veglio
vèglio agg. e s. m. [dal provenz. vielh, che (come il fr. ant. vieil) è il lat. vĕtŭlus; v. vècchio], ant. o poet. – Vecchio; raram. riferito a cose: gli molti esempi che già letto De’ capitani [...] , n. 6; il Veglio di Creta, la statua del «gran veglio» racchiusa nell’interno del monte Ida, che Dante descrive nel canto XIV dell’Inferno, ispirandosi al sogno di Nabucodonosor svelato e interpretato da Daniele (Daniele II, 31 segg.): ha la testa d ...
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risvegliare
v. tr. [comp. di ri- e svegliare] (io risvéglio, ecc.). – 1. Svegliare di nuovo: mi ero riaddormentato, ma mi ha risvegliato il telefono (o, come intr. pron., mi sono risvegliato allo squillo [...] del telefono). 2. Lo stesso che svegliare: in campagna mi risvegliava, al mattino, il canto degli uccelli; e come intr. pron.: si è risvegliato alle dieci; ma in alcuni usi fig. più com. (e a volte esclusivo) del verbo semplice: a. Scuotere dal ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] . (aus. essere), fig. Passare da un punto a un altro omettendo i punti o gradi intermedî: saltiamo direttamente all’ultima questione; nel canto e sim., s. dal mi al la, da una nota all’altra; anche con riferimento a passaggi logici: s. da un’idea all ...
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efebo
efèbo s. m. [dal lat. ephebus, gr. ἔϕηβος, comp. di ἐπί «sopra» e ἥβη «giovinezza»]. – Giovinetto, adolescente da poco entrato nella pubertà (in genere con riferimento alla Grecia antica; cfr. [...] efebia): ogni anno le vergini e gli e. vengano all’ara e cantino il virgineo canto (D’Annunzio). Per estens., adolescente che ha aspetto e forme delicate, femminee. ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe [...] , o con due bacchette (s. tedesco). 2. Il libro biblico dei Salmi (così detto dall’abitudine di accompagnare col salterio il canto dei salmi): s. davidico, il libro dei salmi di David; un s. miniato. In partic., nella liturgia cristiana, la raccolta ...
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capinera
capinéra (region. caponéra) s. f. [comp. di capo e nero]. – Piccolo uccello della famiglia silvidi (lat. scient. Sylvia atricapilla), di tinte bruno-cenerognole, con una calotta nera (maschio [...] ) o rossiccia (femmina e maschio giovane) sulla fronte e la cervice; nidifica sugli alberi, depone uova macchiate, e ha un canto dolcissimo. In Italia è comune soprattutto durante il passo, e nell’estate è anche stazionaria. ◆ Poco com. la forma ...
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oscini
òscini s. m. pl. [lat. scient. Oscines, dal lat. class. oscen oscĭnis, nome generico degli uccelli dal cui canto si traevano gli auspìci]. – Gruppo sistematico di uccelli dell’ordine passeriformi, [...] da alcuni ornitologi considerato come un sottordine, l’unico rappresentato in Europa, comprendente circa 4000 specie ...
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aguale
avv. [lat. aequalis «uguale», usato avverbialmente; cfr. avale], ant. – Ora, adesso: Di lui m’accesi tanto, che aguale Lieta ne canto teco, signor mio (Boccaccio). ...
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sanguinetiano
agg. Del poeta e critico letterario Edoardo Sanguineti. ◆ L’apparente pedanteria risponde alla teoria sanguinetiana sul binomio ideologia/linguaggio: «Attraverso la storia delle innovazioni [...] che cosa è un dizionario secondo la visione sanguinetiana. (Enzo Golino, Repubblica, 26 marzo 2004, p. 47, Cultura) • D’altro canto, per sua stessa ammissione, c’è molto di sanguinetiano in [Tiziano] Scarpa, a partire da una produzione letteraria che ...
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Singspiel
〈Sìṅšpiil〉 s. neutro ted. [comp. di Singen «canto» e Spiel «recitazione»], usato in ital. al masch. – Spettacolo teatrale di carattere leggero, favolistico o popolaresco, sorto e affermatosi [...] nei paesi di lingua tedesca nei secoli 18° e 19°, caratterizzato dall’alternanza di parti recitate e parti cantate con accompagnamento orchestrale (affine in ciò alla francese opéra comique, all’inglese ballad opera, alla spagnola zarzuela), per il ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. come accentuazione lirica della parola...
VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di organi che vanno dalle cavità nasali alla...