intaglio
intàglio s. m. [der. di intagliare]. – 1. a. L’operazione d’intagliare; in partic., lavoro che consiste nel togliere, con opportuni strumenti, materia al legno, marmo, pietre dure, metallo, [...] in rilievo: fare un i. in osso, in ebano; opera di delicatissimo intaglio. Comunem. il termine viene applicato all’incisione col bulino, alla xilografia, alla glittica. b. L’arte di intagliare: un maestro d’i.; lavora perfettamente d’intaglio. c. In ...
Leggi Tutto
incidere2
incìdere2 v. tr. [dal lat. incĭdĕre, comp. di in-1 e caedĕre «tagliare»] (coniug. come il verbo precedente). – 1. Tagliare incavando, operare su una superficie un taglio per lo più netto e [...] , metallo, legno, marmo, ecc., per ricavarne segni, lettere, figure: i. il rame o in rame o su rame; i. in legno; i. col bulino; i. un’acquaforte; i. un bastone; e con il compl. oggetto della scritta o del disegno che si ricava: i. su una lapide il ...
Leggi Tutto
incisione
inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente [...] dura (metallo, legno, pietra, ecc.), incidendo la superficie con uno strumento a punta sia direttamente a mano (i. a bulino, a puntasecca, a mezzatinta o maniera nera) sia usando una sostanza corrosiva (i. all’acquaforte, all’acquatinta) dopo avere ...
Leggi Tutto
barba1
barba1 s. f. [lat. barba]. – 1. a. L’insieme dei peli che coprono le guance e il mento dell’uomo: b. lunga, corta; b. folta, rada; b. bianca, bionda, rossa, nera; b. a punta o a pizzo, a spazzola; [...] incisoria, i due rialzi che si formano sulla superficie del metallo, ai lati del segno apertovi dalla puntasecca o dal bulino. f. Barbe della carta, le frange naturali della carta a mano con i margini non ritagliati: costituiscono elemento di pregio ...
Leggi Tutto
taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] altre copie del film. e. Nella tecnica dell’incisione, t. dolce (dal fr. taille-douce), calcografia eseguita direttamente su rame col bulino, senza morsura chimica. f. In numismatica, con l’espressione al t. di si indica il numero delle monete che si ...
Leggi Tutto
ciappola
ciàppola (ant. ciappa) s. f. [etimo incerto]. – Varietà di bulino, che può avere il taglio di varia forma, adoperato da orefici, argentieri, cesellatori, per lavorare il metallo e spec. per [...] l’incassatura delle gemme: facendo sopra la detta piastra tante cavernelle con una c. (Cellini). ◆ Dim. ciappolina, ciappolétta ...
Leggi Tutto
intersegno
interségno s. m. [comp. di inter- e segno]. – Nella tecnica del bulino, sinon. di intrataglio; più propriam. lo spazio bianco interposto tra un segno e l’altro. ...
Leggi Tutto
intrataglio
intratàglio s. m. [comp. di intra- e taglio]. – Nella tecnica del bulino, denominazione di quei segni delicati che si inseriscono nel mezzo di due più robusti segni paralleli, dei quali seguono [...] il percorso, per addolcire l’effetto chiaroscurale ...
Leggi Tutto
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] . Con più partic. riferimento all’uomo: opere di mano o, più spesso, manuali; o. intellettuali, d’ingegno; o. di scalpello, di bulino, di cesello, d’intarsio; è un’o. di pazienza; tentare d’insegnargli qualcosa è o. perduta, fatica sprecata; fare o ...
Leggi Tutto
niello
nïèllo s. m. [lat. nigĕllus, agg., dim. di niger «nero»]. – Lavoro di oreficeria consistente nel riempire i solchi di una incisione a bulino su lamina d’argento o d’oro con un composto nero (detto [...] anch’esso niello) di rame rosso, argento fino, piombo, zolfo croceo e un po’ di borace; adoperato dagli antichi come elemento decorativo nei lavori di ageminatura, e mai a sé stante, ebbe nel ’400 una ...
Leggi Tutto
In astronomia, nome italiano (traduzione della denominazione scientifica latina Caelum «cesello, bulino») di una piccola costellazione del cielo australe, fra Eridano e Colomba, costituita da stelle di splendore assai modesto.
In paletnologia, manufatto litico appuntito per incidere diffuso nel Paleolitico superiore, ottenuto asportando una o più lamelle da una scheggia.
Per il b. usato a scopo decorativo ➔ incisione.