cappellano
s. m. [der. di cappella1]. – Genericam., sacerdote cui è affidata l’ufficiatura di una cappella o di un oratorio, senza cura d’anime; propriam. (soprattutto nella legislazione civile), il [...] titolare di una cappellania o anche, nel diritto canonico, sacerdote addetto al servizio religioso presso determinati enti: c. di corte, c. segreto di Sua Santità, c. delle carceri, c. dell’ospedale, c. ...
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cappellania
cappellanìa s. f. [der. di cappellano]. – Ente ecclesiastico costituito per volontà di un fedele, mediante donazione o testamento, per un fine di culto, soprattutto per la celebrazione di [...] messe a un determinato altare di una determinata chiesa. Le cappellanie sono dette ecclesiastiche se sono state erette dalla competente autorità ecclesiastica, laicali se fondate da laici come masse patrimoniali ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] minori), Dante, Petrarca e Boccaccio; indica anche superiorità in un qualsiasi ordinamento gerarchico: rabbino m.; sagrestano m.; cappellano maggiore. Talvolta con uso di sost.: i maggiori (e così i minori) dell’Ottocento; la reverenza che dee ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] (Bacchelli); anche, di colpo, tutt’a un tratto: fermò il cavallo di p., e chiese con malgarbo ove abitasse il reverendo cappellano di Fratta (I. Nievo). Nell’uso com. odierno, è frequente solo la locuz. di sana pianta: si dovette abbattere il muro ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani [...] p., officiate per le necessità religiose di un sovrano e della sua famiglia (analogam., cappellano p.; e privilegi p., inerenti a una chiesa palatina); come nome proprio, Cappella P., eretta nel Palazzo dei Normanni a Palermo tra il 1132 e il 1140 ...
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curato
s. m. [dal lat. mediev. curatus, der. di cura «cura (d’anime)»]. – In senso generico, chi esercita la cura d’anime (quindi sinon. di parroco). In partic., nel linguaggio canonico, il cappellano, [...] cioè il sacerdote che aiuta il parroco nella cura delle anime; anche il sacerdote che, dentro i confini della parrocchia, ha la propria chiesa e un territorio determinato dove esercita la cura d’anime ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] p. Cristoforo; o ad altra qualifica: i p. francescani; p. provinciale, p. priore, p. guardiano; p. spirituale, il cappellano di una confraternita; p. immediati, abati delle abbazie fondatrici dell’ordine cistercense con funzioni direttive in tutto l ...
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svegliare
v. tr. [dal provenz. ant. esvelhar, fr. ant. esveillier, che è il lat. pop. *exvigilare per il class. evigilare, comp. di e(x)- e vigilare «vegliare»] (io svéglio, ecc.). – 1. Scuotere dal [...] mente: è un ragazzo abulico, bisogna svegliarlo; non bastano le prediche per svegliarlo, ci vorrebbero altri mezzi; il cappellano crocifero ... era per rimanere estatico con la bocca aperta, se il cardinale non l’avesse subito svegliato da quella ...
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corista
s. m. [der. di coro1] (pl. -i). – 1. a. (anche f.) Chi canta nei cori, cantore appartenente a un coro; in partic., voce femminile che accompagna un cantante di musica leggera; nei monasteri, [...] il monaco o la monaca addetti al coro, che partecipano cioè alle preghiere corali (distinti, per es., dai conversi). b. Cappellano o canonico che dirige il coro nelle chiese. 2. C. normale, o assol. corista, strumento a percussione (di solito un ...
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strabusato
(straabusato), p. pass. e agg. Eccessivamente abusato. ◆ Le griffes hanno bisogno di mercati globali, di capitali, di manager e strutture per gestirli, di mezzi di difesa per combattere eventuali [...] ragazzi come ne potremmo trovare tanti nella nostra scuola, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi parrocchiali» [don Domenico Ricca, cappellano nel carcere minorile di Torino]. (Foglio, 10 marzo 2001, p. 2).
Derivato dal p. pass. e agg. abusato ...
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Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione,...
Cappellano alla corte comitale di Maria di Champagne nel penultimo decennio del sec. 12º, compose il trattato De amore, che riduce in forma scolastica le dottrine dell'amore cortese a cui s'ispirava la lirica trovatoresca: libro condannato nel...