fistola (Boccaccio). b. Provocare la regressione di una malattia fino a guarigione più o meno completa dell’ammalato: g. una polmonite, la tubercolosi, il ...
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prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier [...] sangue di Gesù Cristo, dei martiri, dei santi: come che Ravenna già quasi tutta del p. sangue di molti martiri si bagnasse ... (Boccaccio); per il preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo, v. sangue. c. Di grande pregio e utilità dal punto di vista ...
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prezzare
(ant. preziare) v. tr. [dal lat. tardo pretiare (con i sign. del n. 1), der. di pretium «prezzo»] (io prèzzo, ecc.). – 1. ant. a. Apprezzare, stimare, tenere in considerazione: Quant’uom più [...] Attribuire notevole valore, alto prezzo a qualcosa: ècci di questi macigni sì gran quantità, che appo noi è poco prezzata (Boccaccio). c. Tenere in conto, considerare (spec. in frasi negative): Un magnanimo cor morte non prezza (Ariosto). 2. Nell’uso ...
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malardo
(o mallardo) s. m. [dal fr. malard, voce di origine fiamminga]. – Nome ant. e region. del germano reale, o anatra selvatica: Andando queste intorno al fiumicello ... Per far levar malardo o altro [...] uccello (Boccaccio). ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] altro se non ... andare alle t. de’ cambiatori, le quali sapete che stanno sempre cariche di grossi e di fiorini ...? (Boccaccio); l’ufficio in cui venivano effettuati il pagamento e la registrazione delle gabelle per le merci importate o sbarcate in ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...