peveraccio
peveràccio s. m. (meno com. peveràccia s. f.) [der. del settentr. pevere «pepe»]. – Fungo della famiglia agaricacee (Lactarius piperatus), con cappello imbutiforme, lamelle fittissime bianco-giallastre [...] gambo breve; dopo prolungata cottura, necessaria per far scomparire il sapore troppo piccante, può essere usato come condimento di carni. P. giallo (lat. scient. Lactarius volemus), fungo commestibile con lamelle di colore ocra o giallo-ocra e latice ...
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grancevola
grancèvola (o grancèola) s. f. [dal ven. grançéola, che è forse il lat. *cancricŭla, dim. di cancer -cri «granchio»]. – Granchio commestibile (Maja squinado), il più grande che viva nelle [...] nostre acque costiere, con carapace a forma di pera, lungo anche 20 cm, tubercolato e spinoso, e rostro costituito da due lunghe punte; ha carni saporite, seppure meno pregiate di quelle delle aragoste, degli astici e dei gamberi. ...
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iperuraturia
iperuratùria s. f. [comp. di iper- e uraturia]. – In medicina, aumento della concentrazione di urati nelle urine, fenomeno ora fisiologico (per ingestione eccessiva di carni o di organi [...] animali), ora fisiopatologico (in seguito a disidratazione, donde emissione di urine troppo concentrate), ora patologico (per es., nei soggetti leucemici in trattamento, a seguito dell’intensa distruzione ...
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salpa2
salpa2 (region. sarpa) s. f. [lat. salpa, dal gr. σάλπη o σάρπη]. – Pesce teleosteo della famiglia sparidi (Sarpa salpa o Boops salpa), simile alla boga, ma col corpo più alto e compresso, lungo [...] circa 40-45 cm, comune nelle acque costiere poco profonde del Mediterraneo, dove si pesca durante tutto l’anno; le sue carni sono poco apprezzate. ...
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stolzare
v. intr. [voce aretina e senese, di origine incerta, forse onomatopeica] (io stólzo, ecc.; aus. avere), tosc. – Sussultare violentemente, fare un balzo improvviso: come se un brivido gli passasse [...] per le carni, stolzò e subito si mise a piangere (Pirandello); nell’uso pop. tosc., detto anche di animale, o di oggetto materiale che si stacchi dal terreno o da altra superficie con un improvviso balzo. ...
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crangonidi
crangònidi s. m. pl. [lat. scient. Crangonidae, dal nome del genere Crangon, che è dal gr. κραγγών, specie di crostaceo]. – Famiglia di crostacei decapodi macruri a cui appartengono i gamberetti [...] da 6 a 7 cm, con corpo di color grigio a fitte macchiette nere brune, assai assottigliato all’estremità caudale dove è inserito il ventaglietto; hanno carni molto gustose, e vengono pescati con le reti a strascico, per tutto il corso dell’anno. ...
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trinciante1
trinciante1 agg. e s. m. [dal fr. tranchant, der. di trancher «trinciare»]. – 1. agg. Che trincia, che serve a trinciare. 2. s. m. Coltello particolarmente adatto per tagliare le carni (lungo [...] il trinciapollo). 3. s. m. Nei primi secoli dell’età moderna, chi aveva l’incarico, nel servizio di mensa, di trinciare la carne e altre vivande: il vero t. sarà quello che trincerà ogni cosa sopra la forcina alta dal piatto [tenendo cioè la vivanda ...
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seccare
v. tr. [lat. sĭccare «rendere secco, inaridire»] (io sécco, tu sécchi, ecc.). – 1. a. Rendere secco, asciutto, privare degli umori o dell’umidità normalmente esistenti, riferito soprattutto (come [...] ha seccato le piante appena nate; per estens., far perdere in tutto o in parte il contenuto acquoso a frutta, verdure, pesce, carni fresche per conservarle (con termine tecnico, disidratare): s. i fichi al sole, al forno; s. i funghi, i pomodori; il ...
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berrichonne
‹berišòn› agg. e s. f., fr. (propr. «del Berry; abitante, nativa o originaria del Berry»). – Denominazione di una razza di buoi, ottimi lavoratori, e di una razza di pecore, pregiate per [...] la bontà delle carni, tutte e due della regione del Berry nella Francia centrale. ...
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saltare
v. intr. e tr. [lat. saltare, intens. di salire «saltare» (supino saltum)]. – 1. intr. a. (aus. avere) Con riferimento a persona, staccarsi di slancio da terra, rimanendo per un attimo sospeso [...] al maschio che copre la femmina. c. Con valore causativo, nel linguaggio di cucina, in gastronomia, rosolare, dorare vivande (carni, pesci, legumi) con poco grasso facendo «saltare» i cibi per evitare che si attacchino al fondo e facilitare la ...
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Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i Carni confinavano ad E. con popolazioni...
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...