muricciolo
muricciòlo (letter. muricciuòlo) s. m. [dim. di muro]. – Muretto basso, corrente lungo vie di campagna, come delimitazione o recinzione di terreni, o lungo la facciata di edifici nelle vie [...] di un abitato; era, ed è ancora talvolta, usato da venditori ambulanti per esporre la loro mercanzia (bigiotteria, libri di seconda mano, romanzi gialli, ecc.): e quella sua famosa libreria? È forse ancora ...
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capoccia1
capòccia1 s. m. e f. [der. di capo] (pl. m. i capòccia, f. le capòcce). – 1. Capo della famiglia colonica (capostipite della famiglia naturale o membro al quale sia conferita autorità di capo [...] : il c. della brigata, dei dimostranti, d’una banda di delinquenti o di teppisti, ecc.; iron., la c. del nostro ufficio, del nostro gruppo; anche, scherz., il capo di casa. Nella Campagna Romana, chi presiede ai bovi da aratro o da trasporto. ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, [...] di peso tale da poter essere portati a braccia da un uomo: un f. di spighe, di canne; La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo f. dell’erba (Leopardi); mettere, riunire, raccogliere, legare in f. o in un fascio. Per estens., ...
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vendemmia
vendémmia s. f. [lat. vīndēmia, lat. tardo vĭndēmia, comp. dei temi di vīnum «vino» e demĕre «levare»]. – 1. a. Operazione agricola della raccolta dell’uva, sia da consumare come frutto sia [...] la vendemmia, il tempo in cui si fa la raccolta dell’uva (generalmente, la fine di settembre): per la v., eravamo ancora in campagna quell’anno. b. La quantità d’uva raccolta: v. abbondante, scarsa. c. fig. Raccolto o raccolta in genere: fare buona v ...
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pled
plèd s. m. – Adattamento ital., raro e disus. nella lingua scritta, dell’ingl. plaid: tornava a piedi dalla campagna, ... con quello straccio di scialle di sua moglie che chiamava ‘pled’ (Verga). ...
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Watergate
〈u̯òtëġeit〉. – Nome di un complesso edilizio della città statunitense di Washington dove, nel 1972, aveva sede il comitato per la campagna elettorale del partito democratico e che fu al centro [...] di uno scandalo di spionaggio politico (il caso W., l’affare W.) che portò, nell’agosto del 1974, alle dimissioni del presidente repubblicano Richard Nixon. Da allora, Watergate è passato a indicare per ...
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ospedale
(pop. tosc. spedale) s. m. [lat. hospitale, neutro sostantivato dell’agg. hospitalis «ospitale», col senso di «alloggio per forestieri»; v. anche ospitale2]. – 1. ant. Ospizio per forestieri, [...] . Ospedale, Ospitale) ricorrono di frequente nella toponomastica di molte regioni italiane, indicando in genere località di campagna o piccoli centri abitati dove sorsero, nei secoli passati, ospedali o asili per viandanti poveri ammalatisi durante ...
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arido
àrido agg. [dal lat. arĭdus, der. di arere «esser secco»]. – 1. Asciutto, secco, privo di umidità: campagna a.; suolo, terreno a.; quindi anche sterile, infecondo. Clima a., quello in cui non sono [...] possibili coltivazioni senza l’ausilio d’irrigazione. 2. fig. Privo di vitalità, di attività creativa, scarso di soddisfazioni spirituali: O dell’a. vita unico fiore [la giovinezza] (Leopardi); povero ...
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talpicida
agg. e s. m. [comp. di talpa e -cida] (pl. m. -i). – Prodotto di natura chimica, impiegato per la lotta contro le talpe (ma anche contro ratti e topi di campagna); allo stesso scopo sono pure [...] adoperate attrezzature meccaniche o a controllo elettronico ...
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passeggiare
v. intr. e tr. [der. di passo2] (io passéggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Camminare lentamente, per divertimento e distrazione o per esercizio fisico, spesso senza una meta precisa: andare, [...] uscire a p. (più com. a passeggio); p. lungo la riva del mare, per le strade di campagna, per i viali di un parco, per le strade del centro cittadino; p. da solo, in compagnia. Per estens., camminare avanti e indietro: nell’attesa passeggiava ...
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Comune della prov. di Salerno (135,4 km2 con 15.626 ab. nel 2007).
Il centro, forse del 9° sec., assurse al rango di città (1525) e appartenne ai Pironti fino all’estinzione del vincolo feudale.
Nel Medioevo, denominazione della valle del Sacco fino al confine con il Regno di Napoli. Dal 19° sec. divenne una provincia dello Stato pontificio; nel 1833 fu trasformata nella delegazione di Frosinone.