sformato
agg. e s. m. [part. pass. di sformare]. – 1. agg. a. Deformato, che ha perduto la propria forma: ha il naso s. da un incidente d’auto; scarpe s., che hanno perduto la perfetta forma della scarpa [...] ; straordinario, fuori del comune, detto soprattutto di tributi. 2. s. m. Preparazione gastronomica costituita da pasta o riso, carni, verdure, formaggi, con condimenti varî, cotta in uno stampo al forno o a bagnomaria e servita, a seconda degli ...
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origano
orìgano s. m. [dal lat. origănum o origănus, gr. ὀρίγανον o ὀρίγανος]. – Genere di piante labiate (lat. scient. Origanum) che comprende una trentina di specie: tra queste l’origano comune (Origanum [...] amarognolo e odore fortemente aromatico, impiegata in alcune preparazioni farmaceutiche, nell’industria alimentare come aroma per condimenti e carni insaccate, nell’industria dei saponi e in profumeria. Comune è anche l’olio essenziale di o. cretico ...
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francolino
s. m. [voce originaria dell’Italia settentr.; cfr. cremon. e piacent. fràngol, che è il lat. fring(u)illa «fringuello»]. – Nome comune di varî uccelli, tra i quali il f. degli italiani (lat. [...] bruno variato di rosso castagno e di nero, con le penne della testa allungate a ciuffo, che vive nelle boscaglie alpine, non oltre i 1500 m, e ha carni assai grasse e saporite (con lo stesso nome è stata talora indicata anche la pernice bianca). ...
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molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: [...] a queste contigui (tegumento cutaneo, connettivo sottocutaneo, masse muscolari); palato m., la parte posteriore, membranosa, della volta palatina; carni m., flosce, non sode; terreno m.; sovra ’l molle limo (Dante); stendersi sull’erba m. del prato o ...
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culbianco
s. m. [comp. di culo e bianco] (pl. -chi). – Piccolo uccello della famiglia turdidi (lat. scient. Oenanthe oenanthe), di color cenerino, con la parte basale della coda bianca: nidifica a terra, [...] è comune di passo, ha canto dolce e modulato e carni pregiate. C. abbrunato, altro nome dell’uccello monachella nera. ...
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mollezza
mollézza s. f. [lat. mollĭtia]. – Qualità di ciò che è molle, consistenza molle: la m. delle carni. Raro in senso proprio, è invece com. in senso fig., col sign. di debolezza, fiacchezza spirituale: [...] m. d’animo, di carattere; rilassatezza, effeminatezza: m. di costume; la m. di vita degli antichi Sibariti. Al plur., i piaceri, i godimenti, le abitudini di una vita comoda, ricca e per lo più sensuale: ...
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sbollentare
(ant. sboglientare) v. tr. [der. di bollente (ant. bogliente), col pref. s- (nel sign. 5)] (io sbollènto, ecc.). – 1. fam. a. Immergere per pochi secondi nell’acqua bollente carni e verdure, [...] per dare loro una prima cottura, per far perdere sapori troppo forti, o per poterli conservare più a lungo; scottare. b. Nella forma rifl., non com., con riferimento a persona, scottarsi: versando il brodo ...
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molva
mòlva s. f. [dal nome lat. scient. del genere Molva]. – Pesce teleosteo della famiglia gadidi (Molva molva), diffuso nell’Atlantico orientale, più raro nel Mediterraneo, lungo sino a quasi due [...] metri, con due pinne dorsali, di cui la seconda è molto lunga e giunge fino a poca distanza dalla coda; le carni sono molto pregiate e vengono consumate sia fresche sia salate. ...
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polpo
pólpo s. m. [lat. tardo pŭlpus, che è il lat. class. pōlypus, con accostamento semantico a pulpa «polpa»]. – Nome comune dei molluschi cefalopodi ottopodi e in partic. di Octopus vulgaris, diffuso [...] diversi cromatofori, e conchiglia ridotta sotto forma di minuscole bacchette cartilaginee nel mantello; può facilmente raggiungere i 10 kg di peso e le sue carni sono molto apprezzate. ◆ Dim. polpétto, lo stesso che polipétto (v. polipo, n. 3). TAV. ...
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assimilare
v. tr. [dal lat. assimilare o assimulare «rendere simile», der. di simĭlis «simile»] (io assìmilo, ecc.). – 1. a. Rendere simile o considerare come simile: sono due fatti diversi che non si [...] ). 2. a. Convertire (parlando di organismi animali o vegetali) il nutrimento in sostanza organica e vivente: a. i grassi; carni, verdure che si assimilano facilmente; anche nel linguaggio com., con uso assol.: è un soggetto, un organismo che assimila ...
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Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i Carni confinavano ad E. con popolazioni...
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...