cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] , e sim.; con altro senso: non c’è C. che obbedisca, non c’è C. di fargli capire ragione, ecc., non c’è verso (cfr. l’espressione analoga, e più com., non c’è santi che ...); e al plur.: sportello, che non vi fu cristi Che stesse mai né aperto né ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] per la critica). 2. L’insieme dei critici e dei loro scritti: il film fu stroncato dalla c.; la c. ha accolto favorevolmente il nuovo libro; c. militante, esercitata per lo più su quotidiani e avente generalmente per argomento la letteratura o ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] poeta v.; è stato un v. gentiluomo; si è comportato da v. amico; fu per lui un v. padre; anche di qualità cattive: è un v. briccone grande del vero. d. Locuz. particolari: salvo il v., se non c’è errore; e valga il v., letter., con vario uso e sign. ...
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crollo
cròllo s. m. [der. di crollare]. – 1. Forte scossa data o ricevuta, movimento di persona o di cosa che si scuote: al primo c. dell’albero, gran parte dei frutti venne giù; dare un c., scuotere, [...] , fallimento, rovina finanziaria, disastro economico o politico, collasso fisico e sim.: fu il c. delle nostre speranze; il suo patrimonio ha avuto un c. improvviso; la memoria paurosa del gran c. dell’ottantanove (Carducci); la sua salute ha dato un ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] può derivare da un acido per perdita di uno o più protoni. c. In elettrologia, fin dall’antico si riconobbe come elettricità n. quella la fine del 19° sec.) l’elettricità negativa fu riconosciuta come propria degli elettroni dell’atomo (l’elettricità ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] i soldati destinati alla guerra, per lo più in frasi polemiche quali mandare al fronte come c. da macello, considerare c. da cannone e sim.: Napoleone fu amatissimo dalla Francia, ed oggetto ... di culto ai soldati, che egli chiamò carne da cannone ...
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caro1
caro1 agg. [lat. carus «amato, diletto» e, quindi, anche «ricercato, costoso»]. – 1. a. Amato, a cui si è affezionati: le persone c.; è un c. ricordo di mio padre; tornare ai c. studî; le più c. [...] voi! Spesso unito con i verbi essere, avere: mi siete tutti c.; è un oggetto che ho molto c.; Sempre c. mi fu quest’ermo colle (Leopardi). Sostantivato, al plur., i miei c., i nostri c., ecc., i familiari, i parenti: non vedevo l’ora di riabbracciare ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] in deserto, che è la forma originaria lat. di uso più com.); C’è una v. nella mia vita, Che avverto nel punto che muore ( né ’l mondo mai non fu né sarà sì perfettamente disposto come allora che a la v. d’un solo ... fu ordinato (Dante). Col sign. ...
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collettore
collettóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo collector -oris, der. di colligĕre «raccogliere»]. – 1. s. m. a. Chi raccoglie: c. delle imposte, ausiliario delle esattorie comunali delle [...] ) che la S. Sede inviava alle varie nazioni per raccogliere le decime; in seguito fu anche rappresentante diplomatico. c. letter. Raccoglitore, collezionista: c. di monete antiche. 2. agg. Che raccoglie, che ha la funzione o il compito di raccogliere ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] un s. Raffaello; e in frasi negative, anche come sost.: non c’è un s. come lui, non c’è stato un s. dopo lui, e sim. e. Di cosa Così gli andavan le cose seconde! (Boccaccio); co’ Macedoni fu seconda la fortuna et prospera quanto tempo in loro stette l ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...