scannello2
scannèllo2 s. m. [prob. der. di cannello]. – In macelleria, taglio pregiato di carne bovina, parte del quarto posteriore, detto anche, a seconda dei luoghi, fesa o noce. ...
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sfilare1
sfilare1 v. tr. [nelle accezioni 1 e 2, der. di infilare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a in-1; nelle rimanenti accezioni, der. di filo1, col pref. s- (nei sign. 3 e 4)]. – 1. [...] mi si è sfilata una maglia della calza, o anche mi si è sfilata una calza. Per estens., non com., s. la carne, toglierne i filamenti nervosi. 4. ant. S. i capelli, nel disegno o nella realizzazione artistica (in pittura o scultura), rappresentarli in ...
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desinare2
deṡinare2 v. intr. [dal fr. ant. disner, che è il lat. *disiunare per *disieiunare, cioè «rompere il digiuno»] (io déṡino, ecc.; aus. avere). – Consumare il pasto principale della giornata, [...] ; la porta era chiusa, segno che il padrone stava desinando (Manzoni); se si desina non si cena, di chi si trova in gravi ristrettezze economiche. Con uso trans. (letter.): altri due mi ghermì de’ cari amici, E carne umana desinò (Pindemonte). ...
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rollino
s. m. [dim. di rollo]. – 1. Piccolo rotolo, spec. di pellicola fotografica (più com. rullino): portare a sviluppare un r., cambiare il rollino. 2. In macelleria, nome dato a Torino al taglio [...] di carne bovina chiamato altrove girello di spalla (cfr. rotolo di spalla a Mantova, rotondino di spalla a Genova). ...
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slombare
v. tr. [der. di lombo, col pref. s- (nel sign. 4)] (io slómbo, ecc.). – Rovinare, fiaccare i lombi; quasi esclusivam. in usi iperb. (con lo stesso valore di sfiancare): è un carico, un peso, [...] fig., fiacco, debole, snervato; privo di energia, di forza: la guardavo abbandonata sulla poltrona, era un ammasso di carne livida, ancora più floscia e s. dei cuscini che le avevo messo per sorreggerla (Sandro Onofri); un’aristocrazia slombata ...
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crocchetta
crocchétta s. f. [dal fr. croquette, der. di croquer: v. croccare]. – Specie di polpetta (di carne trita, di patate, di riso, ecc.), di forma generalmente cilindrica, fritta in padella. ...
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lessata
s. f. [der. di lessare]. – L’operazione del lessare un po’: dare una l. alla carne perché non vada a male. ◆ Dim. lessatina, breve cottura nell’acqua a bollore. ...
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insaccare
v. tr. [der. di sacco, col pref. in-1] (io insacco, tu insacchi, ecc.). – 1. Mettere nel sacco o nei sacchi: i. il grano, la farina, il cemento, ecc. Fig., poet.: la dolente ripa Che ’l mal [...] accoglie e contiene in sé tutti i peccatori dell’universo. 2. estens. a. Mettere nei budelli o dentro involucri artificiali la carne animale tritata e condita con spezie per farne salami, salsicce e altri tipi di salumi. b. ant. Mettere nel sacchetto ...
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consomme
consommé 〈kõsomé〉 s. m., fr. (propr. «consumato»). – Brodo ristretto, cioè brodo di carne bovina o di pollo fatto bollire a lungo a fuoco lento. ...
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chaud-froid
〈šó fru̯à〉 s. m., fr. (propr. «caldo freddo»). – Salsa di brodo, farina e burro, cotta su fuoco moderato, alla quale poi s’aggiunge gelatina di carne e panna; si fa raffreddare in ghiaccio [...] e si serve con pollo, cacciagione, ecc ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...