depilatore
depilatóre s. m. e agg. [der. di depilare]. – 1. s. m. (f. -trice) Persona addetta alla depilazione, spec. nella concia delle pelli e nella lavorazione delle carni. 2. agg. Che serve a depilare: [...] sapone d.; rasoio d. (o semplicem. depilatore s. m.), tipo di rasoio elettrico per depilarsi; macchine depilatrici (o macchine a depilare), usate in conceria ...
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conservato
agg. [part. pass. di conservare]. – 1. Sempre preceduto da un avv. (meno spesso seguìto), mantenuto in un certo stato: un codice ben c., una tela mal c.; una mummia c. perfettamente. 2. Trattato [...] o confezionato con sostanze che rallentano il deperimento: carni c., frutta conservata. ...
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spanna2
spanna2 s. m. [voce di origine incerta], invar. – Nome dato nelle zone vercellesi di Gattinara, Lessona e Maggiora al vitigno nebbiolo, dalle cui uve è ottenuto l’omonimo vino, di colore rosso [...] rubino, profumo di fragola e viola, sapore asciutto e corposo, di gradazione alcolica intorno ai 12°, adatto a carni rosse e alla cacciagione. ...
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pastoso
pastóso agg. [der. di pasta]. – 1. Che ha consistenza molle come pasta, che è morbido e cedevole al tatto: lavorare l’argilla fino a renderla p.; una materia pastosa. Anche delle carni del corpo, [...] spec. di quello femminile, in quanto siano morbidamente tondeggianti: una ragazza di diciassett’anni, p. e vermiglia come una pesca (Pirandello). Nel linguaggio medico, che ha consistenza molle, riferito ...
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rivomire
v. tr. [comp. di ri- e vomire] (io rivomisco, tu rivomisci, ecc.), letter. – Rivomitare: La schifiltà dell’Aquila a due teste, Che rivomisce, come l’avvoltoio, Le carni dei cadaveri indigeste [...] (D’Annunzio) ...
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arnoglosso
arnoglòsso s. m. [lat. scient. Arnoglossus, gr. ἀρνόγλωσσον, propr. «lingua d’agnello»]. – Genere di pesci teleostei dell’ordine dei pleuronettiformi, affine ai rombi, che comprende alcune [...] specie mediterranee chiamate suacie, con carni poco apprezzate. ...
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sparidi
spàridi s. m. pl. [lat. scient. Sparidae, dal nome del genere Sparus: v. sparo2]. – Famiglia di pesci perciformi generalmente costieri, a dorso alto, lateralmente compresso, con grandi e ruvide [...] , quella posteriore, di uguale altezza, da raggi molli. Nel Mediterraneo sono rappresentati da una ventina di specie, molte delle quali, come l’orata, il dentice, il pagello, hanno notevole interesse economico, per le carni particolarmente pregiate. ...
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ippofagia
ippofagìa s. f. [dal gr. tardo ἱπποϕαγία, comp. di ἵππος «cavallo» e -ϕαγία «-fagia»], non com. – L’uso abituale delle carni di cavallo per l’alimentazione umana. ...
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ippoglosso
ippoglòsso s. m. [lat. scient. Hippoglossus, comp. di hippo- «ippo-» e gr. γλῶσσα «lingua» (v. -glosso)]. – Genere di pesci teleostei della famiglia pleuronettidi, cui appartiene l’omonima [...] ’Atlantico settentr. (Hippoglossus hippoglossus), che può raggiungere due quintali e tre metri di lunghezza; è molto apprezzato per le sue carni, che si consumano, fresche o affumicate, nei paesi nordici, dov’è noto con il nome ingl. di halibut e con ...
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brunito
agg. [der. di bruno]. – Reso di colore bruno, abbronzato: aveva le carni b. e oleose come hanno le zingare (Panzini). Per altra accezione, come part. pass. di brunire, v. la voce prec. ...
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Nome dato nell'antichità agli abitatori dei declivî meridionali delle Alpi Carniche, dai quali ha poi tratto il nome la Carnia (v.).
La topografia antica di tutta la regione è poco nota; certo è che i Carni confinavano ad E. con popolazioni...
Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali.
Alimentazione
La c. come alimento
Dal punto di vista nutrizionale, il termine c. indica qualsiasi taglio proveniente dalle masse muscolari degli animali (v. fig.), indipendentemente dalla...