gematria
gematrìa s. f. [dall’ebr. gīmatrīyā, adattam. del gr. γεωμετρία «geometria»]. – Termine con cui è stata indicata una tecnica cabalistica cui facevano ricorso, a scopo crittografico, alcuni antichi [...] scrittori e di cui si hanno esempi nella letteratura apocalittica giudaico-cristiana: consisteva nel sostituire al nome, per lo più di persona, un numero ottenuto sommando i valori numerici usualmente ...
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cabalisticocabalìstico (o cabbalìstico) agg. [der. di cabala] (pl. m. -ci). – Relativo alla cabala, nel sign. proprio ed estens.: dottrine c.; opere c.; arte c.; numeri c.; per estens., strano, misterioso, [...] incomprensibile: segni c.; scrittura cabalistica. ...
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omne trinum est perfectum
(lat. «ogni complesso di tre è cosa perfetta»). – Massima medievale di origine cabalistica, allusiva al valore sacro del numero tre. Si ripete spesso in tono scherz., con riferimento [...] a cose o persone ...
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golem
gòlem (o Gòlem) s. m. [dall’ebr. gōlem, propr. «embrione»]. – Figura mitica con sembianze umane, tipica della tradizione cabalistica ebraica, che si vuole creata da un ammasso d’argilla per opera [...] del rabbino praghese Löw sul finire del sec. 16°, ritenuta capace di difendere il popolo ebreo dai suoi persecutori, e che può essere evocata recitando una combinazione di lettere alfabetiche; tale essere ...
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ermetico
ermètico agg. [dal lat. mediev. hermeticus, der. del nome del dio Hermes, Ermete (corrispondente al latino Mercurio)] (pl. m. -ci). – 1. Nel sign. originario, sono così qualificate le dottrine [...] per i non iniziati (v. ermetismo), e i libri stessi: libri e.; scritti ermetici. Per estens., dottrina e., filosofia e., occulta, cabalistica. 2. Che riguarda l’alchimia e la ricerca della pietra filosofale. 3. a. Chiusura e., ottenuta col sigillo di ...
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Gòlem Figura mitica di derivazione cabalistica, che rappresenta un "essere informe" a cui viene data la vita magicamente attraverso la recitazione di combinazioni di lettere alfabetiche. Il mito del G. trae origine dal tardo Talmūd e si sviluppa...
Teologo ebreo spagnolo (m. 1340), attivo a Saragozza, dove scrisse un importante commento al Pentateuco (1291), in cui tra le diverse interpretazioni viene privilegiata quella cabalistica. Commentò anche altri libri biblici e fu autore di testi...