concepimento
concepiménto s. m. [der. di concepire]. – Atto del concepire, sia in senso proprio (come fecondazione) sia in senso fig., col sentimento o con l’intelletto: all’atto del c.; il c. di un’idea, [...] di un disegno, di una speranza; non com., concetto, concezione intellettuale: la scienza fu presso noi più radicale ne’ suoi c. e più sterile ne’ suoi atti (F. De Sanctis). ...
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nobilitare
v. tr. [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis «nobile»] (io nobìlito, ecc.). – 1. a. Rendere nobile, elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà: Napoleone nobilitò [...] sua famiglia; fu lui il primo a n. il proprio casato; dimostrare, o sostenere, l’appartenenza al ceto nobile: cercava di n. i proprî antenati; Perch’egli era di basso lignaggio, volea n. i discendenti, E cerca far qualche bel maritaggio (C. Gozzi). b ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] di tale moto, vanamente perseguita per secoli, fu riconosciuta impossibile in linea di principio (principio un po’ più di m., se vuoi dimagrire; il m. giova alla salute. c. Ormai poco com., i m. vitali, il funzionamento degli organi vitali, la cui ...
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sottile
agg. [lat. subtīlis, der. della locuz. sŭb tela, termine dei tessitori, propr. «che passa sotto l’ordito»]. – 1. a. Che ha un diametro o uno spessore relativamente piccolo, o più piccolo del [...] infermi, udì ciò che costoro di lui dicevano (Boccaccio). c. Pronto e sensibile, capace di cogliere le affinità, le sì parla sottile (Dante); ripetuto con valore superl.: elli fu valentissimo in predicazione, e diceva tanto sottile, tanto sottile, ...
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mucchio
mùcchio s. m. [prob. lat. mūtŭlus «pietra sporgente»; v. mutulo]. – 1. a. Quantità di materiale o di oggetti ammassati disordinatamente uno sull’altro in forma all’incirca conica: un m. di grano, [...] che resta della totale distruzione di case, paesi e sim.: la città fu ridotta un m. di rovine; al posto della casa trovò solo un faccio un m. di scuse; con riferimento a persone e ad animali: c’era un m. di gente, di persone; siete un m. di ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] che al momento della morte l’anima si sciolga dal corpo. c. Per estens., liberare da quanto impedisce, trattiene o ritarda, rendere determinato scopo: sc. un comizio non autorizzato; l’assembramento fu sciolto dalla polizia; e come intr. pron.: i ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] a prematuro). b. Ascesso m., foruncolo m., giunti a suppurazione. c. Tosse m., che dà catarro facile a espettorarsi. d. Vino Approfondito, ben ponderato: dopo m. esame della situazione, fu deliberata la ripresa dei lavori; è una decisione grave, che ...
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argenteo
argènteo agg. e s. m. [dal lat. argenteus]. – 1. agg. a. Di argento: calice a., monete argentee. Codice a., in partic. il codice di 187 fogli, che conserva la massima parte di quanto è giunto [...] d’argento (lat. argenteus, sottint. denarius), che tra le monete argentee, con la decadenza del quinario e la sparizione del sesterzio, ebbe nell’età imperiale romana la prevalenza; la sua coniazione, dal 15 a. C. in poi, fu riservata all’imperatore. ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione [...] di Toscana si ha la spirantizzazione (più o meno analoga a quella del c duro e del p), cioè una pronuncia del t senza contatto tra la sono oggi stabili; ma fino al sec. 17° vi fu oscillazione tra le grafie vizio e vitio, azzione, azione, attione ...
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salute
s. f. [lat. salus -ūtis «salvezza, incolumità, integrità, salute», affine a salvus «salvo»]. – 1. letter. Salvezza, soprattutto come stato di benessere, di tranquillità, d’integrità, individuale [...] dia, ti conservi la s., formula pop. d’augurio. Quando c’è la s. c’è tutto, frase che si ripete spesso per significare che la «Invia salute il capitan d’Egitto» (T. Tasso). Anticam. fu in uso, con questo sign., anche la forma saluta, soprattutto nel ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...