fosfene2
fosfène2 s. m. [comp. del gr. ϕῶς «luce» e tema di ϕαίνομαι «apparire»]. – Nel linguaggio medico, per lo più al plur., fosfeni, abnorme sensazione visiva di punti luminosi o scintille, dovuta [...] a cause diverse, quali stimoli fisici (pressione del bulbooculare, correnti elettriche, ecc.) o condizioni morbose (ipertensione arteriosa, intossicazioni, ecc.), talora anche senza causa apparente. ...
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esoftalmometro
eṡoftalmòmetro s. m. [comp. di esoftalmo e -metro]. – Apparecchio usato per misurare il grado di sporgenza del bulbooculare, in caso di esoftalmo. ...
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tenonite
s. f. [der. di (capsula di) Tenone, col suff. medico -ite]. – In clinica oculistica, infiammazione della guaina fibrosa, o aponeurosi, che avvolge posteriormente il bulbooculare, detta capsula [...] di Tenone dal nome del suo scopritore, l’oculista e chirurgo fr. J.-R. Tenon, italianizz. Tenone (1724-1816): può essere sierosa, di origine reumatica o infettiva, oppure purulenta, conseguente alla penetrazione diretta dei germi per traumi ...
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vitreale
agg. [der. di (corpo) vitreo]. – Del corpo vitreo: corpuscolo v., addensamento del corpo vitreo che si produce nel bulbooculare e che si manifesta visivamente come una microscopica macchia. ...
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ombreggiatura
s. f. [der. di ombreggiare]. – 1. a. L’operazione e il modo di ombreggiare, di rappresentare cioè il rilievo nel disegno, nell’incisione, nella pittura, mediante ombre o toni scuri ottenuti [...] . b. Le ombre stesse, il chiaroscuro così ottenuto: ha le iridi talmente chiare che sembrano sparire nel bianco del bulbooculare, che fanno una specie di o. sfumante intorno alle pupille scurissime e puntiformi (Marcello Fois). 2. In tessitura ...
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xenogeno
xenògeno agg. [comp. di xeno- e -geno]. – Genericam., che ha cause esterne, che è provocato da elementi esterni; in partic., nel linguaggio medico, siderosi xenogena, determinata da schegge [...] di ferro conficcatesi nel bulbooculare. ...
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panoftalmite
(o panoftalmìa) s. f. [comp. di pan- e oftalmite (o oftalmia)]. – In oftalmologia, infiammazione purulenta dell’uvea e successivamente dell’intero bulbooculare, provocata o da lesioni esterne [...] dell’occhio (forma diretta) o da emboli settici (forma metastatica), come nella febbre puerperale, nel tifo, ecc.; è caratterizzata, oltre che da fenomeni generali (febbre, ecc.), da dolore, tumefazione ...
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siderosi
sideròṡi s. f. [der. di sidero-, col suff. medico -osi]. – In medicina, pigmentazione, per lo più a tonalità ocracea, di un organo o di un tessuto, dovuta a deposizione di materiale ferruginoso: [...] s. corneale, dovuta a emosiderina o a schegge di ferro conficcatesi nel bulbooculare; s. cutanea, con sede di elezione agli arti inferiori, la cute dei quali si presenta irregolarmente pigmentata per deposizione di emosiderina; s. epatica, dovuta ad ...
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exenteresi
exenterèṡi ‹eġ∫-› s. f. [der. del gr. ἐξεντερίζω «sviscerare», foggiato sul modello di altri termini in -eresi, come exeresi, ecc.]. – Nel linguaggio medico, lo stesso che eviscerazione, soprattutto [...] per indicare l’eviscerazione del bulbooculare o anche l’asportazione chirurgica dell’occhio. ...
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nittitante
(o nictitante) agg. [der. del lat. nictare «battere le palpebre», modificato col suff. -itare dei verbi frequentativi]. – In zoologia, membrana n., membrana (detta anche terza palpebra) presente [...] alle due palpebre e sovrastante la congiuntiva: dall’angolo interno dell’occhio, per azione di particolari muscoli, può essere portata a coprire la parte esposta del bulbooculare. Nei mammiferi è rudimentale, e nell’uomo è chiamata plica semilunare. ...
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Eviscerazione del bulbo oculare che si pratica in caso di panoftalmite; consiste nell’asportazione della cornea, del contenuto dell’occhio, lasciando in posto solo la sclerotica che permette alla successiva protesi una mobilità sufficientemente...