frontone
frontóne s. m. [propr., accr. di fronte]. – 1. Coronamento architettonico a forma di triangolo, originato dalla conformazione costruttiva della testata del tetto a due spioventi, ma poi divenuto, [...] pagina e si pone in testa alle parti principali dell’opera; detto più comunem. testata. 3. Lastra di ferro, ghisa o terracotta posta contro il muro di un focolare o caminetto per ripararlo dai danni del calore (anche frontale). ◆ Dim. frontoncino. ...
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metallotermia
metallotermìa s. f. [comp. di metallo1 e -termia]. – In metallurgia, procedimento che fa uso di polvere di alluminio (o di altro metallo avente alta affinità chimica per l’ossigeno) per [...] una reazione fortemente esotermica che, una volta innescata, porta a fusione i prodotti di reazione senza apporto di calore dall’esterno; trova applicazione, per es., nella riduzione di minerali di cromo, manganese, molibdeno, vanadio (processo ...
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endogeno
endògeno agg. [comp. di endo- e -geno; cfr. gr. ἐνδογενής «nato in casa, indigeno»]. – 1. In genere, che nasce, che ha origine nell’interno (contrapp. a esogeno): fonti e. di energia. 2. a. [...] e, in modo diretto o indiretto, si risolvono in azioni di spostamento di masse, che operano dislivelli in superficie; forze e., il calore terrestre, i terremoti, i movimenti epirogenetici e i bradisismi, i movimenti orogenetici e il vulcanismo. ...
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propagare
v. tr. [dal lat. propagare, propr. «propagginare», comp. di pro-1 e del tema pag- che si ritrova in pangĕre «ficcare, piantare»; cfr. anche propaggine] (io propago, tu propaghi, ecc.). – 1. [...] nella folla. 3. intr. pron. Trasmettersi, estendersi, avanzare nello spazio: il propagarsi del moto ondoso, della luce, del calore, di un suono, della corrente elettrica nei fili; la mano … si tendeva in carezze radenti come un breve propagarsi di ...
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polibenzamide
polibenżamide (o polibenżammide) s. f. [comp. di poli-, benz(oico) e am(m)ide]. – In chimica organica, prodotto della policondensazione degli acidi p- e m- aminobenzoici, termoplastico, [...] di notevole resistenza al calore e, dopo stiramento, di eccezionale resistenza meccanica ed elevatissimo modulo elastico, per cui viene usato soprattutto per filati speciali e come rinforzo di pneumatici. ...
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digestione
digestióne s. f. [dal lat. digestio -onis, der. di digerĕre (v. digerire), part. pass. digestus]. – 1. In fisiologia, l’insieme dei processi meccanici e chimici (masticazione e insalivazione, [...] per mezzo di acido solforico). b. Trattamento che si fa subire a sostanze naturali ad opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio per togliere le sostanze incrostanti la ...
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intiepidire
(o intepidire) v. tr. e intr. [der. di tiepido (o tepido)] (io intiepidisco o intepidisco, tu intiepidisci o intepidisci, ecc.). – 1. tr. Far diventare tiepido, sia aumentando il calore in [...] ciò che è freddo, sia diminuendolo in ciò che è caldo: i. un po’ d’acqua al fuoco; i. il caffè bollente con l’aggiunta di latte freddo. In senso fig., di sentimenti, quasi esclusivam. col secondo sign., ...
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scalmana
s. f. [der. di calma, col pref. s- nel sign. 1, e la terminazione di caldana]. – 1. a. Denominazione pop. del raffreddore, mal di gola o di altre manifestazioni da perfrigerazione: prendersi [...] una scalmana. b. Vampa di calore che sale al viso: avere le s.; andare soggetto a scalmane. 2. In senso fig., infatuazione momentanea, entusiasmo improvviso ed eccessivo: si è preso una s. per la discoteca (o per quella ragazza); non vedo l’ora che ...
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atomico
atòmico agg. [der. di atomo] (pl. m. -ci). – 1. Attinente all’atomo: calore a., massa a.; numero a., numero che esprime quanti sono i protoni esistenti nell’atomo di un dato elemento chimico, [...] e in base al quale si stabilisce la posizione che l’elemento stesso occupa nel sistema periodico degli elementi; peso a. (o, meglio, massa a.), numero che indica quante volte l’atomo di un determinato ...
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catabolico
catabòlico agg. [tratto da catabolismo; cfr. lat. catabolĭcus «che abbatte», der. del gr. καταβάλλω «gettar giù»] (pl. m. -ci). – Relativo al catabolismo: reazioni c., le reazioni che avvengono [...] spontaneamente, con liberazione di energia, la quale in parte si trasforma in calore (e non è quindi più utilizzabile dalle cellule), e in parte viene immagazzinata in particolari composti (per es., l’adenosintrifosfato o ATP) che contengono legami ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una differenza di temperatura.
Fisica
Come...
Fiume del Cilento settentrionale e affluente di sinistra del Sele (da non confondere con l'affluente dallo stesso nome, del Volturno). Il suo corso alto è costituito da tre rami: Felitto o Calore (che nasce da varie sorgenti a circa 1350 m....