bottega
bottéga s. f. [lat. apothēca, dal gr. ἀποϑήκη «ripostiglio, magazzino»]. – 1. a. In origine, luogo destinato a riporvi oggetti di ogni sorta; quindi locale, generalmente a pianterreno sulla pubblica [...] tutta una b.!; fare b. di qualche cosa, farne mezzo di illecito guadagno: per tutti gli altri, era manifesta impostura, cabala ordita per far bottega sul pubblico spavento (Manzoni). 2. ant. B. a vento, bancarella o casotto per esposizione e vendita ...
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sortilego
sortìlego s. m. (f. -a) [dal lat. sortilĕgus «indovino», comp. di sors sortis «sorte1» e -legus, der. di legĕre «raccogliere»] (pl. m. -gi o -ghi). – 1. In Roma antica, chi aveva il compito [...] di trarre le sorti per ricavarne auspici e presagi. 2. raro. Mago, indovino: qualche vecchia che vendesse i libretti della cabala e avesse odore di sortilega (Rovani). ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] per opera della ragione; sempre con allusione all’Illuminismo, i lumi, la cultura fondata su basi razionalistiche: spirito tenebroso di cabala e d’intrigo che sparisce in faccia ai lumi ed alle scienze (Beccaria); la stampa, i fogli pubblici, ... i ...
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qabbalah
qabbālāh 〈ḳabbaalàah〉 s. f., ebr. – Forma ebraica corrispondente all’ital. cabala, talora usata quando se ne voglia rilevare il sign. proprio. ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In tale accezione il termine è usato non prima...
Nome formato per acrostico e con evidente allusione a quello che di misterioso e di tortuoso si attribuisce alla cabala, dato al gruppo di cinque persone (Clifford, Arlington, Buckingham, Ashley, Lauderdale), che costituì fra il 1669 e il '73,...