liliali
s. f. pl. [lat. scient. Liliales, dal nome del genere Lilium; v. liliacee]. – In botanica, ordine molto importante di monocotiledoni, comprendente piante per lo più erbacee, quasi tutte perenni, [...] spesso geofite con bulbi o rizomi, cosmopolite, frequenti soprattutto nelle regioni aride subtropicali; i loro fiori, prevalentemente radiali e caratterizzati da verticilli trimeri, hanno due cicli di tepali, uno o due cicli di stami; il frutto che ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] che lo ha per la prima volta descritto o valorizzato ai fini diagnostici (s. di P. Möbius, difetto della convergenza dei bulbi oculari, nel morbo di Basedow; s. di C. Stellwag, assenza o diminuita frequenza del riflesso di ammiccamento delle palpebre ...
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girello
girèllo s. m. [der. di giro]. – 1. Nome generico di varî oggetti a forma di piccolo disco, di rotella, di cerchietto; ant., braccialetto, armilla: girelli per polsi e gomiti (D’Annunzio). 2. [...] quale è posto il bambino per permettergli di muovere, sorretto, i primi passi. e. In botanica, la parte basale, compatta, dei bulbi, che corrisponde al fusto e sulla quale sono inserite le squame (detto anche disco). f. Difetto dei legnami, sinon. di ...
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prolifero
prolìfero agg. [comp. del lat. proles «prole» e di -fero]. – Che si moltiplica, che genera discendenza, o che dà luogo alla formazione di altri organi, tessuti, ecc. Anche sinon. di prolifico. [...] In botanica, fiore p., quello che presenta prolificazione; bulbo p., quello che sviluppa altri bulbi dall’ascella dei catafilli, come in certi muscari. ...
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interrare
v. tr. [der. di terra] (io intèrro, ecc.). – 1. Metter dentro la terra: i. il seme d’una pianta; i. i bulbi (dei tulipani, dei narcisi, ecc.); o collocare entro terra, entro uno scavo del terreno: [...] i. un serbatoio, i. un cavo, una tubazione; ant., sotterrare, seppellire. 2. Coprire di terra, arricchire con terra di riporto: i. un campo. Più comunem., colmare di terra, sassi, rena, o altro la cavità ...
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semente
seménte s. f. [lat. semĕntis -is «semina, semente», der. di semen «seme»]. – In agraria, denominazione generica e di valore per lo più collettivo, con cui sono indicati i semi destinati alla [...] dei cereali, gli achenî della canapa, dei girasoli, ecc.), o altri organi destinati alla riproduzione (come i tuberi di patata, i bulbi di aglio, cipolla, zafferano, ecc.): s. selezionate; comprare la s. o le s.; mettere le s. al riparo dall’umidità ...
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digitaloide
digitalòide s. m. [comp. di digitale3 e -oide]. – In farmacologia, denominazione di composti chimici di origine vegetale, contenuti nei semi dello strofanto e della tevetina, nei bulbi della [...] scilla, nelle foglie del mughetto, ecc., e dotati di azione farmacodinamica del tipo di quella della digitale ...
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scalogno
scalógno s. m. (ant. e settentr. scalógna f.) [lat. ascalōnia (cepa), intesa come «(cipolla) di Ascalona», antica città della Siria, di cui sarebbe originaria, ma da ricondurre invece a una [...] base skal- di *σκάλαξ «cipolla»]. – Erba simile alla cipolla (lat. scient. Allium ascalonicum), con bulbi a spicchi aggregati rivestiti da tuniche intere, ovati e oblunghi; ha foglie cave, sottili, cilindriche e lesiniformi; fiori bianchi, rosei o ...
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sterinosoma
sterinosòma s. m. [comp. di sterina e -soma] (pl. -i). – In botanica, nome dato a corpuscoli rotondeggianti costituiti da fitosteroli e osservati nei catafilli dei bulbi del giglio bianco [...] (Lilium candidum), all’origine denominati sterinoplasti perché erroneamente ritenuti plastidî elaboratori di lipidi contenenti sostanze steroliche; a differenza dei plastidî, localizzati nel citoplasma, ...
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sternbergia
sternbèrgia s. f. [lat. scient. Sternbergia, dal nome del paleontologo e botanico boemo K. M. von Sternberg (1761-1838)]. – Genere di piante amarillidacee, diffuse dal Mediterraneo al Caucaso, [...] aridi dall’Appennino centr. alla Calabria e alla Sicilia, l’altra (S. lutea), presente anche nell’Italia settentr., cresce nelle praterie aride e nelle boscaglie, e i suoi bulbi sono velenosi (come probabilmente anche quelli delle altre specie). ...
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Eviscerazione del bulbo oculare che si pratica in caso di panoftalmite; consiste nell’asportazione della cornea, del contenuto dell’occhio, lasciando in posto solo la sclerotica che permette alla successiva protesi una mobilità sufficientemente...
Movimento compensatorio compiuto dai bulbi oculari, durante le inclinazioni della testa rispetto al collo e al tronco, rivolto a consentire ai meridiani retinici di mantenere il loro normale orientamento.