carnierecarnière s. m. (o carnièra s. f.) [der. di carne]. – 1. Borsa che i cacciatori portano a tracolla per riporvi la selvaggina presa. Per metonimia, la selvaggina stessa uccisa in una partita di [...] caccia: fare, avere, riportare un buon c., abbondante selvaggina. 2. estens., ant. Borsa in genere. ◆ Dim. carnierino; spreg. carnierùccio; pegg. carnieràccio ...
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carnificazione
carnificazióne s. f. [der. di carne, sul modello di calcificazione e sim.]. – In patologia, sostituzione di un’ampia zona del parenchima di un organo, per es. del polmone, con tessuto [...] di granulazione ...
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stuzzicare
v. tr. [prob. voce onomatopeica] (io stùzzico, tu stùzzichi, ecc.). – 1. Toccare ripetutamente e frugare con un oggetto sottile e appuntito, usato per lo più nell’intr. pron.: stuzzicarsi [...] s. l’appetito, destarlo, solleticarlo: assaggiare qualche antipastino, fare uno spuntino per s. l’appetito; l’odore di carne di capra arrostita allo spiedo che usciva da molte casupole stuzzicava il mio appetito (Deledda); s. la curiosità di qualcuno ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., [...] languire nell’o.; consumare la vita nell’o.; amare, fuggire l’o.; darsi, abbandonarsi all’o.; Chi nel diletto de la carne involto S’affaticava e chi si dava all’o. (Dante); vivere in un o. inutile, torpido, inerte, vile, vergognoso, ignobile, indegno ...
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carniprivio
carniprìvio s. m. [dal lat. mediev. carniprivium, comp. di caro carnis «carne» e tema di privare «privare»], ant. – Nel medioevo, la domenica di quinquagesima, a partire dalla quale cominciava [...] per i chierici l’astinenza dall’uso delle carni. ...
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carnosina
carnoṡina s. f. [der. di carne]. – Sostanza organica (dipeptide formato dall’istidina e dalla beta-alanina), presente esclusivam. nel tessuto muscolare dei vertebrati. ...
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riccione
riccióne s. m. [accr. di riccio3 (della castagna), con allusione all’aspetto]. – Fungo della famiglia idnacee (Hydnum erinaceus) che cresce sui vecchi tronchi marcescenti degli alberi in Europa [...] dipartono numerosi rami in parte concresciuti, rivestiti da fitti aculei cilindro-conici, giallicci, lunghi alcuni cm, ripiegati in basso, che formano una densa chioma; è commestibile da giovane e la sua carne è tenera, di sapore e odore gradevoli. ...
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carnoso
carnóso agg. [dal lat. carnosus]. – 1. Che abbonda di carne: le parti più c. del corpo; labbra c.; volto c. e rubicondo. 2. estens. Di organo o di pianta d’aspetto piuttosto massiccio, di consistenza [...] più o meno molle, dovuta alla presenza di tessuti acquiferi: foglie c., fusti c., frutti carnosi ...
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carogna
carógna s. f. [lat. *caronia, agg. f., der. di caro carnis «carne»]. – 1. Corpo di bestia morta, in stato di putrefazione: gli avvoltoi si cibano di carogne; ant., e oggi spreg., cadavere umano: [...] risuscitò la c. d’uno uomo morto (Giamboni); non com., carcassa d’animale, anche vivo ma malandato: giù frustate da orbi alla sua ossuta c. (Fucini). 2. Appellativo ingiurioso di persona perfida, abietta, ...
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aspic
‹aspìk› s. m., fr. [di etimo incerto]. – In gastronomia, speciale modo di preparare e presentare piatti freddi, composti di fette o filetti o pezzi di carne, cacciagione, pesci, crostacei, o anche [...] legumi, legati con salse varie, maionese, insalata russa e sim., e disposti secondo un disegno variato e spesso artisticamente variopinto in uno stampo di gelatina (detta essa stessa aspic o gelatina [in ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...