capriolo1
caprïòlo1 (letter. capriuòlo; settentr. e poet. cavrïòlo, ant. cavriuòlo) s. m. [lat. capreŏlus, der. di caper, capra «capro, capra» (cfr. anche caprea «capra selvatica»)]. – 1. Genere di cervidi [...] e a punta, mantello di colorazione uniforme rossa in estate, grigio-bruna in inverno. Data la scarsità della sua diffusione, la caccia in Italia ne è stata limitata e regolata da norme protettive. 2. C. corrente: bersaglio mobile usato nelle gare di ...
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Raiopoli
s. f. inv. Scandalo suscitato da episodi di malcostume e favoritismo nella gestione dell’ente radiotelevisivo pubblico italiano. ◆ Il consigliere [di amministrazione della Rai] Nino Rizzo Nervo [...] vi siano stati e vi siano tuttora altri casi di soubrette ricattate sessualmente per poter partecipare a programmi. (Fabrizio Caccia, Corriere della sera, 28 giugno 2006, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal nome proprio Rai (acronimo di Radio audizioni ...
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diplomatichese
s. m. Il linguaggio tipico dei diplomatici, della diplomazia. ◆ Washington e l’Unione Europea hanno ideato una tattica dilatoria chiamata «standard prima, status poi», espressione che [...] congiunto in cui si sottolinea l’estremo disappunto, termine eufemisticamente diplomatico, per questa riapertura della caccia commerciale ad animali protetti da una moratoria internazionale. Faccio la traduzione del diplomatichese: le 24 nazioni ...
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Stecher
〈štèh’ër〉 s. m., ted. (propr. «grilletto») . – Meccanismo di scatto a due tempi largamente usato nei fucili fini, da caccia e da tiro, a canna rigata: è costituito da una leva che abbassa il [...] dente di ritenuta del percussore, mossa dall’azione successiva di due grilletti, di cui quello anteriore determina il quasi totale disimpegno del dente, mentre quello posteriore può disimpegnarlo completamente ...
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cerviero
cervièro (o cervière) agg. [dal fr. cervier, che è il lat. cervarius (lupus cervarius «lupo che dà la caccia ai cervi»)]. – 1. Lupo cerviero (o lupo cerviere; anche assol., come s. m., cerviere), [...] altro nome della lince; anticam., anche pelliccia di lince. 2. letter. Riferito a occhio, vista, sguardo (solo nella forma cerviero), acuto: Chiara alma, pronta vista, occhio c. (Petrarca) ...
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acciarino
s. m. [dim. di acciaro]. – 1. Asticciola di acciaio che, battuta sulla pietra focaia, ne fa scaturire scintille; prima dell’invenzione dei fiammiferi, serviva ad appiccare la fiamma all’esca [...] a focile, a luminello); oggi il termine è rimasto nell’uso per indicare il dispositivo avente analoga funzione nel fucile da caccia. 3. Congegno che provoca l’esplosione della carica dei siluri per urto sia contro lo scafo della nave attaccata (a. a ...
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steeple-chase
〈stìipl čèis〉 s. ingl. [comp. di steeple «guglia» e chase «caccia», perché in origine la mèta era un oggetto visibile a distanza come la guglia di un campanile] (pl. steeple-chases 〈... [...] čèisi∫〉), usato in ital. al masch. – Corsa di cavalli, il cui percorso, di regola non inferiore a 3000 m, è tracciato su piste piane, con ostacoli obbligatorî e liberi di altezza diversa e differente natura ...
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megattera
megàttera s. f. [lat. scient. Megaptera, comp. di mega- e -pterus «-ttero», qui con il sign. di «pinna»]. – In zoologia, specie di cetacei misticeti balenotteridi (Megaptera novaeangliae), [...] raggiungere i 17 m di lunghezza, coperto di gibbosità irregolari; diffusa in tutti gli oceani, ha modificato le tradizionali rotte di migrazione in seguito alla caccia indiscriminata operata in passato dall’uomo, ed è oggi protetta in molti paesi. ...
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papilione
papilióne (o papiglióne) s. m. [dal lat. papilio -onis], letter. ant. – Farfalla: iva in caccia di papilioni bellissimi (Bresciani). ...
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carabina1
carabina1 s. f. [dal fr. carabine, der. di carabin «soldato di cavalleria leggera», voce di origine provenz.]. – Arma da fuoco portatile introdotta dagli Arabi in Spagna e passata in Italia [...] verso la metà del sec. 16°. Anche il fucile leggero e maneggevole, generalmente a una canna, internamente rigata, usato per la caccia grossa. ◆ Dim. carabinétta (v.). ...
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Storia e diritto
Attività di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l’uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi.
La c. si vale di mezzi e strumenti offensivi: le prime armi furono inventate ai fini della c., piuttosto...
(VIII, p. 206).
Diritto di caccia e legislazione venatoria (p. 222). - Tutte le precedenti disposizioni in materia di caccia sono state trasfuse, con notevoli modificazioni, nel testo unico 15 gennaio 1931, n. 117 (emanato in virtù della delegazione...