carnatico
carnàtico s. m. [dal lat. mediev. carnaticum, der. di caro carnis «carne»] ant. – Termine che anticam. designava il tributo sulle bestie da macello pagato in animali; anche sinon. di carnaggio [...] (nel sign. 2) ...
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macelleria
macellerìa s. f. [der. di macello1]. – Bottega per la vendita delle carni macellate: mi affascinano le m., sempre e dovunque: dalla loro architettura e arredo, e dall’aspetto delle carni in [...] bovina, ecc.). Meno com., mestiere di macellaio e pratica della macellazione: fare, esercitare macelleria. Carni di bassa m., di qualità inferiore, di animali non destinati alla macellazione ma che si son dovuti abbattere perché feriti malamente ...
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fettina
s. f. [dim. di fetta]. – Piccola fetta: una f. di pane; con uso assol. (o, specificando, f. di manzo, di vitella, di vitellone), taglio sottile di carne da cuocersi sui ferri o in padella: sei [...] etti di fettine; farsi una f. al burro ...
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macello1
macèllo1 s. m. [lat. macellum «mercato di carni», voce di origine semitica, come il gr. μάκελλος o μάκελλον]. – 1. a. Luogo dove si ammazzano, si scuoiano, si dissanguano e si squartano le bestie, [...] ., tranne che in espressioni come animali o bestie da macello, destinati a esser macellati. Più frequente in senso fig.: carne da macello, con riferimento sia ad animali invalidi, adatti solo ad essere macellati, sia, per estens., a soldati avviati ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] per la via; (ci) sono qua io per aiutarti; chi è? (sentendo bussare o suonare all’uscio); siete già qui?; sono io in carne ed ossa; anche di cose: lì vicino c’è una fontana; c’è un ponte che attraversa il fiume; spesso, in simili circostanze, l ...
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carnefice
carnéfice s. m. [lat. carnĭfex -fĭcis, comp. di caro carnis «carne» e tema di facĕre «fare»]. – 1. Chi esegue una sentenza di condanna a morte, giustiziere, boia. 2. fig. Tormentatore, tiranno: [...] divenne lo spietato c. di se stesso (D’Annunzio) ...
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triturare
v. tr. [dal lat. tardo triturare «trebbiare», der. di tritura: v. tritura]. – Frantumare, ridurre in frammenti molto piccoli: t. una pietra, il gesso, i colori minerali, il sale grosso; t. [...] di vivande): dal battere ritmico, sordo del coltellaccio di un cuoco che sul tagliere laggiù in cucina triturava della carne per il pranzo (Tomasi di Lampedusa). ◆ Part. pres. triturante, anche come agg., spec. nelle locuz. ponte e travata triturante ...
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rotondino
s. m. [dim. di rotondo]. – In macelleria, nome dato a Genova al taglio di carne bovina detto altrove girello, magatello; e r. di spalla è il taglio altrove noto come girello di spalla (rollino [...] a Torino; cfr. anche rotolo di coscia e rotolo di spalla, con cui i due tagli sono indicati a Mantova) ...
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carniera
carnièra s. f. [der. di carne]. – 1. Ampia tasca, aperta da due lati, nella parte posteriore della giacca dei cacciatori; per estens., la giacca stessa, detta anche cacciatora. 2. Lo stesso [...] che carniere. ◆ Dim. carnierina; spreg. carnierùccia; pegg. carnieràccia. ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...