zolfo
zólfo (ant. e letter. sólfo) s. m. [lat. sŭlphur o sŭlfur]. – 1. a. Elemento chimico non metallico di simbolo S, numero atomico 16, peso atomico 32,06, del sesto gruppo del sistema periodico, molto [...] zolfo viene estratto dai giacimenti di origine sedimentaria per riscaldamento del minerale fino alla fusione (utilizzando il calore sviluppato dalla combustione di una parte dello zolfo o meglio impiegando vapore o acqua surriscaldata) ma può essere ...
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sceratrice
〈s-če-〉 s. f. [der. di cera1, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Attrezzo usato in apicoltura per fondere la cera dei favi in disuso e gli opercoli delle celle: s. solare, in cui la fusione della [...] cera avviene mediante il calore solare; s. a vapore, in cui la fusione avviene mediante il vapore acqueo. ...
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termolabile
termolàbile agg. [comp. di termo- e labile]. – Che ha tendenza ad alterarsi sotto l’azione del calore (contrapp. a termostabile): sostanze termolabili. ...
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parafuoco
parafuòco s. m. [comp. di para-1 e fuoco], invar. – 1. Pannello mobile, solitamente di legno o di metallo di forma per lo più rettangolare, posto davanti al caminetto o alla stufa, per ripararsi [...] dall’eccessivo calore del fuoco; in passato era spesso, soprattutto nei sec. 16°, 17° e 18°, artisticamente decorato con pitture, stucchi, arazzi e, talvolta, ornato anche di versi tratti da noti componimenti poetici. 2. La lamiera che, nelle gare di ...
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termolisi
termoliṡi s. f. [comp. di termo- e -lisi]. – 1. In chimica, la dissociazione o decomposizione di un composto operata dal calore (pirolisi). 2. In biologia, sinon. di termodispersione. ...
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calorizzazione
caloriżżazióne s. f. [der. di calore]. – In metallurgia, rivestimento anticorrosivo di un pezzo metallico con uno strato aderentissimo e penetrante di un altro metallo; si ottiene scaldando, [...] in atmosfera inerte o leggermente riducente, il pezzo immerso nella polvere del metallo che si vuole applicare ...
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trasposizione
traspoṡizióne s. f. [der. di trasporre]. – L’azione e l’operazione di trasporre, il fatto di venire trasposto, come mutamento reciproco di posto tra due o più elementi o parti di un insieme. [...] di Fallot (v. tetralogia). 4. In chimica, lo spostamento di atomi all’interno di una molecola, causato dall’azione del calore o, più spesso, da quella di reattivi chimici (acidi, basi, ecc.), in conseguenza del quale si ottiene una sostanza di ...
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termomorfosi
termomorfòṡi (o termomòrfoṡi) s. f. [comp. di termo- e -morfosi]. – In botanica, modificazione della forma e della struttura di un organo determinata dal calore; per es., nella patata, una [...] temperatura di circa 7 °C favorisce lo sviluppo dei tuberi (anche dei rami aerei), mentre a 20 °C il fusto ipogeo si allunga dando origine soltanto a stoloni sottili ...
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piombato2
piombato2 s. m. [der. di piomb(ico), col suff. -ato]. – In chimica, sale del piombo tetravalente, derivabile dagli ipotetici acidi ortopiombico (H4PbO4) e metapiombico (H2PbO3), che si ottiene, [...] corrente d’aria litargirio in presenza di un carbonato: i piombati sono composti facilmente idrolizzabili, che si decompongono con il calore e possono deflagrare in presenza di combustibili; il p. di sodio è utilizzato per la tintura del pelo e del ...
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decalescenza
decalescènza s. f. [comp. di de- e del lat. calescĕre «scaldarsi»]. – In fisica, assorbimento di calore che, nel riscaldamento a temperatura costante, si produce in alcuni materiali, per [...] es. nel ferro, per effetto di variazioni nella struttura cristallina; è il fenomeno inverso della ricalescenza ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una differenza di temperatura.
Fisica
Come...
Fiume del Cilento settentrionale e affluente di sinistra del Sele (da non confondere con l'affluente dallo stesso nome, del Volturno). Il suo corso alto è costituito da tre rami: Felitto o Calore (che nasce da varie sorgenti a circa 1350 m....