decretale
agg. e s. f. [dal lat. tardo (epistŭla) decretalis, der. di decretum «decreto»]. – Nella storia della Chiesa, furono chiamate decretali o lettere d. le costituzioni di carattere generale emanate [...] spesso norme giuridiche e avevano forza obbligatoria per tutti i fedeli, salvo che avessero il carattere di leggi particolari . Riunite in tre raccolte ufficiali dai papi Gregorio IX, Bonifacio VIII e Clemente V, le decretali entrarono poi a far ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] è fuori l.; non sarà fuor di l. rammentarti quali sono i tuoi doveri, ecc. A tempo e luogo (ant., anche a luogo usurpa in terra il l. mio (Dante; parla s. Pietro che allude a papa Bonifacio VIII). Quindi, essere in l. o tener l. di un altro, farne le ...
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fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. [...] e 23, 27, e frutto anche delle aspre polemiche interne tra gruppi dell’ebraismo del tempo): Lo principe d’i novi Farisei (Dante, con riferimento a Bonifacio VIII); viso da f.; un agire da fariseo. Con questo sign., può essere usato anche al femm.: è ...
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Romano, successore di Zosimo, resse la Chiesa dal 28 dic. 418 al 4 sett. 422. Eletto in competizione coll'arcidiacono Eulalio, la sua posizione restò incerta finché, dopo il 2º sinodo di Ravenna (maggio 419), l'imperatore Onorio si decise per...
Della stirpe degli Aleramici, figlio (1150 circa -1207) di Guglielmo V il Vecchio: succeduto al fratello Corrado nel marchesato (1192), sostituì nella quarta crociata il defunto Tebaldo di Champagne. D'accordo con Filippo di Svevia e col principe...