carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] , poco malleabile, d’una persona, e la persona stessa: ha, o è, un caratterino!); accr. caratteróne (solo di caratteritipografici o di lettere grandi); pegg. caratteràccio (brutto carattere, spec. riferito alle qualità di una persona e alla persona ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] reca in rilievo l’occhio del carattere (ossia la lettera o altro segno di stampa); viene misurata in punti tipografici (da 4 a 14 punti i caratteri più in uso per la stampa del testo di libri, mentre per titoli, manifesti, cartelli, ecc. si usano ...
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concordanza
s. f. [der. di concordare]. – 1. a. Il concordare, l’essere d’accordo, quindi conformità, esatta corrispondenza: c. di opinioni, di voleri; c’era c. fra le deposizioni dei varî testimoni; [...] origine risale a Eusebio di Cesarea. 5. In tipografia, antica unità di misura della forza di corpo dei caratteri, equivalente a circa 48 punti tipografici (cioè a 4 righe), desunta dai caratteri della Concordantia magna di Ugo di San Caro, stampata ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., [...] : un V., una Veneziana, i Veneziani. b. In denominazioni particolari: caratteri v., i caratteritipografici disegnati e usati a Venezia, tra il 1470 e il 1480, dal tipografo francese N. Jenson, che costituiscono una delle forme più aggraziate di ...
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punzone
punzóne s. m. [lat. punctio -ōnis «puntura», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. tosc. e letter. Forte colpo dato col pugno o con la mano aperta: fattoglisi incontro, gli diè [...] una matrice di metallo più tenero (per es., rame) in incavo, nella quale erano fusi i caratteritipografici da utilizzarsi nella stampa a caratteri mobili (v. anche punzonatura, n. 2). In tecnologia meccanica, è l’elemento attivo che, accoppiato a ...
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numerico
numèrico agg. [der. di numero] (pl. m. -ci). – 1. a. Di numero, di numeri, costituito da numeri: segni n., i numeri stessi; caratteri n., i caratteritipografici che rappresentano numeri, e, [...] in informatica, i simboli (diversi da quelli alfabetici) con cui sono rappresentate le cifre; serie n., serie di numeri; il coefficiente n. di un monomio (in contrapp. al coefficiente letterale); notazione ...
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minuscolo
minùscolo agg. [dal lat. minuscŭlus, dim. di minor «minore»]. – 1. Propr., piccolo, alquanto piccolo, piccolino. Si dice comunem. delle lettere dell’alfabeto, quando sono scritte o stampate [...] la m. (in frasi come: si scrive con la m., e sim.). In tipografia, carattere m. (o assol. minuscolo s. m.), uno dei tipi in cui si dividono i caratteritipografici, nel quale l’occhio è costituito dalle lettere minuscole dell’alfabeto; lettere m ...
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crenare
v. tr. [dal fr. créner, propriam. «intaccare, segnare con una tacca», prob. da un gallico *crinare raccostato al lat. crena «tacca»] (io crèno, ecc.). – In fonderia e nel linguaggio di tipografia, [...] dell’occhio dei caratteritipografici che eventualmente sporgono lateralmente oltre lo spessore del fusto (ciò che può avvenire, per es., in alcune lettere minuscole corsive e in partic. nella f minuscola di parecchi caratteri). In francese, créner ...
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stampa
1. MAPPA La STAMPA è la tecnica di riprodurre scritti e disegni in un gran numero di copie, attraverso procedimenti di vario tipo (l’invenzione della s.; s. tipografica, calcografica, a rotocalco; [...] e riprodurre testo e immagini (dare alle stampe un testo; caratteri, carta, inchiostri da s.; bozze di s.; errori di s di riprodurre un originale con metodi diversi da quelli tipografici; in particolare, si può chiamare stampa la riproduzione ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo [...] termine si riferisce spec. all’uso dei caratteri mobili: l’invenzione, l’arte, la storia della s.; seguito da una determinazione indica il particolare procedimento tecnico di riproduzione: s. tipografica, anastatica, calcografica (o a rotocalco); s ...
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. Sono parallelepipedi o prismi quadrangolari di metallo fuso, ordinariamente lega di piombo, antimonio e stagno. All'estremità superiore recano in rilievo le figurazioni delle lettere dell'alfabeto, i segni della punteggiatura o altro. I primi...
Orefice, medaglista, incisore di caratteri tipografici (m. 1527), attivo a Perugia nei primi decennî del sec. 16º. Incise il corsivo impiegato da Ludovico Vicentino nell'edizione della Sofonisba di G. G. Trissino (1524).