centro di spesa
loc. s.le m. Unità amministrativa autonoma che può disporre dei mezzi necessari al proprio funzionamento o agli investimenti istituzionali. ◆ È anche per questo che la continua erosione [...] la politica del ladrocinio, ogni istituzione è diventata un centro di spesa, un erogatore di denaro in cui la camorra era sempre presente. (Giorgio Bocca, Repubblica, 12 gennaio 2008, p. 1, Prima pagina).
Espressione composta dal s. m. centro ...
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big
‹biġ› agg., ingl. (propr. «grosso»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Parola che ricorre spesso in locuzioni inglesi divenute d’uso universale: per es., big seven («le sette grandi»), le sette [...] uso più generico, sostantivato, personaggio importante, di rilievo; per lo più al plur., come equivalente dell’ital. «i grandi»: i big della politica, i big della canzone, del cinema (ma anche in senso negativo: i big della malavita, della camorra). ...
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'ndrangheta
’ndràngheta (o ’ndrànghita) s. f. [der. di ’ndrànghitu, propr. «uomo valente», che risale a un gr. *ἀνδράγαϑος, der. di ἀνδραγαϑία «valore individuale, capacità personale»; secondo altre [...] gergale calabrese, con cui viene indicata la «onorata società» della Calabria, analoga alla mafia siciliana e alla camorra napoletana. Gli appartenenti all’associazione, già detti ’ndrànghiti, sono oggi indicati, con un derivato del nome collettivo ...
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tentacolo
tentàcolo s. m. [dal lat. scient. tentaculum, der. del lat. class. tentare, nel sign. di «tastare»]. – 1. a. In zoologia, ognuno degli organi flessibili e di forma allungata presenti in molti [...] , della corruzione; un’organizzazione terroristica che estende i suoi t. in tutto il paese; i t. della mafia, della camorra. 2. In botanica: a. Emergenza pedicellata con apice globoso e ghiandolare di alcune piante insettivore, come le droseracee. b ...
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dichiaramento
dichiaraménto s. m. [der. di dichiarare]. – 1. non com. Dichiarazione. 2. Nel gergo della camorra napoletana (dallo spagn. declaramiento), sfida a un duello rusticano. ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] rispettabile (ma u. d’onore, o di rispetto, è anche denominazione regionale degli esponenti di rilievo della mafia, della ’ndrangheta e della camorra); un u. d’oro, una perla d’u., un tesoro d’u., pieno di ottime qualità; un u. alla buona, alla mano ...
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maxi-blitz
(maxi blitz), s. m. Blitz che prevede una massiccia mobilitazione delle forze di polizia e si estende su un ampio territorio. ◆ [tit.] Maxi-blitz contro le bande delle ville (Padania, 31 ottobre [...] era addirittura il pentito Michelangelo Mazza, nipote di Giuseppe Misso «‘o nasone», anch’egli collaboratore di giustizia. Il «rampollo» di camorra fu catturato il 30 aprile del 2005 nel corso di un maxi-blitz in Liguria in cui furono catturati altri ...
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onorato
(ant. onrato, orrato) agg. [part. pass. di onorare]. – 1. Fatto oggetto di onore, di stima, di rispetto: visse o. e riverito fino alla più tarda età; La casa di che nacque il vostro fleto ... [...] o. divisa, quella militare in genere, o altra che sia o si affermi tale. O. società, denominazione data alla camorra dai camorristi napoletani (con allusione alla difesa dell’«onore» comune, che era uno dei suoi scopi, e all’impegno di stretta omertà ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] il proprio orgoglio. Nel linguaggio della malavita (e di qui passato anche nell’uso com.), uomo d’o., l’affiliato alla camorra, alla mafia o ad altre associazioni a delinquere, cui esso è legato da un giuramento che lo impegna alla difesa dell’onore ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] ; frequentare la buona s.; far parte della migliore s.; la s. elegante della Capitale. Per onorata s., come denominazione della camorra, e per estens. della mafia e di altre forme di criminalità organizzata, v. onorato. b. La vita di relazione delle ...
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Associazione criminale esistente nel Napoletano fin dall’epoca spagnola (16° sec.). Occorre distinguere tra c. tradizionale, durata fino alla Seconda guerra mondiale, e il fenomeno camorristico contemporaneo.
Nella situazione e concezione tradizionale,...
. La camorra era un'associazione di uomini del popolo, che ponevano a contributo, con l'intimidazione, i viziosi e i vili. Era ramificata per tutto l'antico regno di Napoli, aveva leggi e consuetudini, gerarchie saldamente organizzata, obblighi...