pescetarianismo
s. m. Dieta che prevede il consumo di carne di pesce e degli altri animali acquatici e non delle carni rosse e bianche. ◆ Bisessuale, buddista, seguace del pescetarianismo (regime alimentare [...] nasce in chi sente per la prima volta parlare di pescetarianismo è capire su quale logica si possa escludere la carne ma continuare a mangiare pesce: ebbene, il motivo risiede nel fatto che non è dimostrabile una effettiva "sofferenza" inflitta ai ...
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scalcare
v. tr. [der. di scalco] (io scalco, tu scalchi, ecc.). – Trinciare carni già cucinate prima di servirle a tavola: s. un pollo, l’agnello. Più propriam., indica l’operazione di staccare la carne [...] dall’osso, servendosi di solito di un apposito coltello a lama sottile e appuntita ...
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scalcheria
scalcherìa s. f. [der. di scalco], ant. – 1. a. Il compito dello scalco. b. L’arte, la tecnica di scalcare le carni. 2. Con sign. concr., il luogo in cui gli scalchi esercitavano la loro attività: [...] la s. del Palazzo Ducale, a Mantova ...
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scalco
s. m. [dal longob. skalk «servo»] (pl. -chi). – 1. Nel Medioevo e nel Rinascimento, servitore che, nei conviti signorili, aveva l’incarico di servire ai commensali le carni già tagliate dal trinciante: [...] posti che sono i convitati a sedere, entra lo s. col primo servizio (Magalotti). In epoche successive, maggiordomo, direttore di mensa. 2. S. segreto del papa, cameriere segreto, ecclesiastico o laico, ...
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antropofagia
antropofagìa s. f. [dal gr. ἀνϑρωποϕαγία, comp. di ἄνϑρωπος «uomo» e -ϕαγία «-fagia»]. – L’essere antropofago, il cibarsi di carne umana, come uso (detto anche cannibalismo) diffuso in passato [...] a necessità alimentari; a. giudiziaria, a spese degli individui condannati a morte per delitti o altri motivi; a. rituale, in cui si consumavano le carni delle vittime sacrificate in relazione a riti religiosi; a. magica, in cui si consumavano la ...
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ruvetto
ruvétto s. m. [dal lat. scient. Ruvettus, nome di genere, di etimo incerto]. – Pesce teleosteo della famiglia gempilidi (Ruvettus pretiosus), che vive nelle acque intertropicali abbastanza profonde [...] dell’Atlantico e talvolta del Mediterraneo: ha corpo fusiforme, lungo fino a 2 m, testa più o meno conica con ampia bocca armata di forti denti da predatore; le sue carni sono apprezzate. ...
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calandro2
calandro2 s. m. [da calandra2]. – Nome di due uccelli passeracei della famiglia motacillidi: il c. comune (lat. scient. Anthus campestris), a tinte generalmente fulvo-chiare, insettivoro, ricercato [...] per le carni saporite, e il c. maggiore (Anthus richardi), più grande, raro, eccezionalmente nidificante in Italia. ...
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monofagia
monofagìa s. f. [comp. di mono- e -fagia]. – 1. In senso ampio, alimentazione basata sull’uso quasi esclusivo di un solo alimento o di un solo gruppo di alimenti (carni, cereali, ecc.). 2. [...] In biologia, la condizione degli organismi e parassiti monofagi ...
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encratita
s. m. [dal lat. tardo encratitae -arum (pl.), gr. ἐγκρατῖται] (pl. -i). – Nella storia del cristianesimo antico, appartenente alla setta eretica degli encratiti (o severiani) che praticavano [...] la continenza (gr. ἐγκράτεια), condannando l’uso del vino e delle carni e vietando il matrimonio. ...
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panicatura
s. f. [der. di panìco, per l’aspetto dei granuli nei quali albergano i cisticerchi]. – Infestazione di carni macellate da parte di forme larvali delle tenie (cisticerchi), che, per il loro [...] aspetto macroscopico, ricordano i grani del miglio ...
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Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i Carni confinavano ad E. con popolazioni...
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...