archeologia del contemporaneo loc. s.le m. Lo studio del passato recente, generalmente a partire dalla Rivoluzione industriale (seconda metà del secolo XVIII) fino ai giorni nostri, attraverso l'analisi [...] interno del supermercato. (Armand Pierre Fernandez (Arman) intervistato da Carlo Alberto Bucci, Unità, 29 settembre 1994, Unità2, p. 4 ci voglia un archeologo per ricomporla. (Giuliano De Felice, L'archeologia del contemporaneo in 10 oggetti, Editori ...
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feliciano
agg. – Relativo a personaggi di nome Felice. In partic.: 1. Suore f., le suore di s. Felice da Cantalice, pia unione fondata (1855) in Varsavia dal cappuccino B. Szimanski e organizzata in [...] terz’ordine francescano, per istruzione e opere di carità. 2. Codice f., le «leggi civili e criminali» di CarloFelice di Savoia per la Sardegna (1827). ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] indicare il periodo storico dominato dalla loro figura: al t. di Carlo Magno, di Sisto V, del Cavour, ecc.; scherz., al t e le cose conforme a quello suo modo di procedere, che sempre sortì felice fine (Machiavelli); E me che i t. ed il desio d’onore ...
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gaddofilo
s. m. Appassionato cultore delle opere di Carlo Emilio Gadda (1893-1973). ◆ Per i gaddofili (mi si passi il forse poco felice neologismo che peraltro, con le sue feline evocazioni foniche, [...] i primi due editi da Ricciardi). (Annalisa Gimmi, Giornale, 14 luglio 2005, p. 31, Cultura).
Composto dal nome proprio (Carlo Emilio) Gadda con l’aggiunta del confisso -filo.
Già attestato nella Stampa del 29 maggio 1997, Tuttolibri, p. 4 (Ernesto ...
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allegria
1. MAPPA L’ALLEGRIA è uno stato d’animo di contentezza e/o buon umore, anche condiviso da più persone insieme, che si esterna in modo vivace e spesso festoso e rumoroso; può anche essere uno [...] vive in a.; vedo che siete tutti in a.; l’a. di Carlo è davvero contagiosa; l’a. non tardò a diffondersi fra tutte le .
Giovanni Verga,
Storia di una capinera
Vedi anche Divertire, Felice, Festa, Gioia, Ridere, Scherzo, Sentimento, Triste, Umorismo ...
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incontro
1. MAPPA Si chiama INCONTRO il fatto di incontrare qualcuno o l’incontrarsi casualmente di due o più persone (un i. impensato; un i. felice, fortunato, sgradito; un i. inevitabile); 2. si può [...] Irene che i propri istinti non l’avevano ingannata fino dal primo momento. Le bastava. La partita si sarebbe saldata più tardi. Adesso bolliva al fuoco tropp’altra carne!
Gaetano Carlo Chelli,
L’eredità Ferramonti
Vedi anche Persona, Salutare, Sport ...
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soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine [...] difendere lo stupore significa difendere la vita stessa”. (Carlo Guidotti, ReferencePost.it, 22 aprile 2017, Prima Pagina) di Peralta: un termine che è assai più di un felice neologismo (un originale innestogramma, per dirla con Elio Filippo Accrocca ...
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brevimirante agg. (lett.) Di persona dalla visione limitata, incapace cioè di prevedere con saggezza gli sviluppi degli avvenimenti futuri e di provvedervi in tempo. | Detto anche di chi mira soltanto [...] il modo di «fare impresa» di Adriano Olivetti resta una felice eccezione. Un glorioso passato ma anche un'eredità pesante per , chiederei formalmente l’asilo politico in Svizzera o in Austria. (Carlo Castorina, Unità, 20 aprile 2009, p. 28, Forum) • ...
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decrescita
s. f. Modello di sviluppo localistico basato su riduzione dei consumi, autoproduzione e autoconsumo dei beni, teorizzato dall’economista e filosofo francese Serge Latouche (n. 1940), in contrasto [...] Una decrescita sostenibile – e, se si potesse, felice – significa comunque una serie di rinunce che dovrebbero se tale idea fosse accolta, larga parte del genere umano scomparirebbe. (Carlo Lottieri, Giornale.it, 14 febbraio 2010, Cultura) • E quando ...
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Cinese
(cinese), s. m. Per antonomasia, Sergio Cofferati, esponente politico del centrosinistra e già segretario generale della Cgil, così soprannominato per il taglio a mandorla dei suoi occhi. ◆ L’hanno [...] a Genova (città dove vive la sua compagna ed è nato suo figlio) a dirigere l’Ente porto o il «CarloFelice». «Fandonie. E poi, visti i rapporti col sindaco Marta Vincenzi...», ironizza qualcuno del suo staff. (Federico Geremicca, Stampa, 21 novembre ...
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Undecimo figlio (Torino 1765 - ivi 1831) di Vittorio Amedeo III, nel 1798 seguì il fratello Carlo Emanuele IV in Sardegna e dal 1799 al 1821 (di fatto però solo fino al 1816) resse, come viceré, l'isola con accorgimento ed energia. Dal 1816...
Generale e uomo politico (Torino 1826 - Londra 1888). Partecipò alle guerre di indipendenza. Inviato straordinario e ministro plenipotenziario a Vienna (1871-85), come ministro degli Esteri (1885-87) rinnovò il trattato della Triplice Alleanza...