caverna
cavèrna s. f. [lat. cavĕrna, der. di cavus «cavo, incavato»]. – 1. a. Cavità a sviluppo prevalentemente orizzontale sotto le pendici di un rilievo. In geografia fisica, ogni concamerazione esistente [...] nel suolo, originata da fenomeni carsici (c. carsica), erosivi, idrometeorici, vulcanici, ecc., e caratterizzata da scarso sviluppo in lunghezza in rapporto all’ampiezza (nel caso contrario si parla di grotta). Uomo delle c., uomo preistorico e, fig ...
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uvala
ùvala s. f. [dal croato uvala]. – Nome usato nella regione carsica per indicare un grande bacino o una valle senza idrografia superficiale, formatosi in seguito a fenomeni carsici per distruzione [...] delle pareti di separazione tra grandi doline ravvicinate ...
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beante
agg. [dal fr. béant, part. pres. di béer (forma ant. di bayer) «essere aperto», che è il lat. *batare: v. badare]. – Aperto, spalancato; è un francesismo usato talora dai medici, a proposito di [...] vasi anatomici, e in geografia fisica, con riferimento a fenomeni carsici (pertugio b., inghiottitoio beante), o anche più generali (faglia b., quando le pareti non sono rimaste a contatto). ...
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murgia
mùrgia s. f. [lat. murex -rĭcis «murice», poi «sasso acuto»] (pl. -ge). – Termine locale, usato in Puglia, in Lucania e in Calabria per indicare roccia o rilievo montuoso a tavolato. Come toponimo, [...] il plur. le Murge indica l’altopiano terrazzato, formato da calcari compatti, ricco di fenomeni carsici, che si estende in Puglia tra il corso inferiore dell’Ofanto e la linea Taranto-Brindisi. ...
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proteidi
protèidi s. m. pl. [lat. scient. Proteidae, dal nome del genere Proteus: v. proteo1]. – Famiglia di anfibî urodeli acquatici, diffusi nel continente nordamericano e in Europa, neotenici (le [...] dal genere necturo, con specie e sottospecie pigmentate, in Europa da un’unica specie, il proteo, privo di pigmento e cieco, diffuso nelle acque sotterranee dei massicci carsici costieri dall’Italia nord-orientale fino all’Istria e all’Erzegovina. ...
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Complesso di forme esterne e sotterranee assunte dall’ambiente per l’azione delle acque circolanti in superficie e in profondità sulle rocce idrosolubili (calcari, gessi, dolomie, depositi salini; v. fig.). Considerando che queste sono circa...
Gruppo di campi carsici nell’Appennino Abruzzese, disposti ad arco a S della Maiella, livellati intorno ai 1250 m s. l. m., con il minimo a 1238 m s. l. m., dove si trova un inghiottitoio che raccoglie le acque superficiali addottegli dal fosso...