angioino
agg. e s. m. [der. di Angiò; il fr. corrispondente è angevin, ma solo con riferimento all’Angiò, mentre nei riferimenti storici è usata la specificazione d’Anjou]. – 1. Relativo o appartenente [...] nell’Italia merid. durante la dominazione angioina; il Maschio A., il Castel Nuovo, a Napoli, fatto costruire da Carlo I d’Angiò. 2. In senso più ampio, della regione di Angiò, che corrisponde pressappoco al dipartimento Maine-et-Loire; abitante dell ...
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naso
s. m. [lat. nasus]. – 1. a. Nell’uomo, parte prominente del volto, a forma di piramide triangolare, situata sulla parte mediana della faccia, sotto la fronte e sopra il labbro superiore; protegge [...] , 113: colui dal maschio n., con allusione a Carlod’Angiò); n. greco, tipo di naso (caratteristico nelle sculture avere elementi di fatto; fare il n. a un odore, abituarcisi. d. Talvolta per indicare la faccia intera: chiudere, sbattere la porta sul ...
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chinea
chinèa s. f. [dal fr. haquenée (cfr. l’ital. ant. acchinèa o achinèa), che è dall’ingl. medio hakeney, dal nome di un paese del Middlesex ora detto Hackney]. – Cavallo o mulo da sella, cavalcatura: [...] o mulo, bianco che i re di Napoli offrivano ogni anno al pontefice in segno di vassallaggio, secondo un’usanza introdotta da Carlod’Angiò nel sec. 13° e durata sino alla fine del sec. 18°; negli ultimi due secoli, l’offerta della chinea accompagnata ...
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insignorire
v. tr. e intr. [der. di signore, col pref. in-1] (io insignorisco, tu insignorisci, ecc.), non com. – 1. tr., letter. Investire del titolo e del beneficio di signore di un territorio o di [...] duca di Milano (Machiavelli). 2. intr. pron. Farsi signore di un luogo, impadronirsi di un territorio, di uno stato, ecc.: Carlod’Angiò s’insignorì, con l’aiuto dei guelfi, dei dominî svevi; i Medici si insignorirono a poco a poco di Firenze. Più ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] in materia di tributi o di prestiti pubblici; per es.. C. della Sommària, ufficio istituito nel regno di Napoli da Carlo I d’Angiò (1266-1285) per la riscossione dei tributi; C. dei conti, magistratura dello stato di Savoia e del ducato di Milano ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento [...] l’intitolazione. 4. In numismatica, nome di varie monete recanti sul rovescio l’effigie della salutazione angelica, e in partic. della moneta d’oro emessa da Carlo I d’Angiò re di Sicilia (1226-1285), della bontà di 24 carati e del valore di 4 tarì ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto [...] numero 8: l’otto è un numero pari; puntare sull’otto, in giochi d’azzardo; e come voto di merito scolastico: ho avuto (un) otto in storia tutrice del minorenne Ladislao, dopo la morte di Carlo III d’Angiò Durazzo; gli Otto di pratica, nello stato ...
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carlino1
carlino1 s. m. [dal nome di Carlo I d’Angiò, che fece coniare la moneta nel 1278]. – Moneta del regno di Sicilia, d’oro e d’argento, rappresentante al dritto lo scudo partito di Francia, al [...] rovescio l’Annunciazione della Vergine (detta perciò anche, da questa figurazione, saluto); con lo stesso nome furono indicate altre monete, in uso, con diversi valori e denominazioni (c. di Rodi, c. romano, ...
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reale3
reale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. reale1; nel sign. 1, propr. «moneta fatta coniare dal re» (in alcuni casi dallo spagn. real)]. – 1. Nome di una moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò [...] (1266-1285) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale, e di varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza spagnola, il cui sistema monetario era fondato sul reale, si ...
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nasuto
agg. [dal lat. nasutus, der. di nasus «naso»]. – 1. a. Dotato di naso lungo e grosso: un individuo n., una donna n.; anche sostantivato: al nasuto vanno mie parole (Dante, Purg. VII, 124, con [...] riferimento a Carlo I d’Angiò). b. ant. Dotato di fine odorato: attendiamo infin che steso all’ombra D’un bosco opaco il criticare i difetti altrui: uomo satirico, maldicente e n. (D. Bartoli). 2. estens. Di animale che presenta una protuberanza ...
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ANGIÒ, Carlo d'
Giuseppe Coniglio
Appartenente al ramo di Durazzo, fu figlio primogenito di Giovanni, conte di Gravina e della sua seconda moglie Agnese di Périgord; nulla, però, può dirsi di sicuro sulla sua data di nascita, che va posta...
ANGIÒ, Carlo d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Filippo, principe di Taranto e di Ithamar Comnena, nipote quindi di Roberto d'Angiò, nacque a Napoli intorno al 1297, come si ricava dal sermone di Remigio de' Girolami, citato oltre. Lo zio Roberto...