calamita
calamità s. f. [dal lat. calamĭtas -atis]. – Disgrazia, sventura; si dice spec. di evento funesto che colpisca molte persone: le pubbliche c. (per es. guerre, pestilenze, nubifragi, ecc.); il [...] terremoto di Messina fu una grande c.; scherz.: quel libro, quell’uomo è una vera c. pubblica. ...
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sacrificio
sacrifìcio (tosc. o letter. sacrifìzio; ant. o region. sagrifìcio o sagrifìzio) s. m. [dal lat. sacrificium, comp. di sacrum «rito sacro» e –ficium «-ficio»]. – 1. a. Atto di culto rituale [...] attua il sacrificio: secondo il mito, Ifigenia, durante il s., fu cambiata da Artemide in una cerva. b. Nel cristianesimo, il di essa nell’eucaristia (s. incruento o s. dell’altare). c. Per estens., qualsiasi offerta, reale o simbolica, materiale o ...
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perdita
pèrdita s. f. [dal lat. perdĭta, femm. di perdĭtus, part. pass. di perdĕre «perdere»]. – Il fatto di perdere qualcuno o qualcosa. 1. Con riferimento a persona: a. Il rimaner privo della presenza, [...] e materiali nel corso di operazioni belliche: il nemico fu ricacciato nelle sue posizioni con gravi p.; il di un gas dal luogo che lo contiene: arrestare una p. d’acqua; c’è una p. nel serbatoio della benzina; un congegno per evitare le p. ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] stanchi Lo p. e’ figli (Dante), il lupo e i lupacchiotti. c. Uomo che adempie alle funzioni di padre, che ha il comportamento di un nel 1773, e poi sciolte quando questa, nel 1814, fu ricostituita. b. Chi esercita un’alta autorità, e insieme una ...
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intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto [...] nel suonare): avere, non avere i.; esercizî per l’intonazione. c. Nella pratica dell’esecuzione, proprietà del suono emesso esattamente all’altezza specialmente quale preludio al canto liturgico; fu anche autonomo, presentandosi alle stampe per ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] regime fascista, di fascisti antemarcia: v. antemarcia). Lunga m.: fu così chiamato il lunghissimo (circa 9000 km) e duro percorso ( (o la retromarcia); m. alte o lunghe (la 3a e la 4a, e dove c’è la 5a), m. basse o corte (la 1a e la 2a); m. ridotte, ...
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montare
v. intr. e tr. [der. di monte] (io mónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Andar su, muovere verso un luogo più alto: Né mai qua giù dove si monta e cala Naturalmente, fu sì ratto [...] ’alberatura. b. Di astri, salire sull’orizzonte: E ’l sol montava ’n sù con quelle stelle Ch’eran con lui ... (Dante). c. Di liquidi, crescere raggiungendo un livello più alto: l’acqua monta nella stiva; col montar della piena. Con sign. più vicino a ...
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calvario
calvàrio (o Calvàrio) s. m. [lat. Calvariae locus e più tardi Calvarium «luogo del cranio», che traduce il nome aramaico gūlgūtā «cranio, teschio», reso in gr. con Γολγοϑᾶ, da cui il lat. Golgŏtha [...] . Gòlgota]. – 1. Località presso Gerusalemme dove fu crocifisso Gesù Cristo, probabilmente così denominata per la somiglianza dolore prolungato: ognuno ha il suo c.; la sua vita è stata un c.; salire il c., sopportare una lunga serie di patimenti ...
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nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] di terroristi; un n. di tradimenti, di empietà; quando Fu fatto il n. di malizia tanta (Dante). Anche, per metonimia nelle espressioni fig. un n. di vipere, di serpenti, e sim.). c. poet. Il luogo reale o figurato nel quale qualche cosa si trova, ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] del cristianesimo, e sim.; e con altre prep.: poi che fu piacere de li cittadini de la bellissima e famosissima figlia di v.); s. venoso (v.). Per nodo del seno, v. nodo, n. 5 c. 5. In botanica, incavo più o meno profondo tra due lobi di organi piani, ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...