sbriciolare
v. tr. [der. di briciola, col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbrìciolo, ecc.). – 1. a. Ridurre in briciole, sminuzzare finemente una sostanza friabile: s. il pane, i biscotti, un dolce; anche [...] paio di frollini che mi si sbriciolano tra le dita (Andrea De Carlo). b. Per estens., demolire completamente, annientare: l’esplosione ha una grandine di palle di piombo che ... screpolava i muri e sbriciolava i tegoli (De Amicis). 2. Nell’uso fam., ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] una v. casa; la città v., la parte più antica della città; i v. quartieri; Palazzo V., Mercato V., Ponte V., a Firenze; il v posto (in questo caso l’agg. precede per lo più il nome): Carlo è stato a trovare il v. maestro; il v. segretario era più ...
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villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello [...] tanta lite (Dante, alludendo ad Atene); Lascia tacere un po’ tuo maggior tromba Ch’i’ fo squillar per l’italiche ville (Poliziano); E rividi la mia v. diserta Da Carlo di Valese (Carducci). ◆ Dim. villétta, piccola villa, per lo più in periferia, con ...
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cadenza
cadènza s. f. [der. di cadere]. – 1. a. Modulazione della voce e del suono nel canto, in un passo musicale, nel periodo, nel verso, prima della pausa; clausola ritmica: parlare, cantare con c. [...] e si abbassano e trattengono le sillabe nella c. montanara (Carlo Lucarelli); anche movenza, andamento melodico in genere: le c. la finestra della macchina da presa o di quella da proiezione (per i film a passo normale, per es., la cadenza è di 24 ...
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istruzione
istruzióne (ant. instruzióne) s. f. [dal lat. instructio -onis, der. di instruĕre: v. istruire]. – 1. a. L’attività, l’opera svolta per istruire attraverso l’insegnamento (o anche, in qualche [...] medicinale o altro); a ogni boccettina d’estratto è allegata l’i. sul modo di fare il liquore; foglio, manuale, libretto di e Carlo, instruzion vera ebbe (Ariosto). 3. Nel processo civile, l’attività diretta all’ammissione delle prove (i. probatoria ...
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gastro-filologo
(gastrofilologo), s. m. (iron.) Chi ama le regole e gli ingredienti della buona cucina e studia nei minimi dettagli le proprietà dei cibi e la preparazione di pietanze particolari. ◆ [...] Pollenzo è un sogno, un quadrato magico che racchiude i sapori del popolo e i saperi dei chierici in miracolosa, spettacolosa armonia. Il suo inventore, Carlo Petrini, sopporta allegramente la sua fama prevalente, che è quella del ghiottone, o peggio ...
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gaucciano
s. m. e agg. Sostenitore di Luciano Gaucci, imprenditore e dirigente sportivo; di Luciano Gaucci. ◆ E adesso va a Perugia, quattordicesimo allenatore dell’era gaucciana. Si può sapere chi glielo [...] innamorato della squadra. Anche questo ai miei occhi conta» [Carlo Mazzone intervistato da Gianni Mura]. (Repubblica, 1° giugno 1999 famoso progetto di fitto di ramo d’azienda, e i rappresentanti dell’ufficio legale della Figc, gli avvocati Mario ...
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georadar
s. m. inv. Radar sensibile alle onde elettromagnetiche riflesse dal sottosuolo terrestre, che permette di rilevare le differenti stratificazioni accumulatesi in profondità. ◆ «In perfetto accordo [...] di programmare gli interventi di tutela». Per scandagliare con i georadar e la termografia le 230 tonnellate di granito rosso l’obelisco di piazza del Popolo. (Carlo Alberto Bucci, Repubblica, 30 marzo 2006, Roma, p. I) • [Sabrina] Minardi dice che lì ...
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giallo polenta
loc. s.le m. e agg.le inv. Tonalità calda del colore giallo simile a quello della polenta; di questa tonalità. ◆ «Dopo il Tour, dove spero di stabilire quali sono i miei limiti sulle grandi [...] nessun traguardo mi è proibito». (Gianfranco Josti, Corriere della sera, 19 aprile 1999, p. 42, Sport) • I palazzi di Piazza Carlo Felice in origine non erano tutti tinti di giallo polenta, ma sfoggiavano un’elegante tavolozza policroma. Avevano ...
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pancia
pància (dial. panza) s. f. [lat. pantex -tĭcis] (pl. -ce). – 1. a. Parte del corpo umano e animale compresa fra torace e bacino, contenente l’intestino; è sinon. di ventre e di addome, ma molto [...] soltanto di mangiare e bere; serbare, salvare la p. ai fichi o per i fichi (v. fico2, n. 2); non com., predicare il digiuno a Fiorenza fa scoppiar la pancia (Dante), versi allusivi a Carlo di Valois che, puntando l’arma del tradimento contro Firenze ...
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Figlio (Persenbeug 1887 - Funchal, Madera, 1922) dell'arciduca Ottone (della casa d'Asburgo-Lorena) e di Maria Giuseppa di Sassonia, nel 1911 sposò Zita di Borbone, figlia di Roberto, ultimo duca di Parma, e visse lontano dal trono, in guarnigioni...
Secondogenito (Dumferline, Scozia, 1600 - Londra 1649) di Giacomo I Stuart, successe al padre nel 1625 e nello stesso anno sposò Enrichetta Maria figlia di Enrico IV di Francia. Appena salito al trono dovette affrontare l'ostilità del parlamento,...