carolus
càrolus (o kàrolus) s. m., invar. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo (lat. Carŏlus): 1) moneta del valore di 10 tornesi di CarloVIII re di Francia, che porta [...] come tipo una K tra due gigli (o tra due delfini o tra due ermellini); 2) moneta di mistura emessa dall’imperatore Carlo V a Besançon, nel 1534, con il busto dell’imperatore e lo stemma della città; 3) moneta d’oro dello stesso imperatore coniata in ...
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ottavo
agg. num. ord. e s. m. [lat. octavus, der. di octo «otto»]. – 1. agg. a. Che, in una successione, occupa il posto corrispondente al numero otto, cioè viene dopo altri sette (in scrittura numerica [...] per lo più in tono scherz. o iron.). Aggiunto a nomi di sovrani e pontefici, per indicare l’ordine di successione: CarloVIII, Bonifacio VIII. b. Con valore partitivo: l’o. parte, ciascuna delle otto parti uguali in cui è stata divisa, o può essere ...
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vanzinesco
agg. (iron.) Che ricorda personaggi e contenuti dei film dei fratelli Carlo e Enrico Vanzina. ◆ Il grido di dolore lanciato ieri dal ministro [Oliviero] Diliberto contro i cinefili e i loro [...] ai giocatori in questa lunga pausa di fine anno, «Io l’ho chiamato compitino… come a scuola». (Raffaella Griggi, Repubblica, 28 dicembre 2006, Genova, p. VIII).
Derivato dal nome proprio di (Carlo e Enrico) Vanzina con l’aggiunta del suffisso -esco. ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] , piazzamento). 7. A Napoli, denominazione storica di ciascuno dei raggruppamenti popolari, chiamati anche seggi o sedili, istituiti da CarloVIII di Francia alla fine del sec. 15° a fianco di quelli nei quali erano già organizzati i nobili per la ...
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calata
s. f. [der. di calare]. – 1. L’atto, il fatto di calare (nel senso tr. e intr. del verbo), quindi abbassamento, discesa, ma solo con sign. particolari: la c. delle reti (per la pesca); la c. del [...] sole, il tramonto; la c. dei barbari, la c. di CarloVIII in Italia; c. a corda doppia, nell’alpinismo; talora anche il luogo per cui si cala: la c. è ripida e sassosa. 2. Particolare cadenza e modulazione della voce che caratterizza il modo di ...
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entrata
(ant. intrata) s. f. [der. di entrare]. – 1. a. Spazio, apertura per cui si entra in un luogo: l’e. del porto, della miniera, della grotta; chiusero tutte le e. della città. In alcune regioni, [...] e sim.: l’e. al loggione è da questa parte; e. secondaria, e. di servizio. b. L’atto d’entrare: l’e. di CarloVIII in Firenze; e. in guerra; l’e. in carica di un magistrato; in qualche caso comprende anche (come ingresso) la facoltà d’entrare ...
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berlicche
(o berlìc) s. m. [prob. voce espressiva]. – Nome pop. scherz. del diavolo, spec. usato in alcune locuz. fig.: far b. e berlocche (o berlìc e berlòc), mancare di parola, essere volubile, cambiare [...] le carte in tavola; rimanere come b., scornato: Ma poi rimase lì come berlicche, Quando un cappon, geloso del pollaio, Gli minacciò di fare il campanaio (Giusti, con allusione a CarloVIII e Pier Capponi). ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano [...] Carlo Castelli) scritta contro il papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), che durante il suo pontificato (1623-1644) spogliò il Pantheon dei suoi bronzi per fare cannoni e per ornare le colonne e il baldacchino dell’altare maggiore di San Pietro. La ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto [...] ufficiali del re durante la reggenza (1386-1394) di Margherita di Durazzo, tutrice del minorenne Ladislao, dopo la morte di Carlo III d’Angiò Durazzo; gli Otto di pratica, nello stato fiorentino di Lorenzo de’ Medici (1449-1492), gli otto magistrati ...
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piaggiare1
piaggiare1 v. intr. [der. di piaggia] (io piàggio, ecc.; aus. avere), ant. – 1. Navigare vicino e lungo la spiaggia: piaggiare è andare fra la terra e l’alto mare (Buti). 2. fig. Tenersi neutrale [...] tra due parti avverse, destreggiarsi abilmente, barcamenarsi: Poi appresso convien che questa [la parte bianca] caggia Infra tre soli, e che l’altra sormonti Con la forza di tal [Bonifacio VIII o Carlo di Valois] che testé piaggia (Dante). ...
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Figlio (Amboise 1470 - ivi 1498) di Luigi XI, successe al padre nel 1483, sotto la reggenza della sorella Anna di Beaujeu; nel 1484 convocò a Tours gli Stati generali. Nel 1491 sposò la duchessa Anna di Bretagna. Ambizioso, se pure debole e...
Figlio (1408-1470) del cavaliere svedese Canuto Thordsson Bonde, a capo del partito nazionale che voleva la separazione della Svezia dalla Danimarca, fu per qualche tempo reggente del regno. Nel 1440 si accomodò al ristabilimento dell'unione...