neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le [...] loro dottrine imponevano un esasperato ascetismo (rinuncia al matrimonio, astensione da cibi animali, ecc.), prospettando, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo. ...
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actisteti
actistèti (o actistiti) s. m. pl. [dal gr. ἀ κτιστήται, piu corretto ἀ κτιστῖται, der. di ἄκτιστος «increato»]. – Ramo dei monofisiti aftartodoceti; sostenevano che la carne di Cristo era non [...] solo incorruttibile, ma addirittura increata (di qui il nome) ...
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collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali [...] e c.; la notizia gli arrivò tra capo e c., all’improvviso, inaspettata. c. Come termine di macelleria, taglio di carne nella parte anteriore dell’animale corrispondente al collo, formata da diversi muscoli, a cottura in genere lenta o media, adatta ...
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pelle
pèlle s. f. [lat. pĕllis]. – 1. a. In senso generico, organo di rivestimento esterno del corpo dell’uomo o degli animali, detta anche cute e facente parte, con i cosiddetti annessi cutanei, del [...] sistema tegumentario: Palida ne la faccia, e tanto scema [= magra, priva di carne] Che da l’ossa la p. s’informava (Dante); coperto di pelli di vai (Boccaccio). Con riferimento all’uomo: p. fina, liscia, sottile, delicata, ruvida, secca, grassa, ...
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polpettone
polpettóne s. m. [accr. di polpetta]. – 1. Vivanda a base di carne tritata (raram. di pesce), impastata con ingredienti varî, fritta oppure cotta in umido o anche lessa; le si dà la forma [...] di un grosso cilindro allungato, che viene poi servito a fette, caldo o freddo: p. al sugo; p. ripieno; p. di tonno. 2. fig. Scritto, discorso, spettacolo farraginoso, composto di troppi elementi diversi, ...
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polso
pólso s. m. [lat. pŭlsus -us «battito», der. di pellĕre «battere, urtare, spingere», part. pass. pulsus]. – 1. In fisiologia, la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, e segnatamente [...] esegue, energia, capacità, impegno. Con altro traslato, vino di p., di elevata gradazione alcolica. 5. Come termine di macelleria, nome dato a Firenze al taglio di carne bovina generalmente noto come sottospalla. ◆ Dim. polsino (v.); accr. polsóne. ...
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piacere1
piacére1 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) s. m. [uso sostantivato del verbo seg.]. – 1. a. Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desiderî, fisici o spirituali, [...] tavola; assaporare, provare il p. del riposo, della vacanza; i p. materiali, i p. della vita, dei sensi (o della carne), quelli legati alla soddisfazione dei sensi; senza determinazione, s’intende sempre con quest’ultimo sign.: la ricerca del p., dei ...
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tracoscio
tracòscio s. m. [comp. di tra- e coscio]. – Nel Lazio, e anche in località dell’Umbria e dell’Abruzzo, taglio di carne bovina macellata, della parte superiore della coscia, altrove detto noce. ...
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vieto
vièto agg. [lat. vĕtus «vecchio»]. – 1. a. letter. Vecchio: Una montagna v’è che già fu lieta D’acqua e di fronde, che si chiamò Ida; Or è diserta come cosa vieta (Dante). b. spreg. Detto di usanze, [...] , rancido: burro, prosciutto v.; anche con valore di sost. nelle espressioni prendere, saper di v., di stantio: Acciò che questa carne non s’insali, E che poi secca sapessi di vieto (Pulci). ◆ Avv. vietaménte (non com.), in modo vieto: una prosa ...
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Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...
carne
Amedeo Quondam
. Nel corpo dell'uomo indica la parte costituita dai muscoli distinta dalle ossa: una delle donne che circondano il carro della Chiesa era come se le carni e l'ossa fossero state di smeraldo fatte (Pg XXIX 124); il difetto...