prosopotracheloterata
proṡopotrachelotèrata s. m. pl. [comp. di prosopo-, del gr. τράχηλος «collo» e τέρας -ατος neutro (pl. τέρατα) «mostro»]. – Nel linguaggio medico, anomalie della faccia e del collo, [...] o meno la suzione; b) il mancato sviluppo della faccia, totale o parziale, talora accompagnato a fusione più o meno completa dei bulbi oculari in uno solo (ciclopia), che colpisce in prevalenza il sesso femminile; c) le fessure e le cisti del collo ...
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morbo
mòrbo s. m. [dal lat. morbus]. – 1. a. Malattia: Da chiuso m. combattuta e vinta (Leopardi); Destò quel Dio nel campo un feral m. (V. Monti). È voce non com. e, fuori dell’uso letter., si usa in [...] , prodotto da Xanthomonas hyacinthi, che fa marcire gli scapi e i bulbi; il m. o marciume molle, degli steli fiorali del giacinto, , penetra in quelle interne e provoca marciume alla sommità del bulbo. 2. ant. e poco com. Odore pestilenziale (cfr. ...
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pirofito
piròfito agg. [comp. di piro- e -fito]. – In botanica, pianta p., o semplicem. pirofita s. f., denominazione delle piante che sopravvivono agli incendî o sono indirettamente favorite da questi [...] perché provviste di organi di sopravvivenza particolarmente resistenti (come bulbi, tuberi e rizomi delle geofite) o perché perdono le foglie durante i periodi aridi favorevoli al verificarsi degli incendî. ...
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cipollaccio col fiocco
cipollàccio col fiòcco locuz. usata come s. m. – Erba delle liliacee (Leopoldia comosa), comune (e chiamata anche semplicem. cipollaccio) in tutto il Mediterraneo, nei campi, vigneti [...] con molti fiori fertili bruno-giallastri, e all’apice un ciuffo di fiori sterili, cerulei o violacei; nell’Italia merid. se ne mangiano i bulbi cotti (detti lampascioni). Viene coltivato anche nei giardini in una forma a infiorescenza ramificata. ...
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brachicero
brachìcero s. m. [lat. scient. Brachycerus, comp. di brachy- «brachi-» e -cerus «-cero»]. – Genere d’insetti coleotteri curculionidi, che comprende una mezza dozzina di specie, le cui larve [...] vivono nei bulbi delle liliacee. ...
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scillarene
scillarène s. m. [der. di scilla]. – In farmacologia, nome generico di glicosidi cardiotonici contenuti nei bulbi di scilla; di effetti simili a quelli della digitale, sono particolarmente [...] indicati negli scompensi cardiaci di tipo congestizio, e si usano sotto forma di estratti idroalcolici, tintura, polvere, per via orale e parenterale ...
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tigridia
tigrìdia s. f. [lat. scient. Tigridia, der. del gr. τίγρις -ιδος «tigre»]. – Genere di piante iridacee con 12 specie dell’America Centr. e di parte dell’America Merid.: sono erbe bulbose con [...] una sessantina di cm, ha fiori grandi, che durano un solo giorno, con tepali esterni rosso-violacei, a larghe fasce gialle, e tepali interni gialli punteggiati di porpora; i bulbi costituiscono nei paesi d’origine un alimento simile alle castagne. ...
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ipogeo
ipogèo agg. e s. m. [dal gr. ὑπόγειος o ὑπόγαιος agg., ὑπόγειον sost. (comp. di ὑπό «sotto» e γῆ «terra»); lat. hypogeum s. neutro]. – 1. agg. a. Sotterraneo: tempio i.; sepolcri ipogei. b. Che [...] (v. interstiziale). c. Che si sviluppa dentro il suolo: organi i., in botanica, gli organi della pianta, come la radice, i bulbi, i tuberi, i rizomi, che stanno nel suolo (contrapp. a epigeo); asse ipogeo, nome con cui è anche chiamata la radice. 2 ...
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acaro
àcaro s. m. [dal gr. ἄκαρι]. – Nome comune delle varie specie di artropodi dell’ordine degli acari (lat. scient. Acarina), della classe aracnidi, tutti di piccole o piccolissime dimensioni, con [...] uomo e negli animali. Altre specie attaccano varî vegetali, nei quali producono gallerie o piccole galle, quali l’a. dei bulbi (Rhizoglyphus echinopus), l’a. del fieno (Glycyphagus canestrinii), l’a. dei giardini (Tetranychus althaeae), l’a. del pero ...
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spaccatura
s. f. [der. di spaccare2]. – 1. a. L’atto, l’operazione dello spaccare: s. di tronchi d’albero, nell’industria della carta, l’operazione che precede la sfibratura; s. delle pelli, il taglio [...] o piogge abbondanti dopo un periodo di aridità, che si riscontra sulla superficie di organi succulenti, come frutti (ciliege o pomodori), bulbi, radici, e sul ritidoma o nel legno dei tronchi o dei grossi rami. 2. In senso fig., contrasto di una ...
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Eviscerazione del bulbo oculare che si pratica in caso di panoftalmite; consiste nell’asportazione della cornea, del contenuto dell’occhio, lasciando in posto solo la sclerotica che permette alla successiva protesi una mobilità sufficientemente...
Movimento compensatorio compiuto dai bulbi oculari, durante le inclinazioni della testa rispetto al collo e al tronco, rivolto a consentire ai meridiani retinici di mantenere il loro normale orientamento.